Nuovo Cda ATC: Pedrini alla guida, basta promesse e più fatti per le case popolari

Un nuovo presidente per l’Agenzia Territoriale per la Casa del Piemonte Centrale. E’ Maurizio Pedrini. Prende il posto di Emilio Bolla, che ha guidato l’ente dal 2019 al 2024, un periodo caratterizzato da una difficile congiuntura economica e da una crescente pressione sulla domanda di edilizia popolare. Il cambio al vertice, avvenuto a seguito delle scelte del Consiglio regionale, porta in ATC una squadra rinnovata che mira a coniugare innovazione, efficienza e attenzione ai territori.

Pedrini, 52 anni, laureato in Giurisprudenza, vanta un solido background come giurista d’impresa in ambito amministrativo e bancario. Dal 2020 ha ricoperto la carica di presidente e amministratore delegato di ATC CASE, una delle società in house dell’Agenzia, dove ha introdotto progetti di digitalizzazione e innovazione sociale legati all’edilizia pubblica. “Ringrazio il Cda uscente per il lavoro svolto e la Regione Piemonte per la fiducia riposta nella mia figura”, ha dichiarato Pedrini, annunciando gli obiettivi del nuovo mandato. “Siamo consapevoli delle sfide che ci attendono. La priorità sarà rendere l’Agenzia ancora più efficiente, con una presenza capillare nei quartieri e soluzioni innovative per affrontare la crescente domanda di edilizia pubblica. Lavoreremo per garantire alle famiglie non solo un tetto, ma anche una qualità abitativa adeguata, rispondendo alle richieste di chi vive in situazioni di disagio.”

A supportarlo nella gestione ci sarà Fabio Tassone, 40 anni, confermato vicepresidente. Tassone, entrato in ATC nel 2020, ha maturato competenze in logistica e pratiche doganali prima di assumere la carica di amministratore delegato di Exe.Gesi, società dell’Agenzia specializzata nella manutenzione degli immobili e degli impianti. “Questa riconferma rappresenta per me un segnale di continuità e fiducia”, ha affermato Tassone, sottolineando l’importanza di una gestione oculata delle risorse per migliorare il patrimonio immobiliare e rispondere ai bisogni crescenti dei territori.

Tra le novità del nuovo consiglio spicca la presenza di Andrea Sacco, 43 anni, espressione delle minoranze, noto per il suo impegno nel sociale. Sacco è vicepresidente della cooperativa Nanà e ha un lungo trascorso nell’associazione Acmos, dove ha coordinato progetti di coabitazione solidale per giovani e famiglie. La sua esperienza arricchisce il Cda, portando una visione più inclusiva e attenta alle esigenze delle fasce più vulnerabili.

La nuova gestione eredita una situazione tutt’altro che semplice: il Piemonte Centrale, come altre aree del Paese, vive una fase di acuta emergenza abitativa, con un aumento delle richieste di alloggi popolari a fronte di risorse limitate. La sfida sarà intervenire non solo sulla manutenzione del patrimonio esistente, ma anche sull’implementazione di nuove soluzioni abitative che sappiano rispondere alle esigenze di una popolazione sempre più diversificata.

Durante il mandato di Emilio Bolla, l’ente ha dovuto fronteggiare diverse difficoltà, tra cui i tagli ai finanziamenti e la gestione di un patrimonio immobiliare in parte vetusto. Pedrini e la sua squadra saranno chiamati a proseguire il lavoro intrapreso, migliorandone l’efficacia con un approccio più orientato all’innovazione e alla digitalizzazione, ma anche a rafforzare il dialogo con i territori per individuare soluzioni condivise.

Un punto cruciale sarà il rapporto con i comuni e con le famiglie che abitano nelle case popolari. La presenza capillare sul territorio e il dialogo diretto con i cittadini saranno strumenti fondamentali per costruire un rapporto di fiducia e garantire interventi mirati. Pedrini ha sottolineato che il suo impegno sarà rivolto a “modernizzare l’Agenzia”, coinvolgendo la struttura tecnica per migliorare i tempi di risposta e valorizzare il patrimonio esistente.

La partita si gioca anche su un terreno politico e amministrativo: le tensioni con le minoranze e i vincoli imposti dalla Regione Piemonte non mancheranno di influenzare le scelte del nuovo Cda. Tuttavia, Pedrini ha assicurato che il suo mandato sarà improntato alla collaborazione e al dialogo, con l’obiettivo di trasformare le difficoltà in opportunità per rilanciare il ruolo dell’Agenzia come punto di riferimento per l’edilizia popolare.

Con una visione chiara e una squadra rinnovata, l’ATC Piemonte Centrale si prepara ad affrontare le sfide dei prossimi anni, cercando di rispondere con concretezza alle richieste di una società in costante evoluzione.

Negli ultimi mesi, le case popolari gestite dall’ATC a Torino sono state al centro di diverse polemiche e fatti di cronaca. A gennaio 2025, i residenti di via Villar, nel quartiere Borgo Vittoria, hanno denunciato la mancanza di acqua calda e problemi al riscaldamento, nonostante i recenti lavori all’impianto centralizzato. Gli inquilini lamentano anche difficoltà nel contattare l’ATC per risolvere le problematiche.

Sempre a gennaio, l’assessore comunale Rosatelli ha espresso la volontà di coinvolgere maggiormente il Comune di Torino nella gestione delle case popolari, chiedendo un ruolo più attivo nelle decisioni riguardanti l’edilizia residenziale pubblica.

Sul fronte delle occupazioni abusive, a dicembre 2024, la polizia ha sgomberato 12 alloggi occupati in via Aosta 31, nel quartiere Aurora, rispondendo alle numerose segnalazioni di degrado e illegalità da parte dei residenti.

Inoltre, la Procura Regionale della Corte dei Conti ha citato in giudizio 11 ex dirigenti dell’ATC per un presunto danno erariale legato alla mancata riscossione di canoni di locazione, con una perdita stimata di 17 milioni di euro.