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La settimana è iniziata con l’annuncio del cronoprogramma per la realizzazione dei sei lotti del parco del Castello, la grande area verde nel cuore della città vecchia destinata a cambiare radicalmente l’aspetto e la fruibilità della zona, sia per i residenti che per i turisti. Il finanziamento da 26 milioni di euro della Regione attraverso i fondi di Coesione dello Stato ha accelerato l’iter dopo anni di stallo. Il progetto finale prevederà un grande parco attorno al Castello Svevo che ingloberà l’attuale largo Santa Chiara e i giardini del Provveditorato alle Opere Pubbliche. L’attuale tratto di lungomare accanto allo storico monumento sarà spostato dove attualmente c’è il porto, per poi reimmettersi sul consueto tracciato qualche centinaio di metri dopo. La città vecchia, tra alberature esistenti e altre da realizzare, sarà circondata da un ‘sistema orbitale’ di verde che riguarderà l’intero perimetro. Entro la fine del 2025 saranno terminati i cantieri dei primi due lotti.

La settimana è stata segnata anche dal piccolo colpo di scena svelato in anteprima da BariToday: la storica band inglese Duran Duran tornerà ad esibirsi nel capoluogo pugliese a distanza di 38 anni dall’ultima occasione. La notizia ha scatenato tutti i numerosi fan di uno dei gruppi icona degli anni 80. L’appuntamento è per il 18 giugno. La corsa all’acquisto del biglietto è già partita.

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Lo stop della Consulta al referendum contro l’autonomia differenziata ha sancito un piccolo colpo di scena sul piano politico. Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, dopo la decisione della Corte costituzionale, ha preferito cercare il suo ‘lato positivo’ della vicenda: “L’inammissibilità del referendum non scalfisce l’esito del risultato raggiunto dalla Puglia insieme alle altre regioni ricorrenti che ha già prodotto un effetto demolitorio della legge Calderoli. E sono quindi molto orgoglioso che la Puglia per prima abbia trovato la strategia giusta per depotenziare totalmente l’autonomia differenziata”.

La giornata di mercoledì scorso si è aperta con l’amara scoperta del raid vandalico contro la sede del Municipio 1 a Bari: l’ingresso è stato imbrattato con della vernice rossa e le vetrate sono state danneggiate. Sul muro le scritte: “Vendetta per Ramy” e “No Cpr”. La vetrata di ingresso presentava un vetro spaccato nella parte inferiore, che potrebbe essere stato danneggiato, secondo una delle ipotesi, con una bomba carta. Sui vetri di due finestre sono stati notati dei fori circolari, che potrebbero essere stati provocati da colpi di piccone o martello. Le indagini sono state affidate alla Direzione Distrettuale Antimafia del capoluogo pugliese.

Una drammatica vicenda ha funestato la giornata di giovedì: la caduta durante un’arrampicata in palestra avrebbe causato la morte celebrale di un 40enne di Santeramo. L’uomo stava compiendo l’attività sportiva in una struttura a Putignano: svolgeva la professione di ottico ed era molto stimato e conosciuto in città.

Da segnalare l’ennesima aggressione avvenuta, il pomeriggio del 22 gennaio, ai danni di un’operatrice sanitaria: secondo la versione dei fatti riportata dall’Asl Bari, una dottoressa sarebbe stata colpita a pugni sul volto, nell’ospedale Di Venere, dalla parente di un paziente. Sul posto sono giunti gli agenti delle Volanti della Questura di Bari che, sulla base delle nuove norme per contrastare le violenze sugli operatori sanitari.

La parte finale della settimana è stata caratterizzata dalla polemica sui ripetuti controlli compiuti dalla polizia annonaria nei confronti del noto locale-libreria Zaum, nel quartiere Madonnella. “Ci chiediamo le ragioni di tanta attenzione”, hanno scritto in un post su Facebook i titolari del locale – Di fronte a tre controlli in una settimana e l’annuncio di un quarto con la richiesta di esibizione degli stessi identici documenti da parte della polizia municipale ci chiediamo quale siano le ragioni di tanta attenzione. E vorremmo l’accesso agli atti che la motivano”. Non si è fatta attendere la risposta del sindaco, Vito Leccese. “Nessun accanimento, nessun intento vessatorio, né verso Prinz Zaum né verso nessun locale della città – ha dichiarato il primo cittadino barese – Non è il sindaco a predisporre questi controlli, la polizia locale fa il suo lavoro. Pensare che la polizia locale osteggi volutamente l’offerta culturale degli esercenti è del tutto fuorviante. Se mi dovessero essere fornite delle prove del contrario interverrei di persona. Perché per me Prinz Zaum, come tanti altri locali baresi, è un luogo prezioso per la vita sociale e culturale della città”.

La cerimonia d’inaugurazione dell’anno giudiziario ha visto la protesta dei magistrati baresi, contrari al piano di riforma predisposto dal governo che vedrebbe la separazione delle carriere fra togati e pm. Il dissenso è stato espresso sia dalle autorevoli voci del presidente della Corte D’Appello di Bari, Franco Cassano, che del segretario dell’Associazione Nazionale Magistrati, Salvatore Casciaro. Il vice ministro alla Giustizia, Francesco Paolo Sisto, ha rispedito al mittente le critiche sul disegno di legge elaborato dal governo, sottolineando che l’iniziativa poggia sulle solide basi dell’ampio consenso parlamentare. La polemica pare destinata a non esaurirsi in tempi brevi.

In serie B si è concluso con un pareggio per 1-1 la partita giocata sabato pomeriggio fra Cesena e Bari. Per i galletti si tratta dell’ennesima occasione sprecata, visto il vantaggio siglato da Favilli al 23′ e la superiorità numerica dal 37′ del primo tempo per il rosso diretto a Calò dopo una brutta gomitata su Benali. Un pari che sembra la fotografia dell’attuale stagione dei biancorossi, costellata fino a questo momento dai molti rimpianti.

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