Catanzaro-Salernitana 1-0 (0-0 a fine primo tempo)
Catanzaro (3-5-2): Pigliacelli; Scognamillo, Antonini, Cassandro; Compagnon (11’ st Brignola), Pontisso (25’ st Pagano), Petriccione, Pompetti, Situm; Iemmello (25’ st Biasci), Pittarello A disposizione: Dini, Borrelli, Piras, Turicchia, La Mantia, Brighenti, Ceresoli, Seck, MaioloAll. Caserta
Salernitana (3-5-2): Sepe (1’ st Fiorillo); Ruggeri (1’ st Stojanovic), Ferrari, Jaroszynski; Gentile, Hrustic, Amatucci (36’ st Wlodarczyk), Reine-Adélaide (32’ st Soriano), Njoh; Tongya (25’ st Torregrossa), SimyA disposizione: Corriere, Velthuis, Kallon, Dalmonte, Braaf, Maggiore, FuscoAll. Colantuono
Arbitro: PerenzoniAssistenti: Luciani – Monaco IV: TotaroVar: MaggioniAVar: Longo Calci d’angolo: 4 Catanzaro, 5 Salernitana Recuperi: 1’ pt, 6’ st Ammonizioni: 12’ pt Petriccione (C), 20’ pt Ruggeri (S), 6’ st Stojanovic (S), 37’ st Jaroszynski (S), 40’ st Pittarello (C), 45’+6’ st Wlodarczyk (S)Marcatori: 11’ st Iemmello (C)
Gettarsi il derby alle spalle e ripartire era l’obiettivo del Catanzaro: contro la Salernitana i giallorossi sono riusciti a farlo questo pomeriggio chiudendo con il sorriso il 2024 ed aggiungendo ulteriori tre punti alla propria classifica. Un successo di muscoli, di nervi, fortemente voluto quello firmato Iemmello. Mai in discussione nei fatti a parte un assedio finale dei granata che davanti agli occhi di tutti ha riportato un po’ lo spettro del centoseiesimo minuto del “San Vito”. Il passo avanti fatto è di quelli importanti per gli uomini di Caserta che in graduatoria scalano posizioni, ritrovano il sorriso e pure l’abbraccio della propria gente. In casa Salernitana invece esplode la rabbia: squadra fortemente contestata e Colantuono – espulso – sempre in bilico.
CRONACA – Cassandro braccetto e la conferma di Pittarello davanti sono le sorprese di casa giallorossa alla partenza: il resto è tutto come previsto con Caserta che rilancia Situm a sinistra e ridisegna la difesa con Antonini centrale. Più sostanziose le modifiche operate da Colantuono al suo undici che in campo si presenta con il 3-4-3: Jaroszynski scala sulla linea arretrata Reine-Adelaide va mezzala con Simy punta centrale in offensiva. Spettrale la cornice sugli spalti: il silenzio che avvolge i settori di casa – segno di vicinanza alla famiglia di un giovane tifoso vittima di incidente stradale dopo Natale – viene condiviso nel primo quarto d’ora anche da quello ospite.
Primo tempo – Sono dunque le indicazionindei rispettivi tecnici a farbda sottofondo alle battuteniniziali di giallorossibe granata: Catanzaro con il pallino del gioco saldamente in mano, Salernitana però tonica nelle ripartenze anche se poco precisa nell’ultimo passaggio. Al quinto i padroni di casa confezionano la prima palla gol con il rimorchio di Pittarello per Iemmello il cui tiro però è debole e non impensierisce Sepe. L’attaccante numero novanta è tra i più positivi della prima frazione: al trentaquattresimo lavora bene con il corpo su lancio lungo di Pompetti, scaglia il destro ma trova pronte le manone del portiere campano. È l’azione migliore degli uomini di Caserta che poco prima, sfruttando una discesa di Situm e un suo cross al centro, avevano provato a pungere anche con Cassandro da fuori. La Salernitana si affaccia poche volte nell’area piccola di Pigliacelli: al trentasettesimo lo fa con Gentile imbucato da Hrustic ma l’arbitro ravvisa un offside, blocca tutto e fa tirare un sospiro di sollievo. In chiusura il giallo dinun rigore assegnatone poi revocato al var: Hrustic tocca di mano e a Perenzoni non sfugge, la sua decisione però viene corretta dal consulto. E sul calzio piazzato
Secondo tempo – La ripresa si apre con l’avvicemdamento tra i pali granata tra Sepe e Fiorillo: il Catanzaro riprende sostanzialmente da dove aveva interrotto all’intervallo vale a dire spingendo e provando di fisico a forzare la retoguardia ospite. Una botta di Pompetti al minuto cinquantatre dà il benvenuto all’appena entrato estremo difensore che poco dopo si vedtà invece trafitto da Iemmello per il meritato vantaggio. Un’azione in verticale, bella anche nello stile: Pontisso al limite dell’area illumina di tacco per il capitano che freddo, davanti allo specchio, non sbaglia e rompe gli equilibri. Le aquile potrebbero allungarenpoco dopo ma la bordata di Pittarello, deviata da Fiorillo si infrange sul sette; la Salernitana allora rabbiosa si riversa davanti – Njoh pericoloso sulla sinistra – ma a parte qualche azione di disturbo di Simy poco di concreto viene prodotto. Pagano per Pontisso, Biasci per Iemmello sono le mosse di Caserta per cercare di tenere alto il baricentro e con loro il fervore granata viene anestetizzato; Pittarello fa a sportellate ed anche questo aiuta: all’ottantaquattresimo è lui a spingerla di ostinazione dentro ma l’arbitro annulla per un tocco di mano. Lungo il recupero che corre anche questa volta con i brividi: Simy di testa pare infilare Pigliacelli ma Antonini spazza, poi Hrustic dalla distanza la mette dentro davvero ma Perenzoni anche questa volta dice no per un fallo in area sul brasiliano. Il triplice fischio viene salutato per questo come una liberazione dai tifosi di casa sugli spalti: nervosismo oltre ogni limite invece da parte salernitana con la contestazione accesa della curva est e l’accerchiamento dell’arbitro in campo da parte di dirigenti e calciatori.
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