USA fuori da Accordi di Parigi, e l’Italia? – Ambient&Ambienti

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Per AIS “decisione dannosa per il clima e le infrastrutture globali”, per CSCC “l’Italia deve continuare sulla strada della sostenibilità”

 

L’uscita degli Stati Uniti dall’Accordo di Parigi sul clima, di nuovo, ha creato scompiglio tra gli alleati e nel resto del mondo, segnando così un pericoloso passo indietro nella lotta al cambiamento climatico. Con il ritiro, gli Stati Uniti puntano nuovamente sui combustibili fossili, annullando le politiche ambientaliste di Biden e mettendo a rischio gli sforzi globali per un futuro più sostenibile.

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Questa decisione, che riflette un riorientamento strategico verso fonti di energia tradizionali, non deve rallentare gli sforzi globali per affrontare le sfide legate al riscaldamento globale. L’Italia, da sempre protagonista nella transizione verso un futuro più sostenibile, ha l’opportunità di proseguire sulla sua strada, consolidando il proprio impegno verso la sostenibilità.

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“Questa decisione di Trump non può essere seguita dall’Italia – ha dichiarato Lorenzo Orsenigo, presidente dell’Associazione Infrastrutture Sostenibili (AIS) – Il mondo intero rischia un ritorno negativo e i fatti catastrofali come quello di Valencia e di Los Angeles ne sono la dimostrazione tangibile; ma il nostro Paese ha un’opportunità senza precedenti con il PNRR. È essenziale che continuiamo a investire in infrastrutture sostenibili, che non solo rispondano alle esigenze di resilienza ambientale, ma che rappresentino anche un motore di crescita economica. Ogni euro speso in infrastrutture verdi può generare fino a sette euro in valore economico, creando nuove opportunità occupazionali e accelerando il processo di transizione ecologica. Con il Protocollo Envision, applicato dalle maggiori stazioni appaltanti con successo in oltre 30 importanti progetti in Italia – continua Orsenigo – è dimostrato che la sostenibilità non è solo una necessità ambientale, ma una leva strategica per lo sviluppo economico. Le infrastrutture sostenibili sono la chiave per costruire un futuro resiliente, capace di rispondere alle sfide ambientali e sociali, e di generare valore per le generazioni future. Non possiamo permetterci passi indietro: è il momento di agire, con un impegno forte e concreto. Stiamo lavorando per costruire un mondo migliore per le nuove generazioni, impegnandoci affinché il nostro modello di sviluppo sostenibile diventi una risorsa fondamentale per il benessere e la sicurezza del nostro Paese e del pianeta intero – conclude Orsenigo.”.

Il 2024 è stato un anno particolarmente critico per l’Italia, con eventi climatici estremi che hanno colpito numerosi territori, tra cui piogge torrenziali, frane e ondate di calore, con effetti devastanti sulle comunità e sull’economia del Paese.

“Pur rispettando le decisioni internazionali, è fondamentale che l’Italia non rallenti il proprio percorso verso un futuro più verde e sostenibile. Il nostro Paese ha l’opportunità di rafforzare il proprio impegno, continuando a realizzare progetti innovativi e orientati alla transizione ecologica”, ha dichiarato Valerio Molinari, presidente del Climate Change Study Center (CSCC). La sostenibilità deve essere al centro delle politiche italiane, ed è cruciale che investiamo in soluzioni che affrontino le sfide del cambiamento climatico e generino nuove opportunità economiche per il nostro territorio.”

Nel 2023, il 60% dell’Italia ha vissuto condizioni di siccità estrema, con temperature record che hanno raggiunto i 48,8°C in Sicilia. Le previsioni indicano un futuro in cui eventi estremi come incendi e alluvioni aumenteranno ulteriormente. Tuttavia, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) rappresenta una grande opportunità per rispondere a questa emergenza, permettendo al Paese di investire in energia rinnovabile, infrastrutture verdi e soluzioni di resilienza che possano stimolare la crescita economica e proteggere il nostro territorio.

Non è il momento di fare passi indietro. Al contrario, dobbiamo accelerare verso una transizione ecologica che non solo protegga il nostro ambiente, ma che rappresenti anche una grande opportunità per il futuro economico e sociale dell’Italia”, ha concluso Molinari.

L’Italia, come membro fondatore dell’Accordo di Parigi, ha la responsabilità di continuare a giocare un ruolo di leadership nella lotta contro i cambiamenti climatici, facendo dell’impegno verso la sostenibilità una priorità per il Paese e per le generazioni future.





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