Percorriamo la Via Flaminia alla scoperta di San Gemini, borgo umbro tra i più belli della Regione. Noto per le proprietà curative delle sue acque minerali, è un luogo perfetto per chi cerca relax e paesaggi da cartolina, ma anche un mix unico di storia e scienza.
Immerso nel verde dell’Umbria, San Gemini, in provincia di Terni, è uno dei borghi più affascinanti del nostro Paese, noto per il suo ricco patrimonio storico, culturale e naturalistico. Inserito tra “I Borghi più Belli d’Italia“, il borgo deve gran parte della sua fama alle sue celebri acque minerali, le cui proprietà curative derivano dalle sorgenti naturali dei Monti Martani.
Quest’anno, San Gemini è anche tra i 20 candidati al prestigioso titolo di “Borgo dei Borghi” 2025, la competizione – giunta alla sua 12esima edizione – condotta da Camila Raznovich e trasmessa su Rai3 all’interno del programma “Kilimangiaro“.
Ma San Gemini è molto più di una rinomata località termale: la sua storia millenaria, il suo centro storico e le attrazioni uniche lo rendono una meta perfetta per una gita o un weekend rilassante. Andiamo a scoprirla.
San Gemini, una storia antichissima
Le radici di San Gemini affondano nell’antichità, quando il borgo era noto con il nome di Casventum. Il suo attuale nome deriva dal monaco San Yemin, la cui figura è stata italianizzata in “San Gemini“. Abitato forse già in epoca tardo-romana, il borgo fu distrutto dai Saraceni e rinasce nel basso Medioevo, quando acquisì una posizione strategica lungo l’antica via Flaminia.
Questo piccolo borgo medievale, con la sua atmosfera senza tempo, ha saputo attrarre viaggiatori illustri durante il celebre Gran Tour, il viaggio culturale che tra il XVIII e il XIX secolo portava nobili e intellettuali europei alla scoperta delle meraviglie dell’Italia. Era dunque una tappa privilegiata per chi desiderava immergersi nell’autenticità della bellezza italiana, lontano dai clamori delle città più grandi. Le descrizioni dei viaggiatori dell’epoca parlano di un borgo pittoresco, circondato da una natura incontaminata e permeato di un’atmosfera spirituale e serena.
Un evento chiave nella storia moderna del borgo è la nascita, nel 1889, della Fonte Sangemini, che trasformò il piccolo centro in una località termale rinomata. Le acque minerali di San Gemini, ricche di calcio e sali minerali, sono note per i loro benefici sin dall’epoca romana.
Cosa vedere e cosa fare a San Gemini
Passeggiando per il borgo, è d’obbligo una visita al Duomo di San Gemine, risalente al IX secolo ma rinnovato in stile neoclassico nel XIX secolo. Al suo interno si trovano opere d’arte che spaziano dal Quattrocento al contemporaneo.
Un’altra attrazione imperdibile è il Palazzo Canova, che prende il nome dallo scultore veneziano Antonio Canova, il quale vi soggiornò e contribuì al restauro dell’antico Duomo. Per chi è appassionato di scienze, una visita al Geolab è d’obbligo: questa mostra permanente, fortemente voluta da Piero Angela, offre un viaggio interattivo e multimediale nelle scienze geologiche. Un’esperienza adatta a tutte le età.
A pochi passi dal borgo si trova il Parco delle Acque Minerali, dove si possono degustare direttamente le famose acque Sangemini e Fabia presso fontanelle storiche. Questo parco, inaugurato nel 1889, è un luogo perfetto per rilassarsi e fare passeggiate nella natura.
Per gli amanti della storia, il vicino Parco Archeologico di Carsulae, lungo la via Flaminia, offre un’occasione unica per esplorare i resti di un’antica città romana, con un anfiteatro, un foro e tratti perfettamente conservati della strada consolare.
Da segnalare la “Giostra dell’Arme”, una rievocazione storica che si svolge ogni anno nel mese di ottobre. Durante questa manifestazione, della durata di 15 giorni circa, il borgo si anima di cortei in costume, sfide cavalleresche tra i due rioni antagonisti e vere e proprie gare equestri.
Come arrivare a San Gemini
San Gemini è facilmente raggiungibile sia in auto che con i mezzi pubblici, grazie alla sua posizione strategica lungo l’antica via Flaminia.
Per chi viaggia in auto da Nord, l’autostrada A1 in direzione Roma con uscita a Orte è la scelta più semplice, da cui si prosegue lungo la SS205 e la SS3ter. Chi arriva da Sud può seguire lo stesso percorso, sempre uscendo a Orte e continuando fino a destinazione.
In treno, la stazione di riferimento è quella di Terni, collegata a Roma da regionali con un viaggio di circa un’ora e mezza. Da Terni, un servizio di autobus gestito da BusItalia – Sita Nord permette di raggiungere il borgo comodamente.
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