Il turismo e l’illuminazione artificiale minacciano gli ecosistemi delle grotte

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Le luci permanenti e il passaggio umano alterano l’equilibrio naturale degli ambienti sotterranei

L’impatto del turismo sulle grotte

Gli ecosistemi delle grotte, spesso estremamente delicati, possono subire danni significativi a causa del turismo, in particolare per via dell’illuminazione artificiale necessaria a garantire la visibilità.

La luce non solo altera il microclima interno, ma favorisce la crescita di organismi fotosintetici, introducendo nuove sfide per la conservazione di questi ambienti unici.

Uno degli esempi più emblematici è rappresentato dalla grotta Actun Tunichil Muknal (ATM) in Belize.

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Questo sito archeologico e naturale, noto per la “Fanciulla di Cristallo”, uno scheletro calcificato risalente alla cultura Maya, si trova ad affrontare minacce non solo per l’intensità del turismo, ma anche per il ruolo che l’illuminazione gioca nel suo fragile ecosistema.

La lampenflora: una conseguenza delle luci artificiali

L’introduzione di luce artificiale nelle grotte favorisce la crescita della lampenflora, una comunità di alghe, muschi e microbi capaci di svolgere la fotosintesi.

Questi organismi, alimentati dalla luce, colonizzano le pareti calcaree, alterando l’aspetto naturale delle grotte e danneggiando le formazioni geologiche.

In alcune grotte, come le Carlsbad Caverns negli Stati Uniti e la grotta di Clamouse in Francia, sono stati installati sistemi di illuminazione a LED a temperatura controllata per limitare questo fenomeno.

Nonostante queste misure, i ricercatori hanno osservato che la crescita della lampenflora continua, seppur in maniera ridotta.

Inoltre, i residui lasciati dai visitatori, come cibo o microplastiche, possono ulteriormente compromettere l’equilibrio ecologico, favorendo la proliferazione di muffe e batteri.

Questi elementi, introdotti dall’uomo, influenzano anche il livello di anidride carbonica all’interno delle grotte, alterando i processi di formazione delle stalattiti e delle stalagmiti.

Un impatto culturale e scientifico

Oltre ai rischi ecologici, il turismo e l’illuminazione artificiale minacciano anche il patrimonio culturale custodito nelle grotte.

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Esempi noti sono le pitture rupestri delle grotte di Lascaux in Francia e di Altamira in Spagna, dove l’aumento dell’anidride carbonica e la presenza di muffe hanno causato danni irreparabili.

Nel caso dell’ATM, le autorità del Belize hanno adottato misure restrittive per mitigare l’impatto dei visitatori.

Queste includono il divieto di utilizzo di telefoni e fotocamere e la riduzione del numero massimo di partecipanti ai tour guidati, passando da otto a sei persone per gruppo a partire da gennaio 2025.

Le sfide della conservazione

La gestione delle grotte aperte al pubblico richiede un delicato equilibrio tra la valorizzazione turistica e la tutela ambientale.

Gli esperti suggeriscono che una delle soluzioni più efficaci sia l’eliminazione o la riduzione dell’illuminazione artificiale.

In alcune grotte, come l’ATM, i visitatori utilizzano lampade frontali individuali, limitando l’esposizione costante alla luce.

Questo approccio, secondo il biologo Giuseppe Nicolosi, rappresenta un compromesso che consente di ammirare le meraviglie sotterranee senza compromettere il loro equilibrio naturale.

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Altri ricercatori stanno esplorando tecnologie innovative, come lampade con spettri di luce selezionati, o approcci chimici per rimuovere la lampenflora, sebbene questi ultimi possano comportare rischi per la fauna locale.

Il futuro del turismo nelle grotte

L’interesse per i sistemi sotterranei continua a crescere, ma la sostenibilità rimane una priorità per la comunità scientifica e le autorità responsabili della gestione di questi siti.

Le grotte rappresentano non solo un tesoro geologico e culturale, ma anche un ambiente che ospita specie uniche e vulnerabili.

Con politiche di gestione attente e il rispetto delle linee guida ambientali, è possibile ridurre l’impatto umano e garantire che queste meraviglie naturali possano essere apprezzate anche dalle generazioni future.

La sensibilizzazione del pubblico sui rischi associati al turismo incontrollato sarà un passo fondamentale per preservare questi luoghi di straordinaria importanza ecologica e storica.

Fonte e articolo originale: https://www.facebook.com/share/14z8i7tCRq/?mibextid=wwXIfr

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