Daniele De Rossi è il nuovo presidente dell’Ostia Mare, nasce un terzo polo del calcio regionale?

Daniele De Rossi presenta il programma a Cineland: voglio restare qui almeno 30 anni, è un progetto a lungo termine, non facciamo promesse. L’Ostia Mare è un fiore all’occhiello del calcio locale grazie al lavoro svolto nel settore giovanile. E noi vogliamo ripartire da qui e dalla Scuola calc

(AGR) L’Ostia Mare calcio si avvia a diventare il simbolo della rinascita di Ostia. Un quartiere il cui mini-sindaco Mario Falconi non ha mai smesso di sottolineare i tanti problemi che l’affliggono, nonostante la bellezza e la valenza storico-archeologica di un ambiente unico. Ed a questo punto sorge una domanda, ma può una squadra di calcio suonare la carica e ridare ad un quartiere fiducia e speranza? Può farlo se questa società, con 80 anni di storia, viene presa per mano da uno dei suo figli migliori: Daniele De Rossi, che qui ha tirato i primi calci ad un pallone prima di diventare un Campione del Mondo ed uno dei calciatori italiani più amati ed ammirati in tutta Europa, e che ufficialmente da ieri è il nuovo presidente dell’Ostia Mare calcio.

“Non è stato un sacrificio – ha scherzato De Rossi – sono a conoscenza che ci sono delle difficoltà (la ristrutturazione dell’Anco Marzio, tribuna e spogliatoi in primis. Ndr) ma l’Ostia Mare, squadra e società, l’ho sempre seguita negli anni e per il sottoscritto rappresenta molto, come questo luogo (Cineland, dove si è svolto l’incontro con i giornalisti), realizzato dalle famiglie Ciotoli -Merluzzi, quello stesso Giuseppe Ciotoli che negli anni 90 e 91’ è stato presidente del sodalizio biancoviola, sfiorando il salto in C2. Da quegli anni, quando in via delle Baleniere venivano affissi i manifesti delle partite casalinghe, l’Ostia Mare ha perso un po’ di quel senso di appartenenza al territorio che dobbiamo assolutamente riconquistare. Sto costruendo una società con persone di mia fiducia e tutte accomunate da un grande amore per questo territorio. Se, come spero, tornerò presto ad allenare e dovrò stare lontano, sarò sempre aggiornato ed in grado di prendere decisioni assieme a tutti, perché abbiamo la stessa visione delle cose”.

Una conferenza stampa che Daniele De Rossi ha condotto con maestria ed umiltà, al suo fianco un altro figlio di Ostia, Alessandro Onorato, attuale assessore ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda: “Mi auguro che si torni a parlare di sport. In questi tre anni, per quanto riguarda l’impiantistica sportiva, ci siamo dovuti occupare più di irregolarità ed abusi che di nuove strutture. Per quanto riguarda Ostia, l’iniziativa di De Rossi, rappresenta una sfida a lungo termine, per rilanciare il territorio occorrono investimenti privati accanto a quelli pubblici. E il fatto che De Rossi ci metta la faccia significa che su questo territorio si può investire”

De Rossi incassa il placet e riprende da dove era stato interrotto: “L’Ostia Mare è sempre stata un fiore all’occhiello del calcio locale grazie al lavoro svolto nel settore giovanile. E noi vogliamo ripartire da qui, dalla scuola calcio e dal settore giovanile. Abbiamo un’idea, quella di tornare a far giocare con la palla i bambini, serve un lavoro specifico sul pallone, senza pensare a tattica e schemi, devono imparare a stoppare e calciare, poi a dribblare ed a contenere l’avversario. Stiamo, inoltre, scrivendo un codice etico interno che vale per i ragazzi che devono avere un determinato comportamento ed anche per i genitori. Un campo di calcio a cinque lo riserveremo al Soccer e lì faremo giocare anche i bambini che si devono abituare ai rimbalzi sulla sabbia, come giocavamo noi quando eravamo bambini nei campetti vicino casa”.

Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri ed il prefetto Lamberto Giannini sono voluti essere presenti: “La scelta di Daniele è stata straordinaria – ha esordito il sindaco Gualtieri -, il suo è stato un atto di grande generosità, di amore ed attaccamento al territorio in cui si è formato. Roma si è dimenticata per molto tempo di avere il mare ed ora, il suo arrivo può dare una svolta importante, non solo al club, ma può anche essere parte di un rilancio del territorio che è giusto recuperi orgoglio e fiducia. Ostia è un posto straordinario, su questo Municipio stiamo investendo tantissimo – 350 milioni (sinora ufficialmente solo 50 sul lungomare…)- su tutti gli ambiti. Vogliamo che Roma recuperi l’orgoglio del suo mare e che Ostia sia orgogliosa delle sue potenzialità”.

Per il Prefetto Giannini, l’operazione Ostia Mare è un modello positivo per tutta la città di Roma: “Rispetto delle regole e legalità, alla base di tutto. Servono cose belle e semplici come questa iniziativa che ha un valore da non sottovalutare, in un territorio noto più per le notizie negative, fanno arrivare un messaggio positivo che fa bene”.

E siamo alle conclusioni, spenti i riflettori De Rossi sarà solo a continuare l’avventura: “Voglio rimanere qui 30 anni, sia chiaro, cercheremo di fare un qualcosa che duri nel tempo e che sia sostenibile. La mia famiglia si occuperà del piano, la vicinanza del sindaco, dell’assessore e del prefetto, per quanto riguarda norme e regolamenti mi fa stare sicuro, dovremo aspettare anni ma i risultati arriveranno. Abbiamo un sogno nel cassetto, riportare la gente di Ostia allo stadio”.

Dopo Roma e Lazio nasce, dunque, un terzo polo del calcio regionale sul litorale romano con i colori bianco-viola dell’Ostia Mare: “Facciamo tutti il tifo per Roma e Lazio chiude De Rossi – ma dobbiamo sostenere anche la squadra della nostra città. Nessun progetto a breve termine, nessuna promessa di vittoria, ma un piano di sviluppo a lungo termine che porti grandi soddisfazioni a tutti”