Rapporto Ires sull’economia in provincia: natalità in picchiata, occupazione stagnante e redditi medi bassi ma imprese resilienti dopo l’alluvione

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La quarta edizione dell’Osservatorio sull’economia e il lavoro della provincia di Ravenna fotografa uno scenario complesso, con criticità sul fronte demografico, economico e occupazionale, ma anche segnali di resilienza nei settori dei servizi e dell’ambiente.

Andamento demografico: popolazione in calo e invecchiamento

La popolazione della provincia di Ravenna, al primo gennaio 2024, conta 388.982 abitanti. Dopo anni di contrazione demografica (2013-2021), si registra un lieve incremento negli ultimi tre anni. Tuttavia, rispetto al 2019, ci sono 2.200 residenti in meno, mentre il confronto con il 2013 evidenzia una perdita più consistente: quasi 4mila persone, pari a un calo dell’1,5%.

Il dato più allarmante riguarda la natalità, con un calo del 27,5% dei bambini nati tra il 2013 e il 2023. L’invecchiamento della popolazione è sempre più marcato, con un indice di vecchiaia pari a 226: oltre il doppio gli anziani rispetto ai giovani sotto i 15 anni.

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Un contributo positivo arriva dai flussi migratori: la provincia attrae cittadini stranieri e italiani da altre regioni, compensando parzialmente il saldo naturale negativo. Al 2024, i cittadini stranieri residenti sono 48.693, pari all’11,4% della popolazione, con percentuali più alte nei comuni di Massa Lombarda (20,7%), Conselice (16%) e Castel Bolognese (15,4%).

Andamento economico: resilienza dopo l’alluvione

Il sistema economico provinciale ha subito un pesante colpo dopo l’alluvione del maggio 2023, ma ha mostrato capacità di contenere gli effetti negativi. Nel 2023, il valore aggiunto provinciale è cresciuto dello 0,4% (contro lo 0,8% regionale), con una stima di crescita per il 2024 pari all’1%.

Per il 2023, il valore aggiunto della provincia è stimato secondo i dati Prometeia a +0,4% rispetto al +0,8% regionale. Le stime di crescita per il 2024 segnano un +1% (+1,1% per l’Emilia-Romagna). Gli eventi di maggio 2023 hanno inevitabilmente avuto un impatto negativo sulle dinamiche economiche soprattutto per l’agricoltura (-13,0%) e l’industria in senso stretto (-0,9%) mentre le costruzioni e i servizi hanno sostenuto l’economia locale. Tuttavia, il tasso di crescita di questi settori si è ridotto rispetto agli anni precedenti. Il commercio, legato al turismo, ha mostrato segnali di ripresa dalla seconda metà del 2022.

Il numero delle imprese attive continua a calare: al 31 dicembre 2023 se ne contano 32.865, il dato più basso dal 2002, con una contrazione del 4,5% rispetto al 2019. Dal 2019 al 2023, le imprese attive nella provincia si riducono del 4,5%. Se si procede al confronto rispetto al 2008, la contrazione è superiore alle 5.500 imprese (–14,4%).

Per quanto riguarda le esportazioni, dopo un biennio di crescita, si registra in provincia una riduzione dell’8,9%, in contro-tendenza rispetto al +1,4% registrato per l’Emilia-Romagna nel suo insieme.

Mercato del lavoro: occupazione e disoccupazione in calo

el 2023 nella provincia di Ravenna si registra un decremento di circa 2.300 occupati rispetto al 2022, corrispondente a un -1,3%. Rispetto al 2019, si arriva a conteggiare una perdita di oltre 4.700 occupati, pari a una flessione del 2,7%, assai più marcata del -0,1% registrato in Emilia-Romagna. Il tasso di occupazione provinciale passa dal 70,2% del 2022 al 69,4% del 2023, venendo così superato da quello regionale, che sale al 70,6%.

Tale decremento di medio periodo ha interessato più le donne degli uomini, più i lavoratori autonomi dei dipendenti, più gli occupati dell’industria e dei servizi (mentre risultano in crescita quelli dell’agricoltura e delle costruzioni).

In parallelo, nel 2023 nella provincia di Ravenna è considerevolmente diminuito il numero delle persone in cerca di occupazione: oltre 1.600 in meno (-16,4% in un anno). Prosegue così la contrazione in atto dal 2020.

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“La diminuzione del tasso di disoccupazione nel medio periodo non deve essere interpretata come un segnale necessariamente positivo – spiegano dalla Cgil – : fra il 2019 e il 2023 è vero che si assiste a questa riduzione del numero di disoccupati e al conseguente miglioramento del tasso, ma è altrettanto vero che, nello stesso quinquennio, diminuiscono gli occupati e soprattutto aumenta il numero degli inattivi di oltre 5.320 unità (in larga maggioranza donne)”.

Il tasso di disoccupazione scende dal 5,4% del 2022 al 4,6% del 2023, per la prima volta dal 2020 più basso del tasso della regione Emilia-Romagna, rimasto quest’anno stabile al 5,0%. Il miglioramento a livello provinciale è quasi per intero imputabile alla componente femminile della forza lavoro.

Sul fronte delle retribuzioni, considerando i redditi medi delle dichiarazioni fiscali del 2023, emerge come la provincia di Ravenna, con una media di 22.118 euro, si posizioni in regione al quart’ultimo posto. Seguita in classifica da Ferrara, Forlì-Cesena e Rimini. Le province ai vertici della graduatoria, Bologna e Parma, superano i 25mila euro. Forti disparità di genere e settoriali.

Ambiente e territorio: consumo di suolo e rischio idro-geologico

Gli eventi climatici del 2023 hanno aumentato l’attenzione verso il consumo di suolo e il rischio idro-geologico. La provincia di Ravenna registra un consumo di suolo del 10,3%, superiore alla media regionale e nazionale, e un rischio idraulico che interessa il 22,2% del territorio.

Nonostante il consumo elevato, la raccolta differenziata mostra un trend positivo, con un tasso del 78,3% nel 2023, superiore alla media regionale e italiana.



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