09.14 – sabato 25 gennaio 2025
(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota stampa inviata all’Agenzia Opinione) –
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CICLOVIA DEL GARDA: SEMPRE MENO TRASPARENZA, SEMPRE PIÙ ARBITRIO.
La ciclovia del Garda tratto che insiste sul comune di Ledro, non è conforme all’attuale Prg del Comune, non essendovi alcuna previsione di una pista ciclopedonale sulle falesie ledrensi che si ergono, superbe, tra la spiaggia dello Sperone ed il Ponale, tratto tecnicamente definito Unità Funzionale 2 dell’opera. Ciò significa che è necessario che il Comune faccia una variante apposita per inserirla nella previsione urbanistica, affinché la Provincia possa proseguire la progettazione.
Ora, la procedura che il commissario straordinario ing. Misdaris intende perseguire è prevista dall’articolo 5, commi 2, 3 e 4, della Legge Provinciale n. 13 del 08.09.1997: riscontrata la difformità urbanistica, viene inviato al Comune il progetto preliminare (Progetto di fattibilità Tecnico-Economica, Pfte) con un annuncio che il Comune deve pubblicare sul suo albo telematico, per rendere noto ai cittadini l’avvio dell’iter. Lo stesso annuncio deve esser pubblicato dalla Provincia di Trento sulla stampa locale.
Per legge l’annuncio deve rimanere esposto all’albo del Comune ‘per almeno 10 giorni’, dopodiché inizia il periodo (30 giorni) in cui i cittadini possono presentare osservazioni. Cosa è avvenuto? Il giorno 18 gennaio 2025 compare sul quotidiano L’Adige l’annuncio della Provincia autonoma di Trento, e al riscontro emerge che il Comune aveva già pubblicato l’annuncio sul proprio albo in data 13 gennaio, ben 5 giorni prima.
Non solo dunque sono stati ‘rosicchiati’ 5 giorni per la richiesta di accesso agli atti necessaria ad ottenere il progetto e poterlo analizzare, ma la pubblicazione a mezzo stampa è avvenuto nella giornata di sabato, sottraendo ulteriori due giorni (sabato e domenica) per la chiusura degli uffici comunali.
Non basta: la notifica è comparsa in cronaca di Trento e non sulla pagina dell’Alto Garda come invece sarebbe stato corretto. Il tutto sembra studiato per tenere i cittadini all’oscuro del progetto, calpestando il concetto di ‘partecipazione’ alle scelte amministrative, principio generale e ricorrente della Legge provinciale per il governo del territorio, la LP 15/2015, (art. 17 comma 3, art. 19, art. 37 comma 1).
Infatti la procedura attuata in questa circostanza non è quella di prassi per la formazione dei piani regolatori comunali, bensì la L.P. 13/1997 che consente alla Provincia autonoma di Trento di superare qualsiasi opposizione ad un’opera provinciale da parte dei comuni, quindi dei cittadini.
E ciò spiega anche un altro aspetto. La non conformità urbanistica della ciclovia rispetto al PRG di Ledro era nota da anni, tuttavia per superarla si è seguita una procedura d’emergenza, abbreviata e ‘blindata’. Il Coordinamento per la Tutela dell’ambiente Alto Garda e Ledro ha quindi formalmente chiesto al Commissario che la scadenza dei termini per la presentazione delle osservazioni venga prorogata di almeno di 5 giorni. Si attende la risposta in tempi brevi.
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Coordinamento Ambiente Alto Garda e Ledro (Trento)
Alto ,Garda 24 gennaio 2025
CICLOVIA DEL GARDA: SEMPRE MENO TRASPARENZA, SEMPRE PIÙ ARBITRIO
.La ciclovia del Garda tratto che insiste sul comune di Ledro, non è conforme all’attuale PRG del Comune, non essendovi alcuna previsione di una pista ciclopedonale sulle falesie ledrensi che si ergono, superbe, tra la spiaggia dello Sperone ed il Ponale, tratto tecnicamente definito Unità Funzionale 2 dell’opera.
Ciò significa che è necessario che il Comune faccia una variante apposita per inserirla nella previsione urbanistica, affinché la Provincia possa proseguire la progettazione.
Ora, la procedura che il commissario straordinario ing. Misdaris intende perseguire è prevista dall’articolo 5, commi 2, 3 e 4, della Legge Provinciale n. 13 del 08.09.1997: riscontrata la difformità urbanistica, viene inviato al Comune il progetto preliminare (Progetto di fattibilità Tecnico-Economica, PFTE) con un annuncio che il Comune deve pubblicare sul suo albo telematico, per rendere noto ai cittadini l’avvio dell’iter. Lo stesso annuncio deve esser pubblicato dalla Provincia sulla stampa locale.
Per legge l’annuncio deve rimanere esposto all’albo del Comune ‘per almeno 10 giorni’, dopodiché inizia il periodo (30 giorni) in cui i cittadini possono presentare osservazioni.
Cosa è avvenuto? Il giorno 18 gennaio 2025 compare sul quotidiano L’Adige l’annuncio della Provincia, e al riscontro emerge che il Comune aveva già pubblicato l’annuncio sul proprio albo in data 13 gennaio, ben 5 giorni prima.
Non solo dunque sono stati ‘rosicchiati’ 5 giorni per la richiesta di accesso agli atti necessaria ad ottenere il progetto e poterlo analizzare, ma la pubblicazione a mezzo stampa è avvenuto nella giornata di sabato, sottraendo ulteriori due giorni (sabato e domenica) per la chiusura degli uffici comunali.
Non basta: la notifica è comparsa in cronaca di Trento e non sulla pagina dell’Alto Garda come invece sarebbe stato corretto.
Il tutto sembra studiato per tenere i cittadini all’oscuro del progetto, calpestando il concetto di ‘partecipazione’ alle scelte amministrative, principio generale e ricorrente della legge provinciale per il governo del territorio, la LP 15/2015, (art. 17 comma 3, art. 19, art. 37 comma 1).
Infatti la procedura attuata in questa circostanza non è quella di prassi per la formazione dei piani regolatori comunali, bensì la L.P. 13/1997 che consente alla Provincia di superare qualsiasi opposizione ad un’opera provinciale da parte dei comuni, quindi dei cittadini.
E ciò spiega anche un altro aspetto. La non conformità urbanistica della ciclovia rispetto al PRG di Ledro era nota da anni, tuttavia per superarla si è seguita una procedura d’emergenza, abbreviata e ‘blindata’.
Il Coordinamento per la Tutela dell’ambiente Alto Garda e Ledro ha quindi formalmente chiesto al Commissario che la scadenza dei termini per la presentazione delle osservazioni venga prorogata di almeno di 5 giorni. Si attende la risposta in tempi brevi.
Coordinamento Ambiente Alto garda e Ledro
Alto ,Garda 24 gennaio 2025
CICLOVIA DEL GARDA: SEMPRE MENO TRASPARENZA, SEMPRE PIÙ ARBITRIO
.La ciclovia del Garda tratto che insiste sul comune di Ledro, non è conforme all’attuale PRG del Comune, non essendovi alcuna previsione di una pista ciclopedonale sulle falesie ledrensi che si ergono, superbe, tra la spiaggia dello Sperone ed il Ponale, tratto tecnicamente definito Unità Funzionale 2 dell’opera.
Ciò significa che è necessario che il Comune faccia una variante apposita per inserirla nella previsione urbanistica, affinché la Provincia possa proseguire la progettazione.
Ora, la procedura che il commissario straordinario ing. Misdaris intende perseguire è prevista dall’articolo 5, commi 2, 3 e 4, della Legge Provinciale n. 13 del 08.09.1997: riscontrata la difformità urbanistica, viene inviato al Comune il progetto preliminare (Progetto di fattibilità Tecnico-Economica, PFTE) con un annuncio che il Comune deve pubblicare sul suo albo telematico, per rendere noto ai cittadini l’avvio dell’iter. Lo stesso annuncio deve esser pubblicato dalla Provincia sulla stampa locale.
Per legge l’annuncio deve rimanere esposto all’albo del Comune ‘per almeno 10 giorni’, dopodiché inizia il periodo (30 giorni) in cui i cittadini possono presentare osservazioni.
Cosa è avvenuto? Il giorno 18 gennaio 2025 compare sul quotidiano L’Adige l’annuncio della Provincia, e al riscontro emerge che il Comune aveva già pubblicato l’annuncio sul proprio albo in data 13 gennaio, ben 5 giorni prima.
Non solo dunque sono stati ‘rosicchiati’ 5 giorni per la richiesta di accesso agli atti necessaria ad ottenere il progetto e poterlo analizzare, ma la pubblicazione a mezzo stampa è avvenuto nella giornata di sabato, sottraendo ulteriori due giorni (sabato e domenica) per la chiusura degli uffici comunali.
Non basta: la notifica è comparsa in cronaca di Trento e non sulla pagina dell’Alto Garda come invece sarebbe stato corretto.
Il tutto sembra studiato per tenere i cittadini all’oscuro del progetto, calpestando il concetto di ‘partecipazione’ alle scelte amministrative, principio generale e ricorrente della legge provinciale per il governo del territorio, la LP 15/2015, (art. 17 comma 3, art. 19, art. 37 comma 1).
Infatti la procedura attuata in questa circostanza non è quella di prassi per la formazione dei piani regolatori comunali, bensì la L.P. 13/1997 che consente alla Provincia di superare qualsiasi opposizione ad un’opera provinciale da parte dei comuni, quindi dei cittadini.
E ciò spiega anche un altro aspetto. La non conformità urbanistica della ciclovia rispetto al PRG di Ledro era nota da anni, tuttavia per superarla si è seguita una procedura d’emergenza, abbreviata e ‘blindata’.
Il Coordinamento per la Tutela dell’ambiente Alto Garda e Ledro ha quindi formalmente chiesto al Commissario che la scadenza dei termini per la presentazione delle osservazioni venga prorogata di almeno di 5 giorni. Si attende la risposta in tempi brevi.
Coordinamento Ambiente Alto garda e Ledro
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