Udienza generale – I saluti – appello alla preghiera per la pace a Gaza

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«Preghiamo per Gaza, per la pace»: al termine dell’udienza generale, salutando i gruppi di fedeli presenti e quanti erano collegati attraverso i media, il Pontefice ha lanciato un nuovo invito alla preghiera per le «tante parti del mondo» dilaniate dai conflitti, raccontando le sua telefonate quotidiane alla parrocchia della Striscia, senza dimenticare il resto della Palestina, Israele e il Myanmar. E ai pellegrini polacchi, che in questi giorni celebrano la Festa dei nonni, il vescovo di Roma ha chiesto di pregare per «le persone anziane dell’Ucraina che stanno vivendo la tragedia della guerra». Vicinanza è stata assicurata dal Papa alla popolazione di Los Angeles, devastata dagli incendi. L’udienza si è poi conclusa con il canto del Padre nostro in latino e la benedizione apostolica.

Saluto cordialmente i pellegrini di lingua francese. Il Signore apra i nostri orecchi, e i nostri cuori perché, alla scuola della Vergine Maria, sappiamo ascoltare la sua parola e quella dei fratelli. In questo modo, attraverso la nostra attenzione e la nostra carità, possiamo rendere il nostro mondo più fraterno e restituirgli la speranza della gioia. Dio vi benedica.

Saluto i pellegrini di lingua inglese, specialmente quelli provenienti da Svizzera, Stati Uniti, Inghilterra, con auguri che il Giubileo sia per voi un’occasione di rinnovamento spirituale e di crescita nella gioia del Vangelo. In questa Settimana di preghiera per l’unità dei Cristiani, do il benvenuto ai gruppi ecumenici presenti e a quanti vengono dal Pontificio Collegio Americano del Nord. Su voi e sulle vostre famiglie invoco di cuore i doni divini di sapienza, di forza e di pace.

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Cari fratelli e sorelle di lingua tedesca, in questi giorni si conclude la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani. Questa unità non è il frutto dei nostri sforzi, ma un dono che dobbiamo chiedere al Padre, perché il mondo creda nel suo Figlio unigenito, Cristo Salvatore.

Saludo cordialmente a los peregrinos de lengua española. Veo que hay algunos. Pidamos al Señor que nos enseñe a escuchar su Palabra y a responderle con generosidad, como María, transformando nuestros corazones en sagrarios vivos de su presencia y en lugares acogedores para las personas que viven sin esperanza. Que Jesús los bendiga y la Virgen Santa los cuide. Muchas gracias.

Rivolgo il mio cordiale saluto alle persone di lingua cinese. Cari fratelli e sorelle, vi incoraggio a manifestare sempre con gioia la vostra fede in Cristo. A tutti la mia benedizione!

Do il benvenuto a tutti i pellegrini di lingua portoghese. Fratelli e sorelle, le parole che l’angelo rivolge a Maria sono rivolte anche a ciascuno di noi: “non temere”! Perciò non temiamo: Dio è accanto a noi e sempre ci accompagna. Non dimentichiamolo: non siamo mai soli! La Madre di Dio vi custodisca sempre!

Saluto i fedeli di lingua araba. Rinnoviamo insieme il nostro ‘sì’ al Signore e alla sua volontà, fidandoci di Lui, come Maria, che ci donerà una nuova vita. Il Signore vi benedica tutti e vi protegga ‎sempre da ogni male‎‎‎‏!

Saluto i pellegrini polacchi. In questi giorni esprimete una particolare gratitudine alle vostre nonne e ai vostri nonni celebrando la loro festa. Sia un’occasione per costruire e rafforzare una nuova alleanza tra generazioni. Per favore, ricordate anche nelle vostre preghiere le persone anziane dell’Ucraina che stanno vivendo la tragedia della guerra. Benedico di cuore tutti voi, e in particolare le nonne e i nonni!

Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua italiana. In particolare, saluto le Figlie di Maria Immacolata che celebrano il loro Capitolo straordinario, incoraggiandole ad abbandonarsi con fiducia alla volontà di Dio che sempre ci è fedele, sempre. Saluto poi le parrocchie, le associazioni e le scolaresche, specialmente il liceo Einstein di Teramo.

E voglio che sappiate che il mio cuore è con il popolo di Los Angeles, che ha sofferto così tanto a causa degli incendi che hanno devasto interi quartieri e comunità. E non sono finiti… Che Nostra Signora di Guadalupe interceda per tutti gli abitanti affinché possano essere testimoni di speranza attraverso la forza della diversità e della creatività per cui sono conosciuti in tutto il mondo.

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E non dimentichiamo la martoriata Ucraina. Non dimentichiamo la Palestina, Israele e il Myanmar. Preghiamo per la pace. La guerra è sempre una sconfitta! Ieri ho chiamato, lo faccio tutti i giorni, la parrocchia di Gaza: erano contenti! Lì dentro ci sono 600 persone, tra parrocchia e collegio. E mi hanno detto: “Oggi abbiamo mangiato lenticchie con pollo”. Una cosa che in questi tempi non erano abituati a fare: soltanto qualche verdura, qualcosa… Erano contenti! Ma preghiamo per Gaza, per la pace e per tante altri parti del mondo. La guerra sempre è una sconfitta! Non dimenticate: la guerra è una sconfitta. E chi guadagna con le guerre? I fabbricanti delle armi. Per favore, preghiamo per la pace.

Il mio pensiero va infine ai giovani, agli ammalati, agli anziani e agli sposi novelli. In questi giorni di preghiera per l’unità dei cristiani vi esorto a invocare Dio, Uno e Trino, per la piena comunione di tutti i discepoli di Cristo.

E a tutti la mia benedizione!



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