Assemblea Coldiretti, Lollobrigida: non si può sacrificare mondo agricolo per vantaggio di altri settori. VIDEO

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Roma – “In questa giornata, come tante altre volte è capitato, avrei voluto essere con voi, ma sono impegnato in una missione di carattere internazionale che serve a vendere prodotti italiani, insieme alla nave più bella del mondo, la Amerigo Vespucci. Una scelta che ci ha permesso, in tanti porti del pianeta, di raccontare che cosa siamo, quanto sia complicata la nostra bella Italia, quanto sia piena di opportunità per le nostre imprese ma anche per coloro che entrano in contatto con i nostri prodotti, quanto sia importante che i nostri prodotti vengano difesi per noi, per la nostra ricchezza interna, per garantire l’intera filiera, a partire dai nostri agricoltori, dai nostri pescatori, ma quanto sia anche importante per il benessere mondiale la difesa del cibo così come lo conosciamo, che porta benessere, qualità della vita, convivialità, rispetto alle tante scelte errate che ci si pongono davanti in nome della sicurezza alimentare.”.

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Così il ministro Francesco Lollobrigida nel suo intervento da remoto nel corso dell’Assemblea Nazionale di Coldiretti in corso a Roma.

“La sicurezza alimentare va ricercata, è ovvio un rafforzamento delle catene di approvvigionamento. La sovranità alimentare che ricerchiamo e che nasce da uno spunto che proprio Coldiretti seppe darmi all’interno di un’assemblea in Lucania, grazie ancora per questo stimolo, che ci permette oggi di essere tornati avanguardia come Italia anche in Europa, perché oggi non si parla più di sovranità alimentare come una scelta italiana o di poche altre nazioni del mondo. Si parla come scelta strategica per l’Europa e anche nel G7 come elemento di riflessione utile all’intero pianeta. Oggi voi trattate un tema importante, complesso ma particolarmente suggestivo che ci vede protagonisti insieme, ognuno con il suo ruolo, con il suo compito, con il rispetto dovuto alle diverse competenze, ma con una sinergia forte che il sistema Italia deve ricercare nel suo complesso”.

“L’Italia è tornata protagonista di avanguardia nelle proposte, nei contributi, attiva non solo di economie nei confronti dell’Unione Europe,a ma di tante idee. E ovviamente noi crediamo nel concetto di Unione Europea, crediamo nei trattati internazionali, purché vengano rispettati gli interessi dei nostri mondi produttivi a partire dal settore primario. Lo abbiamo dimostrato, lo stiamo dimostrando anche in questi giorni in cui si parla di Mercosur. Siamo contro un accordo di interesse internazionale che mette in condizione, ovviamente, di sviluppare un dialogo, di farlo crescere, di rafforzare quei principi di pace che ricerchiamo di mercato aperto. Non siamo contro questo tipo di possibilità, anzi valutiamo il Mercosur come una potenziale buona carta per le economie europee. Ma tutti i settori devono vederne un vantaggio Non si può sacrificare il mondo agricolo, il mondo dell’allevamento, mettendo in condizione solo alcuni altri settori di averne un vantaggio. Bisogna lavorare perché ci sia reciprocità nelle regole. Quello che viene imposto ai nostri agricoltori deve essere imposto anche a quelli che vogliono importare prodotti sul territorio europeo, altrimenti noi sovraccarichiamo di costi di produzione i nostri e ovviamente non potranno mai tenere il prezzo, che invece diventa più basso e leggero perché le regole così costose e imposte ai nostri agricoltori non vengono rispettati dall’altra parte del mare. È su questo che stiamo lavorando, in un dialogo più sereno con l’Unione Europea che ci ha visti rafforzati, ci ha visti rafforzati perché Raffaele Fitto è vicepresidente esecutivo”.

“Per la prima volta l’Italia ottiene questo risultato, ma anche perché coordina alcuni dei commissari strategici. E quei commissari oggi rispondono a logiche ben diverse da quelle del passato. Non sembrano, dai primi approcci che abbiamo avuto, ostaggi delle burocrazie, di gente che non conosce altro che i palazzi nei quali risiede da troppo tempo e nei quali spesso trova l’unica ragione di esistenza nell’aggiungere regole e regole per consolidare il proprio potere autoreferenziale. Il commissario Hansen e il commissario Cassis sono persone con le quali abbiamo instaurato un dialogo e già ottenuto dei risultati. Perché? Attenzione, a ben guardare, la trattativa del pesce è simbolica sulla pesca per la prima volta l’Italia riesce ad essere immune da ulteriori tagli dello sforzo di pesca che hanno piegato le nostre marinerie con una riduzione di negli ultimi dieci anni del 23% e del 50% negli ultimi 30 anni. E in agricoltura le cose non è che vadano particolarmente meglio e abbiamo ascoltato nelle parole del commissario Hansen degli ottimi propositi e abbiamo lavorato per costruire un rapporto di sinergia tra diversi settori. Anche il commissario Barelli ha potuto confermarci che su alcune scelte strategiche dell’Italia non ci lascerà soli. In particolare, una alla quale teniamo in maniera eccezionale è quello del contrasto ai cibi realizzati in laboratorio, lontano dai campi lontani dal mare. Una grande battaglia di Coldiretti che abbiamo sposato per convinzione fin dal primo giorno, che ci ha visti essere il primo Governo del pianeta, il primo Parlamento del pianeta ad aver approvato una norma che impedisca la produzione, la commercializzazione e l’importazione della cosiddetta carne sintetica coltivata del fast food”.

“Noi vogliamo invece ribadire la centralità della produzione agricola non solo come capace di realizzare buon cibo, nutrimento, carburante per l’essere umano, ma per proteggere la natura, l’ambiente, perché l’agricoltore è e resta il centro della tutela dell’ambiente, con il suo lavoro, con la capacità di scolpire il territorio. Dobbiamo ripartire da qua, è il pilastro fondamentale. E allora le suggestioni che oggi voi andrete ad approfondire, che ha visto noi porci a cuore aperto nei confronti del contributo di tutti in maniera trasversale abbiamo lavorato col professor De Castro già parlamentare europeo, da fronti opposti dal punto di vista elettorale, ma con un’unica maglia, quella azzurra, e abbiamo lì anche raggiunto ottimi risultati e altri ancora ne raggiungeremo. Abbiamo lavorato con colleghi di ogni schieramento. Se il presupposto era difendere gli interessi italiani e gli interessi anche del pianeta, questo è l’obiettivo che ci poniamo. Il governo guidato da Giorgia Meloni ha posto come base del suo lavoro questo tipo di impegno e quindi sono contento anche oggi, purtroppo solo attraverso il video, di confermarvi il pieno coinvolgimento di Coldiretti nelle scelte strategiche, perché così è per l’organizzazione più importante d’Italia dal punto di vista agricolo e per la volontà di lavorare insieme con chiunque sia disposto a farlo, nell’interesse del mondo agricolo, della pesca, dell’allevamento, della tutela dell’ambiente, ma anche della tutela dell’uomo all’interno dell’ambiente, con la sua capacità di produrre reddito e di garantire equità sociale”.

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