la Basilicata ricorda le vittime dell’Olocausto con un forte messaggio di impegno sociale

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La Giornata della Memoria rappresenta un momento fondamentale per riflettere sugli eventi tragici che hanno segnato la storia dell’umanità, in particolare l’Olocausto. Nella Regione Basilicata, le celebrazioni di quest’anno hanno visto interventi significativi da parte delle istituzioni, che hanno ribadito l’importanza della memoria come strumento di formazione e consapevolezza. Gli appelli ai cittadini, specialmente ai giovani, a non dimenticare le atrocità del passato e a combattere ogni forma di indifferenza e odio hanno caratterizzato i discorsi degli esponenti regionali.

Il messaggio del presidente della Regione Basilicata

Vito Bardi, presidente della Regione Basilicata, ha sottolineato l’importanza di tramandare la memoria storica alle nuove generazioni. Durante le celebrazioni, ha affermato che “la memoria non deve essere vista come un esercizio sterile, ma piuttosto come una luce che guida le scelte odierne e future.” Il richiamo alla Shoah ha aperto la riflessione sul valore della libertà e della dignità umana, elementi fondamentali da rispettare e preservare. Bardi ha messo in evidenza che ricordare le vittime dell’Olocausto, che hanno subito persecuzioni e violenze inaudite, è un dovere morale per tutti.

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Nel corso dell’evento, ha anche ricordato come la Basilicata, pur avendo vissuto momenti tragici durante la Seconda Guerra Mondiale, possa essere vista anche come un esempio di coraggio e solidarietà. Ha evidenziato che la Giornata della Memoria non è solo un’occasione per ricordare, ma un invito all’azione: è necessario combattere con determinazione qualsiasi forma di antisemitismo, razzismo e odio. La promozione della cultura della pace e del dialogo deve diventare una priorità. Bardi ha esortato i lucani e in particolare i più giovani a partecipare attivamente alle iniziative locali per non lasciarsi sopraffare dall’indifferenza.

Il punto di vista del presidente del consiglio regionale

Marcello Pittella, presidente del consiglio regionale, ha rimarcato il significato profondo del 27 gennaio, descrivendolo come il giorno in cui si ripercorre “il racconto più drammatico del Novecento.” Attraverso il suo intervento, ha messo in luce l’importanza di mantenere viva la memoria degli eventi e delle vite spezzate a causa delle persecuzioni naziste. Pittella ha sottolineato che la memoria di questa tragedia dovrebbe servire da stimolo per un impegno collettivo e civile.

Ha descritto il rispetto della dignità umana come un valore fondante della nostra Costituzione, nata dalle macerie di conflitti e atrocità, e ha riaffermato come questo principio richieda oggi una vigilanza costante da parte di tutti. L’invito del presidente Pittella è chiaro: è necessario educare i giovani su questi temi, affinché possano sviluppare una coscienza critica e rimanere sempre lontani dalla seduzione dell’indifferenza. La Basilicata deve diventare un esempio di comunità impegnata contro ogni forma di discriminazione, valorizzando la memoria come strumento di un futuro migliore.

Un impegno collettivo per la memoria e la dignità

Le celebrazioni della Giornata della Memoria in Basilicata hanno avuto lo scopo di creare un momento di riflessione profonda, unendo cittadini e istituzioni in un fattivo impegno per un presente e un futuro di rispetto e dignità. L’appello alla partecipazione delle nuove generazioni si affianca a un desiderio di costruire una società che non dimentichi gli orrori del passato. È un richiamo a prendere posizione contro tutto ciò che mina la dignità umana.

L’auspicio è che tali comportamenti possano radicarsi nella cultura collettiva, creando una comunità più giusta e attenta ai diritti di tutti. La Basilicata, come parte integrante della coscienza civile del Paese, si impegna a mantenere viva la memoria non solo attraverso celebrazioni, ma anche attraverso opere concrete di educazione e sensibilizzazione. Il ricordo delle vittime dell’Olocausto rimane un punto di riferimento per evitare che crimini simili possano ripetersi in futuro.

Ultimo aggiornamento il 27 Gennaio 2025 da Marco Mintillo





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