Rifiuti a Caserta, dopo il sequestro è scontro Comune-Isvec

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Prestito condominio

per lavori di ristrutturazione

 


«Nessuna interruzione della raccolta rifiuti e massimo impegno per garantire il rispetto delle regole nell’interesse della comunità». Così la Isvec, azienda che gestisce il servizio di igiene urbana in città in regime di proroga dal luglio del 2023, in una nota che fa seguito all’operazione congiunta di Carabinieri, Polizia, Guardia di Finanza, Asl, Arpac, Esercito e Polizia metropolitana di Napoli, effettuata mercoledì nella sede operativa della società. Una ispezione che ha portato al sequestro del sito, seppur con “facoltà d’uso” per scongiurare lo stop a un servizio essenziale, e alla nomina di un custode giudiziario. «Siamo in attesa del dissequestro del sito – spiega il digì della Isvec, Ivano Balestrieri – abbiamo già inoltrato l’istanza al giudice, poi potremo procedere con la rimozione dei rifiuti stoccati sul piazzale e ottemperare alle prescrizioni amministrative».

Sconto crediti fiscali

Finanziamenti e contributi

 

Rifiuti a Caserta, percolato nel sito: s’indaga sui cumuli stoccati

I controlli hanno evidenziato una serie di “inadempienze ambientali”. Alla Isvec è stata contestata la presenza non autorizzata di rifiuti urbani e speciali non pericolosi accatastati in vari punti del complesso, tracce di percolato e residui di frazione organica sulla pavimentazione, la mancata impermeabilizzazione di un terreno e l’assenza di documenti in grado di attestare il rispetto dei livelli qualitativi degli scarichi idrici e le modalità di trattamento dei fanghi. Contestazioni che il digì scarica su terzi. In relazione alla mancata impermeabilizzazione del terreno, Balestrieri ritiene che la verifica spetti al proprietario dell’area e non alla Isvec che ha un contratto di locazione in scadenza. Ancora più critico sui cumuli rinvenuti sul piazzale, e in particolare su quelli costituiti da oltre un centinaio di contenitori danneggiati, rimossi dalle strade per essere sostituiti, e mai smaltiti. «I cassonetti sono un bene di proprietà del Comune – spiega – cui spetta autorizzarne lo smaltimento. Negli ultimi anni abbiamo scritto ripetutamente all’amministrazione per sapere dove avremmo dovuto portare questi rifiuti ma non ci hanno mai risposto».

Piccata la replica del Comune che invita la Isvec ad assumersi le sue responsabilità. «Nessuno dell’amministrazione – precisa Raffaele De Rosa, responsabile dell’Ufficio Ambiente con la posizione di elevata qualificazione – ha mai autorizzato a stoccare quei cassonetti, e neanche gli altri rifiuti rinvenuti dalle forze dell’ordine nel piazzale della società. Avrebbero dovuto portarli in una delle tre isole ecologiche della città. Sono quelli gli unici centri di raccolta autorizzati dal Comune. E ne dovranno rispondere dinanzi all’autorità giudiziaria. L’Ente presenterà una denuncia per mancato rispetto delle condizioni di igiene e di sicurezza previsti dal capitolato».

Microcredito

per le aziende

 

La vicenda Isvec ha tenuto banco anche ieri in commissione Ambiente. I consiglieri hanno incontrato gli ispettori dell’ufficio Ecologia per fare chiarezza sul caso ma anche per delineare i futuri scenari in vista del verdetto del Consiglio di Stato sull’affidamento della raccolta rifiuti. Il massimo organo giudicante dovrà stabilire se il servizio continuerà a essere svolto dalla Isvec oppure se dovrà essere affidato alla Sieco, che si era aggiudicata l’appalto a maggio del 2024 ma che non ha mai iniziato a lavorare perché la determina di assegnazione era stata impugnata dinanzi al Tar dalla Isvec, che a quella gara si era classificata seconda. «Attendiamo la pronuncia del tribunale – fa notare il consigliere di Caserta al centro, Massimiliano Palmiero – consapevoli che se dovesse esprimersi favorevolmente per la Sieco, la società sarebbe pronta a partire già il 2 febbraio. In caso contrario il Comune dovrà predisporre gli atti per una nuova gara». «Non abbiamo ancora preso visione dei verbali – dice il consigliere del Pd, Andrea Boccagna – ma è chiaro che al Comune preme che il servizio venga garantito nel rispetto di quanto previsto dal capitolato». Alla Sieco sembra che l’amministrazione abbia chiesto il rinnovo dell’intero parco automezzi e un riassetto del personale, sostenendo che allo stato ci sarebbe un sovradimensionamento delle figure apicali.





Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link