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In occasione della Milano Fashion Week, il consorzio Ecotessili porta l’attenzione sulla gestione dei rifiuti tessili: in Italia la raccolta è cresciuta del 7%, arrivando a 2,9 kg per persona. Con l’EPR atteso un importante aumento dei volumi

 

Si chiude il sipario sulla Milano Fashion Week, evento che celebra la creatività e l’innovazione nel mondo della moda, ed Ecotessili, consorzio del Sistema Ecolight, accende i riflettori sulla sostenibilità ambientale, in particolare sul tema caldo della gestione dei rifiuti tessili.

Quella della Milano Fashion Week è una settimana fondamentale non solo per il mondo della moda, ma soprattutto apre riflessioni sull’importanza di una gestione sostenibile di tutta la filiera. L’aumento dell’attenzione all’ambiente da parte del comparto tessile, dalla produzione alla gestione dei rifiuti, è al centro anche dei lavori in sede europea, dove l’obiettivo è incrementare riutilizzo, raccolta, recupero e uso di fibre riciclate.

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Cresce in Italia la raccolta di rifiuti tessili

Milano Fashion Week è una settimana fondamentale non solo per il mondo della moda, ma soprattutto apre riflessioni sull’importanza di una gestione sostenibile di tutta la filiera

Dall’inizio di quest’anno in Europa è in vigore l’obbligo della raccolta differenziata dei tessili; un obbligo che l’Italia ha anticipato al 2022. Secondo l’ultimo Rapporto Rifiuti Urbani di ISPRA, i rifiuti tessili costituiscono una parte significativa della sfida ecologica che l’industria della moda deve affrontare, con l’aiuto dei consumatori, per una corretta gestione dei capi. Nel nostro Paese, nel 2023 ne sono stati raccolti in modo differenziato 171,6 mila tonnellate, in crescita del 7% rispetto alle 160,3 mila tonnellate dell’anno precedente, arrivando così a 2,9 kg per abitante.

“La Fashion Week è un importante  momento per parlare di moda, ma ci offre anche l’occasione per sensibilizzare aziende e cittadini sul rispetto delle risorse del pianeta. Il comparto ha infatti già da tempo avviato importanti riflessioni su un tema che nel 2025 dovranno trovare concretezza”, commenta Giancarlo Dezio, Direttore Generale del consorzio Ecotessili. “La crescita dei dati di raccolta ci dice che occorre fare di più per porre le basi per costruire un futuro più sostenibile. L’avvio del regime EPR (responsabilità estesa del produttore, incentiva le aziende a produrre prodotti più riciclabili e ad adottare pratiche più sostenibili, n.d.r. ) sarà un tassello fondamentale in un percorso che vedrà produttori, consorzi e consumatori impegnati in un percorso di reciproca responsabilità ambientale”.

Rifiuti tessili: i dati nazionali

Nel rapporto ISPRA, la raccolta differenziata di rifiuti tessili è aumentata di circa il 9% dal 2019 al 2023, passando da 157,7 mila tonnellate a 171,6 mila. Sono state le regioni del Nord a guidare la raccolta con 83.165 tonnellate. Il Centro ha fatto registrare 35.440 tonnellate e il Sud 52.970 tonnellate. Nello specifico le tre regioni italiane con i migliori dati di raccolta sono state la Lombardia (29.146 tonnellate), la Campania (15.451 tonnellate) e l’Emilia-Romagna (15.277 tonnellate). Milano, che ospita la Fashion Week, ha raccolto 4.107 tonnellate, quasi 3 kg per abitante. Nel complesso, nel 2023 la raccolta differenziata dei tessili è stata effettuata in più di otto comuni su dieci.

E per il futuro?

Giancarlo Dezio, Direttore Generale del Consorzio Ecotessili

Si va dal regolamento europeo Ecodesign, che prevede tra l’altro anche il divieto di distruzione dell’invenduto, fino all’introduzione del regime EPR. Sono diversi e tra loro collegati gli ambiti di intervento normativo europeo nel settore tessile. Tutti sono finalizzati a coinvolgere sia i prodotti sia i consumatori verso scelte più ecologicamente sostenibili.

“Ci aspettiamo nel 2025 l’inizio di una nuova era per la gestione dei rifiuti tessili”, continua Dezio. “È atteso nella seconda metà dell’anno il decreto che dovrebbe rendere operativo il regime EPR per il settore tessile che, secondo alcuni studi, potrebbe portare a triplicare i volumi dei rifiuti tessili gestiti nei prossimi sei anni. Imprese, consorzi e consumatori sono chiamati a un impegno condiviso per trasformare uno dei settori più impattanti in un esempio di sostenibilità e circolarità. Ecotessili è pronto a cogliere queste opportunità e ad accompagnare i produttori in questa nuova sfida”.





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