Quando il design si ispira alla natura

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Dalla combinazione tra natura e tecnologia arriva l’ispirazione per migliorare in ottica sostenibile il design, grazie alla creazione di materiali più resistenti, che possono dunque incidere su una maggior durata degli oggetti e quindi diminuire il consumo di materiali per la riparazione o la sostituzione e più in generale i rifiuti, riducendo così le emissioni correlate di anidride carbonica.

Del resto è quello che fanno gli esseri viventi. “Tutti loro mostrano una serie di strategie specializzate per affrontare le forze esterne spendendo la minor quantità di energia possibile: ecco perché c’è molto da imparare dalla natura, mentre cerchiamo di sviluppare materiali più resistenti e duraturi”, afferma il dottor Israel Greenfeld, ingegnere aeronautico, un campo in cui l’efficienza è fondamentale, e autore dello studio “Uncrackable: Scorpions and Sponges Inspire Sustainable Design”, realizzato per scoprire materiali alternativi con proprietà meccaniche potenziate.

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Gli esempi in natura in cui materiali semplici sono arrangiati tra loro per creare architetture complesse che ne migliorano le caratteristiche sono tantissimi, a saperli cercare. Per farlo, i ricercatori del Weizmann Institute of Science di Rehovot, in Israele, si sono guardati intorno e hanno preso ispirazione al loro habitat naturale e alle creature che ci vivono: gli scorpioni. Creature super resistenti che, secondo i ricercatori israeliani, hanno molto da insegnarci.

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La natura come fonte di ispirazione

“Nel mondo naturale, i materiali si sono evoluti nel corso di milioni di anni, in ambienti spesso caratterizzati da risorse limitate e condizioni difficili”, spiega Daniel Wagner, professore del dipartimento di Chimica molecolare e Scienza dei materiali del Weizmann Institute, che da anni studia la micromeccanica dei materiali biologici e dei nanomateriali creati dall’uomo ed è l’altro autore della ricerca. “Il nostro punto di partenza è stata l’intuizione che le strutture biologiche che ci circondano – alberi, piante, ossa, scheletri di vari organismi – si sono evolute in un modo che è, per definizione, sostenibile”.

I tentativi degli esseri umani di potenziare una proprietà vantaggiosa di un materiale, invece, tendono a farlo a discapito di un altro suo attributo. La maggiore resistenza, ad esempio, comporta in genere un aumento del peso o una diminuzione della flessibilità. “La natura, a quanto pare, trova modi sorprendenti per ottimizzare l’equilibrio”, aggiunge Greenfeld. Un esempio di questa capacità di ottimizzazione, riscontrata in varie sostanze organiche resistenti, è la struttura laminata. Si tratta di materiali composti da sostanze diverse stratificate o intrecciate tra loro, che riescono a garantire resistenza e resilienza pur mantenendo altre proprietà come la leggerezza e la flessibilità.

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Scorpioni e spugne: perché sono interessanti

Nello studio, Wagner e Greenfeld hanno esaminato due strutture laminate che mostrano un eccezionale grado di resistenza: il guscio esterno, o cuticola, di uno scorpione e lo scheletro interno di una spugna marina. I ricercatori hanno scoperto che il segreto della loro resilienza risiede nella gradazione, una strategia che raramente si trova nei materiali prodotti dall’uomo e basata su un cambiamento graduale delle proprietà da uno strato all’altro.

In entrambe le creature, i diversi strati variano in spessore e, nel carapace dello scorpione, diminuiscono anche in rigidità dall’esterno verso l’interno, in modo che la parte esterna sia più resistente di quella interna. Wagner e Greenfeld hanno contato otto strati nella complessa corazza dello scorpione. Questa caratteristica di organizzazione a strati serve a favorire il compromesso tra proprietà contrastanti, aiutandoli a resistere agli stress di diversa natura a cui sono sottoposti. Per questo motivo il guscio dello scorpione e lo scheletro della spugna, pur essendo duri e forti, sono particolarmente efficaci nel resistere alle crepe.

Il principio alla base è il solito, nonostante differiscono in termini di composizione chimica e struttura: la deviazione della frattura. Ciò significa che in entrambi gli organismi le crepe vengono attenuate deviando il loro percorso. Non appena una crepa inizia a emergere nel materiale, viene “incoraggiata” dalla struttura graduata a cambiare direzione e a correre parallelamente alla superficie, piuttosto che andare in profondità, dove probabilmente causerebbe danni strutturali più massicci e potenzialmente la morte della creatura.

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Superare la natura: nuovi utilizzi per questa struttura

Per avere un’idea di quanto sia efficiente la struttura laminata della corazza degli scorpioni o lo scheletro delle spugne, i ricercatori hanno dimostrato con i modelli della meccanica della frattura che, senza la gradazione, per ottenere le stesse proprietà, sarebbe stato necessario utilizzare componenti più spessi, aumentando quindi il peso. I ricercatori non si sono fermati qui. La cosa più interessante, a livello di ricerca futura, è che la gradazione può essere utilizzata nei materiali creati dall’uomo e ispirati alla natura anche in altri modi.

“Per gli esseri umani, questo tipo di progettazione è innovativo”, ha commentato Greenfeld. “Le strutture biologiche vengono create dal basso verso l’alto – da minuscoli blocchi di costruzione nanometrici, a strutture microscopiche, fino a strutture sempre più grandi – mentre in ingegneria di solito non si parte dal livello molecolare”.

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Tuttavia, mentre la struttura dello scorpione è particolarmente complessa, altre microstrutture naturali, come quella della spugna marina, possono essere più facilmente applicate in ingegneria. Nello scheletro della spugna, per esempio, oltre alla gradazione, le crepe sono rallentate o fermate dal fatto che gli strati fragili sono intervallati da minuscole quantità di strati più morbidi. “È fondamentalmente una ceramica fatta di silice: non il tipo di materiale che di solito ci si aspetta mostri una forte resistenza alla frattura”, spiega Wagner. La natura è sempre pronta a sorprendere, è il caso di dirlo.

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