Pavia, nuovo scontro sui «corsi gender» in classe. La Lega attacca, il sindaco replica: «Pretestuoso». Due assessore di centrodestra in passato si erano dimesse

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di
Davide Maniaci

I corsi anti discriminazione di genere erano stati presentati per la prima volta nel 2014: sono sempre seguite polemiche. Ora il Pd difende l’idea: «Si rispetti l’autonomia scolastica e quello che ogni istituto ritiene sia meglio per gli studenti»

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L’iniziativa rivolta alle scuole, pur con alcune differenze, era stata presentata per la prima volta nel 2014 quando Pavia era amministrata dal centrodestra, nel 2014. Adesso che il municipio è guidato dal Pd, il rilancio della proposta chiamata «Far bene per star bene», con corsi anti-bullismo e anti discriminazione di genere rivolti ai giovanissimi studenti, fa discutere. Il senatore della Lega Gian Marco Centinaio e il consigliere regionale Alessandro Cantoni chiedono di fermarli. Il modulo tematico di «alfabetizzazione sentimentale» per prevenire le discriminazioni di genere porterebbe, secondo loro, alla diffusione di «teorie gender» e a lezioni di educazione sessuale, che «andrebbero delegate alle famiglie».

Risponde il sindaco Michele Lissia. «Questo progetto non è ancora cominciato: le scuole possono attivarlo liberamente, se ritengono, in piena autonomia. Sono quattro laboratori e ogni istituto può sceglierne alcuni, o tutti. Con queste premesse, vengono affrontati col supporto delle associazioni di settore temi rilevanti: violenza sulle donne e discriminazioni sia di genere sia legate alla disabilità. Ogni modulo è adattato alle diverse fasce d’età». Finora sono state richieste dodici sessioni per il tema disabilità e, soprattutto, per le proposte dell’associazione Coming Aut. Quelle che fanno discutere, legate alle discriminazioni di genere. Coming Aut si batte per i diritti e il benessere della comunità Lgbtqia+ del territorio pavese. «Non abbiamo ricevuto alcuna protesta né segnalazione contraria — incalza Lissia — da parte di genitori o associazioni. Si rispetti l’autonomia scolastica e quello che ogni istituto ritiene sia meglio per gli studenti. Si evitino polemiche divisive che distolgono l’attenzione dai reali bisogni dei giovani».




















































Il progetto era stato presentato per la prima volta 11 anni fa dall’assessora Cristina Niutta, giunta Alessandro Cattaneo, centrodestra, che aveva come finalità il «rispetto del prossimo». Niutta si era dimessa poco dopo. I risultati della prima edizione erano stati presentati all’università, con anche il patrocinio dell’Ufficio scolastico regionale per la Lombardia. Anche allora Centinaio, già senatore, aveva protestato. Poi l’assessora Barbara Longo della giunta successiva di Fabrizio Fracassi, Lega, ci aveva riprovato, ma non era andata bene. Lei aveva rimesso la delega e il progetto si era fermato.

Adesso l’opinione pubblica si divide anche se questi corsi, appunto, devono ancora cominciare. Da una parte c’è la onlus Pro Vita & Famiglia, col portavoce Jacopo Coghe. Invoca l’intervento del ministro dell’istruzione Giuseppe Valditara. «Verifichi il rispetto della normativa scolastica, e se le famiglie sono state preventivamente informate. Cosa significa “alfabetizzare bambini di 6 anni sulle persone Lgbtqia+, se non uno dei raccapriccianti scopi espliciti del progetto gender?».

Antitetica, ovviamente, la sezione pavese di Sinistra Italiana. «Non vi è alcuna “teoria gender” nei progetti proposti e richiesti da moltissime classi dalle associazioni e validati dal Comune di Pavia: c’è l’idea di fare educazione emotiva, di instradare i bambini e le bambine al rispetto e allontanarli dalle discriminazioni e dal bullismo, già presenti nella scuola primaria. Stia tranquillo Centinaio: nessuno degli esperti che si occupa di questi laboratori rappresenta un pericolo per alcun bambino o bambina. Nessuno vuole imporre nulla, al contrario delle destre, che intendono imporre la propria paura a chiunque non si identifichi nel modello bianco ed eteronormato che pensano di dover difendere»

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24 gennaio 2025 ( modifica il 24 gennaio 2025 | 07:44)

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