Oggi, venerdì 24 gennaio 2024, dalle 15:00 alle 18:30, il prestigioso Palazzo del Bo a Padova, cuore pulsante dell’Università cittadina, ospita un evento che promette di scuotere le coscienze: “Linguaggio, Rispetto, Comunicazione”. Organizzato con il patrocinio del Comune di Padova e promosso da un’ampia rete di realtà professionali e associative, l’incontro si propone di indagare l’impatto del linguaggio nell’ambito giuridico e sociale, ponendo una lente di ingrandimento sui suoi risvolti più critici.
La cornice non poteva essere più appropriata. L’Aula E del Cortile Antico, simbolo della cultura e della riflessione, accoglierà avvocati, studiosi, giornalisti e cittadini interessati a un tema tanto sottile quanto determinante: l’uso distorto della lingua. Un argomento che tocca nervi scoperti, ma che spesso si muove sottotraccia, invisibile e pervasivo, generando discriminazione, violazione di diritti e, nei casi peggiori, violenza.
Le radici del problema: il linguaggio come specchio di potere
Nella società di oggi, il linguaggio non è mai neutrale. Parole e frasi, spesso utilizzate senza riflessione, possono perpetuare stereotipi, cristallizzare pregiudizi e creare esclusione. Questo vale in ogni ambito, ma è particolarmente evidente negli scritti giuridici, nei procedimenti legali e nella comunicazione pubblica, dove il lessico si intreccia con dinamiche di potere e autorità.
A questo proposito, il Comitato Pari Opportunità dell’Ordine degli Avvocati di Padova, la Rete Triveneta dei Comitati Pari Opportunità e la Commissione Diritti Umani e Pari Opportunità dell’Unione Triveneta hanno unito le forze per dare vita a un pomeriggio di confronto aperto. L’obiettivo? Non solo sensibilizzare, ma anche offrire strumenti concreti per riconoscere e combattere queste distorsioni.
Un panel d’eccezione
L’evento si apre con i saluti istituzionali di figure chiave del mondo legale triveneto:
- Francesco Rossi, Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Padova, che da anni promuove una cultura giuridica inclusiva.
- Stefania Lucchin, Presidente del Comitato Pari Opportunità presso l’Ordine di Padova, da sempre in prima linea nella lotta contro le discriminazioni di genere.
- Andrea Pasqualin, Presidente dell’Unione Triveneta dei Consigli dell’Ordine degli Avvocati, convinto sostenitore dell’importanza del linguaggio come veicolo di giustizia.
Ma il vero cuore dell’incontro sarà il dibattito con i relatori, un parterre di esperti che unisce competenze linguistiche, giuridiche e giornalistiche:
- Vera Gheno, sociolinguista e scrittrice, esplorerà il ruolo della lingua nella creazione e decostruzione delle disuguaglianze. Con il suo stile diretto e accessibile, Gheno saprà stimolare riflessioni profonde.
- Iacopo Benevieri, avvocato ed esperto in comunicazione, porterà l’attenzione su come il linguaggio nei tribunali e negli atti giuridici possa influire sui diritti delle persone.
- Nicoletta Capone, avvocata padovana e Presidente del Consiglio Distrettuale di Disciplina di Venezia, approfondirà i legami tra etica professionale e rispetto linguistico.
- Micaela Faggiani, giornalista inviata di La7, offrirà uno sguardo dall’interno sulla comunicazione mediatica, evidenziando le sue responsabilità e potenzialità.
A coordinare gli interventi, due figure di grande esperienza: Roberta Cusin, coordinatrice della Commissione Diritti Umani e Pari Opportunità dell’Unione Triveneta, e Laura Vittoria De Biasi, Consigliera Segretaria dell’Unione Triveneta.
Perché è importante partecipare
Questo evento non è solo per gli addetti ai lavori. Il linguaggio è qualcosa che tocca tutti noi, ogni giorno. Dai commenti sui social media agli articoli di giornale, dalle conversazioni private agli atti ufficiali, il modo in cui scegliamo e usiamo le parole può avvicinare o dividere, costruire ponti o erigere muri.
Ecco perché iniziative come questa sono fondamentali. Non si tratta di un semplice convegno accademico, ma di un’occasione per guardare oltre la superficie, per mettere in discussione abitudini consolidate e per iniziare a pensare a un futuro in cui il linguaggio sia davvero uno strumento di inclusione e rispetto.
In presenza e online: come partecipare
L’incontro si svolgerà in modalità ibrida, permettendo sia la partecipazione in presenza presso il Palazzo del Bo, sia il collegamento online, per raggiungere un pubblico il più ampio possibile. Per chi sceglierà di partecipare fisicamente, sarà un’occasione unica per vivere la magia di un luogo storico e il calore del dialogo dal vivo.
Non lasciamo che il linguaggio resti solo uno strumento, spesso inconsapevole, di divisione. Partecipare significa fare un passo verso la consapevolezza e il cambiamento. Oggi, più che mai, abbiamo bisogno di parole che uniscano, che costruiscano, che rispettino.
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