Nel pomeriggio, in Commissione Consiliare Permanente III, prosegue l’esame in sede referente del progetto di legge “Misure per il consolidamento, lo sviluppo economico, il contenimento dei costi e disposizioni in materia fiscale”.
E’ in corso il confronto sull’articolo 10: Criteri di economicità ed efficienza per il reperimento dei beni immobili patrimoniali da parte dello Stato.
Qui sono presenti 2 emendamenti di D-ML (uno interamente soppressivo e uno aggiuntivo sull’acquisizione di beni immobili privati in stato di abbandono nei centri storici) e 2 emendamenti aggiuntivi della maggioranza (vincolo all’utilizzo delle risorse derivanti dalla vendita di beni immobili; valorizzazione di Villa gota di Domagnano).
Nicola Renzi (RF): “Che cosa cambia questo articolo rispetto alla formulazione precedente? Vengono aggiunte due specifiche. E’ chiaro che l’interesse è quello di far risparmiare lo Stato negli investimenti che voglia fare, ma è altrettanto vero che quando i privati fanno affari con lo Stato ci deve essere un criterio di imparzialità e uguaglianza di trattamento. Qui diciamo che non si fa il procedimento ad evidenza pubblica laddove sussistano particolari ragioni di interesse pubblico o di efficienza, efficacia ed economicità dell’azione amministrativa: ma chi è che deve compiere questa valutazione?” Emanuele Santi (Rete): “Mi rivolgo ai commissari di maggioranza: bisognerà capire qual è la ratio sottostante questi articoli. Se c’è un problema, volete dirci a cosa serve questo articolo e cosa deve mettere a posto?”. Segretario di Stato Marco Gatti: “Quando gli atti amministrativi non rispettano i criteri richiesti dalla legge o non sono giustificati, vengono dichiarati illegittimi. Mi sembra che abbiamo casi di specie abbastanza ampi. Non è che passa tutto così tranquillamente. Le ragioni per non fare il procedimento ad evidenza pubblica possono essere: o l’interesse pubblico oppure l’efficienza, efficacia ed economicità dell’azione amministrativa. E’ chiaro che queste cose devono essere giustificate in maniera puntuale”.
Con l’emendamento aggiuntivo di un art. 8 sexiesdecies, D-ML propone che “nel caso di immobili in stato di abbandono nei Centri Storici della Repubblica da oltre venti anni e su segnalazione della Giunta di Castello competente al Congresso di Stato, quest’ultimo provvede a richiedere parere preventivo alla Commissione per la Conservazione dei Monumenti al fine di sottoporre la proposta di dichiarazione di pubblica utilità al Consiglio Grande e Generale”. Entrambi gli emendamenti di D-ML sono respinti.
Si passa quindi agli emendamenti aggiuntivi della maggioranza. Il primo, su impulso del gruppo consiliare di Libera, viene proposto in una nuova formulazione a seguito della mediazione con la Segreteria di Stato. L’obiettivo è quello di destinare e vincolare le somme derivanti dall’alienazione di beni immobili dell’Ecc. Camera a determinate finalità strategiche, “come l’acquisto di beni immobili strategici e di interesse generale e interventi di sostegno alla ricerca tecnologica finalizzata al miglioramento della qualità ambientale”. L’emendamento, nella nuova formulazione, è accolto.
Per effetto del secondo emendamento aggiuntivo della maggioranza, “il Congresso di Stato, con la supervisione scientifica della sezione archeologica del Museo di Stato, è tenuto a emettere un bando per idee al fine di valorizzare il sito archeologico in località Paradiso di Domagnano, sul quale insistono una residenza di epoca romana e la successiva villa gota. Il bando dovrà prevedere la realizzazione di un parco tematico che consenta di far vivere i visitatori nell’ambiente cui si riferiscono i reperti, la musealizzazione degli stessi, spazi didattici e per la ricerca”. Spiega Luca Boschi (Libera): “Tutti noi conosciamo il sito archeologico in località Paradiso, che attualmente non era assolutamente valorizzato. Può diventare un richiamo culturale e turistico. Per questo abbiamo proposto questo bando”. Segretario di Stato Marco Gatti: “Questo emendamento ha un carattere di indirizzo politico. Chiederei di trasformarlo in un ordine del giorno. Come Governo non siamo contrari e condividiamo il fatto che zone importanti debbano essere valorizzate e messe a disposizione di turisti e residenti”. Su indicazione del Governo, l’emendamento viene quindi ritirato e sostituito da un ordine del giorno condiviso da tutte le forze politiche. L’ordine del giorno è approvato all’unanimità, nonostante alcune critiche delle opposizioni.
Askanews
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