Clamoroso! Caldo africano su Abruzzo, Molise, Basilicata e Puglia a gennaio, ma ecco il Gelo Siberiano a febbraio

L’inverno sembra destinato a riscrivere le regole del gioco atmosferico, con eventi estremi pronti a segnare i prossimi mesi. Dopo un dicembre e un inizio gennaio caratterizzati da temperature decisamente sopra la media, le regioni dell’Italia centro-meridionale, in particolare Abruzzo, Molise, Basilicata e Puglia, si preparano a vivere un’anomalia termica clamorosa. Nei prossimi giorni, infatti, l’ondata di caldo africano in arrivo potrebbe spingere le temperature oltre i 20°C, regalando condizioni tipiche della primavera più che dell’inverno. Ma attenzione: febbraio potrebbe riportare il gelo più intenso con l’arrivo delle correnti siberiane, pronte a stravolgere completamente lo scenario.

Un anticiclone africano fuori stagione

La causa di questa situazione anomala è ancora una volta l’anticiclone subtropicale, un vero e proprio “scudo caldo” che si estende dal Nord Africa verso l’Europa meridionale. Spinto da correnti zonali estremamente vigorose, questo anticiclone sta dominando l’area del Mediterraneo, impedendo l’ingresso di perturbazioni fredde o instabili. Il risultato è un’Italia divisa in due: al Nord si registrano temperature ancora fresche e nebbie persistenti, mentre il Centro-Sud vive condizioni termiche decisamente anomale.

In Abruzzo, Molise, Basilicata e Puglia, i prossimi giorni saranno caratterizzati da cieli sereni e temperature che sfioreranno o addirittura supereranno i 20°C nelle ore centrali della giornata. Si tratta di valori che, se confermati, risulterebbero superiori di 10-12 gradi rispetto alle medie stagionali. In alcune località costiere e collinari, come il Gargano, il Tavoliere e la costa molisana, si potrebbero vivere giornate dal sapore quasi estivo, con il ritorno del sole e un clima decisamente mite.

Gli effetti del caldo anomalo

Questa situazione, se da un lato potrebbe sembrare piacevole per chi ama il caldo, dall’altro comporta diversi problemi. La mancanza di piogge e neve rappresenta una criticità soprattutto per l’agricoltura e le riserve idriche delle regioni interessate. In particolare, l’Abruzzo e il Molise, storicamente colpiti da nevicate abbondanti in inverno, stanno vivendo una stagione avara di precipitazioni, con montagne quasi prive di neve. Questa scarsità potrebbe avere ripercussioni anche sul turismo invernale, compromettendo la stagione sciistica.

Inoltre, l’anomalia termica rischia di alterare i cicli naturali della vegetazione e della fauna, portando fioriture anticipate e difficoltà per le colture. Gli agricoltori stanno già osservando i primi segnali di stress in alcune colture tipiche della stagione fredda, come ulivi e agrumi.

Febbraio: il gelo siberiano è in agguato

Ma attenzione, perché lo scenario potrebbe ribaltarsi completamente con l’arrivo di febbraio. I modelli meteorologici a lungo termine iniziano a delineare un possibile indebolimento del vortice polare, attualmente molto compatto. Questa situazione potrebbe aprire la strada a incursioni di aria fredda dalla Siberia, portando un drastico abbassamento delle temperature su tutta l’Europa, Italia compresa.

L’arrivo del Buran, il celebre vento gelido siberiano, è una possibilità concreta per il mese di febbraio. Le prime proiezioni indicano che l’aria fredda potrebbe abbattersi con forza sull’Italia, colpendo in modo particolare le regioni adriatiche e del Sud, le stesse che a gennaio stanno vivendo il caldo anomalo. Il crollo termico potrebbe essere significativo, con temperature che scenderebbero sotto lo zero anche nelle zone costiere, accompagnate da nevicate fino a bassa quota.

Tutto da monitorare

La situazione meteorologica dei prossimi mesi si preannuncia estremamente dinamica e complessa. Se da un lato l’anticiclone africano sembra destinato a dominare il mese di gennaio, dall’altro il gelo siberiano potrebbe irrompere prepotentemente a febbraio, riportando condizioni invernali da manuale. Come sempre, è fondamentale seguire costantemente gli aggiornamenti meteo per capire come si evolveranno le configurazioni atmosferiche e quali saranno gli effetti concreti sul nostro territorio.

Un inverno di contrasti, quindi, dove il caldo record e il gelo siberiano potrebbero alternarsi, regalando un finale di stagione imprevedibile e tutto da vivere.

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