Arretramento.it – Comitato per l’innovazione delle infrastrutture, della logistica e del turismo, coi suoi 3000 iscritti, rileva con soddisfazione che finalmente nelle Marche con particolare riferimento alle Marche Sud la tematica delle infrastrutture in generale e degli arretramenti ferroviario per l’alta velocità (AV) e della A14 in particolare sia finalmente oggetto di focus e riflessioni specifiche e qualificate con correlativo coinvolgimento di ampie parti di cittadinanza di tutte le estrazioni. L’importanza della tematica per il territorio è così evidente che spontaneamente gruppi di cittadini spinti dalla necessità di soddisfare un bisogno costituzionalmente rilevante fino ad oggi sostanzialmente negato, hanno deciso di costituire un comitato spontaneo denominato “Comitato civico Arretramento.it” – per l’innovazione delle infrastrutture, della logistica e del turismo. Esso è indipendente da forze politiche precostituite, a partecipazione libera e aperta a chiunque abbia a cuore le infrastrutturazioni necessarie indispensabili e oramai improcastinabili alle Marche Sud. Le Marche sono una regione caratterizzata da un’industrializzazione avvenuta attraverso la crescita di sistemi di piccole imprese con una logica di sviluppo che ha valorizzato al massimo le pre-esistenze e minimizzato le fratture (Fuà, 1983). In oltre 40 anni la situazione demografica è peggiorata ed ha avuto un’ascesa a discapito dell’entroterra che viene abbandonato per la distanza dalle maggiori infrastrutture soprattutto relative alla dorsale adriatica. Nella regione, esistono squilibri economici tra le diverse aree anche in virtù del fatto che lo sviluppo economico è un fenomeno direttamente legato alla conformazione morfologica del territorio e da esso dipende. Tutti gli studi e le analisi effettuate portano a consolidare il principio secondo cui l’investimento pubblico in infrastrutture condiziona il PIL in modo assolutamente positivo.
“La dotazione infrastrutturale soprattutto in materia di trasporti, ha una valenza ancor più positiva, infatti la connessione fisica (prospettiva spaziale) tra diverse aree anche eterogenee fra loro influisce senz’altro sulla condizione economica dei territori”. Arretramento.it da sempre, sostiene la realizzazione della doppia carreggiata a tre corsie, da qui l’arretramento dell’A14 da Porto Sant’Elpidio fino a San Benedetto del Tronto in quanto l’esponenziale incremento di traffico degli ultimi anni rende indispensabile la realizzazione di tre corsie senza dimenticare la corsia d’emergenza. Nel contempo anche e soprattutto per restituire fluidità del traffico ai territori del fermano e dell’ascolano utilizzando l’autostrada attuale, cambiandone il ruolo divenendo la nuova SS16 trasferendolo sull’attuale percorso autostradale. Quando citiamo l’arretramento integrale includiamo quello della Ferrovia per dotare la dorsale Adriatica di una linea ad alta velocità (AV) e alta capacità (AC) da giungo 2024 finalmente individuata anch’essa come corridoio europeo. Arretramento.it apprende dalla carta stampata e dagli organi informativi tutti di diverse soluzioni allo studio nelle quali tuttavia ci si dimentica del ruolo della strada statale 16 e soprattutto sembra che dietro il principio sacrosanto del rapporto costo/benefico punto cardine del codice dei contratti pubblici si celino proposte al ribasso finalizzate al solo contenimento dei costi sin da ora rappresentiamo che saremo molto vigili sul tema in quanto riteniamo che questo territorio per troppo tempo sia stato dimenticato e trascurato per favorire altre regioni d’Italia. Fino ad oggi vi è stato una particolare attenzione solo verso la fascia tirrenica e al nord in genere prova ne è che l’ISTAO presieduto da Mario Baldassarri ha rilevato come la carenza delle infrastrutture materiali abbia contribuito in modo evidente far retrocedere l’economia regionale allo stato di “transizione”.
L’idea realizzata della Quadrilatero ha risolto i problemi dei territori coinvolti. Arretramento.it apprende dalla carta stampata e dagli organi informativi tutti che le scelte da fare saranno condivise con il territorio e l’iter procedimentale sarà quello previsto dalla norma, “bene e ci mancherebbe altro…”dice il Presidente Giuseppe Silvestri, “peccato che per poter procedere al cosiddetto dibattito pubblico occorre avere a disposizione e per tempo lo studio delle alternative progettuali ed ovviamente non ci si può riferire solo allo studio in itinere delle Ferrovie in quando la porzione territoriale interessata coinvolge più Enti Attuatori con problematiche di diverso tipo. Ancora apprendiamo nello stesso modo che la Regione Marche ha nel cassetto già diverse soluzioni e si rapporta costantemente con Ferrovie, Anas e Autostrade (ASPI) peccato che diciamo noi…. che la Regione Marche non abbia mai coinvolto in modo collaborativo il territorio e il nostro Comitato che nasce solo ed esclusivamente per questo scopo precipuo; Temiamo con ragionevole consapevolezza, sperando di sbagliarci, che tutto ciò di cui si stà parlando stante quanto rappresentato sia al momento solo finalizzato ad un ritorno di consenso immediato in prossimità della consultazione elettorale regionale del prossimo autunno. Il nostro Comitato, nell’interesse del territorio e della comunità, si impegna a partecipare attivamente ai tavoli istituzionali, con l’intento di contribuire concretamente alla programmazione e progettazione delle infrastrutture strategiche di rilevanza nazionale, come previsto negli allegati al DEF e nel Piano Generale dei Trasporti e della Logistica (PGTL). Tali opere, fondamentali per il nostro sviluppo, sono tuttavia escluse da questi piani. Invitiamo quindi a unire le forze e a creare una massa critica, coinvolgendo tutte le realtà che condividono la nostra stessa visione. È ormai tempo che la Regione Marche prenda finalmente una posizione chiara su questa tematica.
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