Cassino. Concorsi col trucco: basta fake news. Pronti a denunciare

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Nessun “effetto Vajont” per i titoli relativi al corso Tfa conseguiti nell’ateneo cassinate, dopo lo tsunami creato dall’inchiesta “La luna viola”. Peraltro affatto conclusa. Non solo il rettore Marco Dell’Isola rassicura e, come già sottolineato, programma i prossimi corsi. Ma, con una nota pubblicata sulla pagina dell’Unicas a sua firma, annuncia battaglia legale contro chiunque sia responsabile di fake news in grado di creare nocumento all’istituzione. In valutazione pure la possibilità di costituirsi per danno d’immagine.

L’inchiesta “La luna viola” coordinata dal sostituto procuratore Corvino e condotta dal Gruppo delle Fiamme gialle di Cassino ha puntato i fari su un presunto sistema corruttivo per ottenere punteggi nel Tfa. Secondo le accuse mosse ai coinvolti, a vario titolo, avrebbero favorito l’accesso al corso per l’ammissione ai “percorsi di formazione per conseguire la specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità” (Tfa) in relazione al concorso bandito per il 2022-2023 dall’Università di Cassino a fronte della dazione di circa 15.000 euro a candidato. Da 4.000 ai 14.000 euro di “acconto” per un totale di 15.000 (sempre per l’accusa), ma c’è chi avrebbe addirittura deciso di consegnare cifre più sostanziose pur di assicurarsi un posto nella graduatoria. Ben 27 le persone indagate, con tre misure cautelari ai domiciliari applicate nei confronti dei docenti Unicas Giovanni Arduini e Diletta Chiusaroli e di Giancarlo Baglione, titolare della scuola di formazione di Sora “Cervantes”. Poi, in un secondo momento, anche nei confronti di Massimiliano Mignanelli, noto volto della politica locale e provinciale, finito nell’inchiesta nel ruolo di responsabile dell’Ateneo: proprio Mignanelli insieme a cinque corsisti è stato sottoposto a interrogatorio preventivo (riforma Nordio) prima delle misura. E ora sono attesi gli esiti delle discussioni al Riesame: per i coniugi Arduini – nei cui confronti la discussione dell’avvocato Nardozi ha avuto luogo venerdì mattina – la decisione potrebbe arrivare già domani.

Intanto il rettore, che subito dopo l’inchiesta aveva garantito la massima disponibilità agli inquirenti e rassicurato i corsisti – ai quali ha esteso l’invito di non generalizzare, bensì di attendere serenamente l’esito delle indagini – è tornato in campo. «L’Università di Cassino e del Lazio Meridionale ribadisce che le notizie relative all’annullamento dei titoli attinenti il corso Tfa sostegno sono prive di ogni fondamento. I responsabili delle fake news saranno denunciati alle autorità giudiziarie e perseguiti legalmente in tutte le sedi opportune» rilancia.

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Sostegno indiscusso
«L’Università di Cassino è un pilastro per il futuro del territorio e dei giovani» ha ribadito Gianluca Quadrini, intervenendo sul ruolo di guida dell’Ateneo. Il presidente del Consiglio della Provincia di Frosinone esprime un fermo e deciso sostegno all’Ateneo: «L’Università di Cassino rappresenta una risorsa inestimabile per i nostri ragazzi e per la nostra provincia. Non solo un centro di eccellenza accademica, ma anche un catalizzatore di opportunità per il futuro, una parte integrante del nostro sistema di sviluppo economico e culturale. La sua influenza si estende ben oltre i confini locali, con un impatto positivo sul Lazio e sull’intero Paese.

Non possiamo permettere che si possa oscurare il valore e la reputazione di un’istituzione che da anni forma giovani talenti e promuove la ricerca. La nostra Università è apprezzata in tutta Italia e sempre più spesso scelta da studenti internazionali per la sua qualità e prestigio. Questo è il risultato di un lavoro instancabile e di una visione chiara da parte del rettore e del corpo docente a cui desidero esprimere la mia sincera gratitudine. Il nostro impegno è e sarà sempre quello di garantire che le nuove generazioni abbiano accesso a una formazione di qualità, a opportunità che possano fare la differenza per il loro futuro e per la prosperità del nostro territorio. Oggi più che mai, dobbiamo sostenere la nostra Università, che rappresenta il motore di un futuro migliore per tutti. Siamo tutti parte di questo progetto e insieme possiamo continuare a valorizzare questo straordinario patrimonio».



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