Bollo auto, in Umbria evasione da 25 milioni di euro

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PERUGIA Pronti, via si corre. Per pagare il bollo auto. Arriva a grandi passi la scadenza più importante per le casse della Regione sul fronte delle tasse automobilistiche (e non solo): quella del 31 gennaio. In Umbria sono 861.083 (cinque anni fa erano 825.040) i veicoli per cui i proprietari devono versare la tassa automobilistica alla Regione. 
I dati in possesso della struttura tecnica della Direzione regionale Bilancio dicono che lo scorso anno il bollo ha portato nelle casse della Regione quasi 88 milioni di euro. La cifra è relativa chi paga regolarmente e senza che dagli uffici del Broletto arrivo solleciti o, peggio, finisca a ruolo i debiti con il fisco regionale. Poi ci sono, in genere, i recuperi legati alle procedure coattive, cioè chi paga dopo che è arrivato a casa non solo l’avviso bonario della Regione, ma anche la cartella esattoriale dell’Agenzia delle Entrate Riscossione. Il conto dice che vale, in valore assoluto, circa 25 milioni di euro, quindi oltre il 20% non paga fino a che non vede la cartella esattoriale. Quei 25 milioni sono l’evasione sulla tassa automobilistica. Di quei venticinque milioni di euro, in genere, ne tornano in cassa circa la metà. Per chi non paga neanche con la cartella esattoriale c’è il rischio delle ganasce fiscali. Alla fine l’incasso reale, tra pagamento nei termini di pagamento dopo che si è mossa l’Agenzia delle Entrate Riscossione, supera ampiamente quota cento milioni. Una bella tombola. 
In particolare secondo il Siope, il Sistema Informativo delle Operazioni degli Enti Pubblici, l’incasso per il 2023 è stato di oltre 87 milioni per l’attività ordinaria e di 25 milioni per l’attività di controllo; mentre per i 2024 l’incasso è stato di 90 milioni e l’attività di controllo di 28 milioni. 
Il valore dell’introito annuale della tassa automobilistica, naturalmente, cambia in base a come cambia il parco auto che hanno in gara egli automobilisti umbri. Cioè a come si muove il mercato dell’auto. Con il mercato stangate e una sostituzione delle vecchie auto ferma gli incassi tendono a rimanere stabili. Eppoi c’è anche da considerare quanti automobilisti scelgano l’alimentazione che on sia diesel o benzina. Cioè quanti si buttano su gpl, metano e auto elettriche.
A proposito di chi paga in ritardo, sono scaduti il 12 dicembre i termini per mettersi in regola rispetto al mancato pagamento delle tasse automobilistiche non pagate per l’anno 2023 (periodo gennaio-dicembre). Quella era la data indicata dall’avviso bonario della Regione. Naturalmente oltre alla tassa sono stati applicati gli interessi che per l’anno appena trascorso sono stati del 2,50%. La sanzione, invece, cambia in base al ritardo entro il quale avviene il pagamento. Dal 91 al 365 giorno successivo al termine di pagamento la sanzione applicata è del 3,75%, dal 366 giorno al 730 giorno è del 4,29%. Sale del 5% dal 731 giorno utile per il pagamento fino formale accertamento del mancato pagamento, tardivo o anche insufficiente. Da quel momento scatta la sanzione piena che è del 30%. Chi si trova a non aver pagato due annuali, per esempio, può sanare nelle delegazioni dell’Aci entrambi gli anni. Aci, agenzie di consulenza e studi di consulenza abilitati possono assistere l’automobilista-contribuente per gestire la situazione tributaria e verificare lo stato dei pagamenti effettuati o da effettuare. Naturalmente per questo servizio c’è da pagare.
C’è anche la possibilità, naturalmente, di contestare la richiesta della Regione. Basta collegarsi al sito www.aci.i/stanzebollo (utilizzando le credenziali Spi e Crata d’identità elettronica), selezionare Regione Umbria e seguendo le indicazioni del sito si può allegare la documentazione che permette di dimostrare di aver pagato l’annualità che viene contestata dagli uffici regionali. 
Secondo l’ultimo dato disponibile dell’Annuario statistico dell’Aci ci sono 294 mila auto alimentate a gasolio, circa 235 mila alimentate a benzina, 54 mila auto alimentate a gpl e 44 mila utilizzano il metano. Con un dato da tenere sempre bene a mente: n Umbria circolano 762 auto ogni 1000 abitanti che è un record nazionale che da anni non butta gli automobilisti umbri giù dal podio. E per le due ruote? In tre anni in parco circolante delle due ruote è cresciuto di circa oltre 4 mila unità, toccando quota 103.401.
L’Umbria, quando si parla di auto, deve fare i conti con un parco autovetture di una certa età, posizionandosi tra le tredici regioni con più veicoli vetusti in assoluto, superando la media nazionale che si è fermata a quota 11 anni e 8 mesi. Nel cuore verde l’età media di un’auto, che sia a gasolio o a benzina, è di 12 anni e cinque mesi. Al lato opposto della classifica c’è la Toscana, dove circolano le auto più giovani: Secondo gli ultimi dati l’età media era di 10 anni e 7 mesi, 1 anno in meno rispetto alla media italiana: seguono la Lombardia (11 anni e 1 mese) e il Lazio (11 anni e 2 mesi).

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