Il big match della 17esima giornata non ha tradito le attese e la Dolomiti Energia Trentino si impone 74-70 contro l’Umana Reyer Venezia al Taliercio al termine di un match selvaggio con intensità da playoff. L’Aquila centra il secondo successo in fila e aggancia in vetta alla classifica a 26 punti Brescia e Trapani, avversaria la prossima settimana (domenica 2 febbraio alle 18.15 su DMax), mentre per gli orogranata si chiude a quattro la striscia di successi e restano fermi a 16 punti (8-9 il bilancio). Una sfida decisa nel finale, con Trento che risorge e la spunta con un parziale di 17-4 negli ultimi 7′.
Match deciso dai 17 punti di Anthony Lamb, cresciuto nel momento della rimonta, dai 15 di Ford, dai 9 a testa di Niang e Ellis, e dagli 8 con 9 rimbalzi di un gigantesco Mawugbe: Trento vive una serata nera al tiro da tre, 6 su 28, ma tira col 54% da due e limita le palle perse, 10 in totale e solo una nella ripresa (8 in un disastroso 2° periodo, ndr). Alla Reyer non sono sufficienti gli 11 punti di Simms, tutti nel primo quarto, e la doppia doppia di Kabengele, 17 e 10 rimbalzi più 2 stoppate, mentre Ennis e Wiltjer si fermano a 9 e 8 rispettivamente.
La partita va a fiammate, il primo periodo è di marca Dolomiti Energia che chiude 26-18, poi nel secondo quarto la Reyer Venezia stringe le maglie in difesa, aumenta la fisicità e capitalizza sulle perse di Trento, in tilt: 26-13 di parziale e vantaggio 44-39 all’intervallo. Anche nella ripresa si va a strappi, Venezia tocca il +9 sul 55-46, però l’Aquila tiene duro e con le giocate di Ford e Ellis accorcia fin sul 57-55 del 30′; nel quarto quarto di nuovo l’Umana Reyer scappa, 9-0 e vantaggio 66-57 a 7′ dalla fine.
Sembra finita, invece Trento risorge dopo due triple veneziane sputate dal ferro, chiude il gap con Mawugbe e Lamb, poi è lo stesso ex Warriors a firmare la tripla del 69-66. Venezia è sulle gambe, senza più benzina, mentre l’Aquila domina a rimbalzo e Niang schiaccia il 72-66. La Reyer però non molla e torna a -3 con Wiltjer, ma il problema dell’energia a rimbalzo fa la differenza, gli ospiti ne prendono tre di fila e Lamb, dalla lunetta, sigilla la vittoria di Trento per 74-70, insperata ad un certo punto.
Umana Reyer Venezia-Dolomiti Energia Trentino 70-74
Venezia: Tessitori 1, Lever ne, Munford 5, Casarin 7, Fernandez, Ennis 9, Janelidze ne, Kabengele 17, Parks 6, Wheatle 6, Simms 11, Wiltjer 8. All. Spahija.
Trento: Ellis 9, Cale 5, Ford 15, Pecchia, Niang 9, Forray 2, Mawugbe 8, Lamb 17, Bayehe 6, Zukauskas 3. All. Galbiati.
L’approccio del Banco è aggressivo e famelico, come vorrebbe (e dovrebbe) essere una squadra in difficoltà dopo il cambio di allenatore in panchina. Sassari allunga subito sul +9 al primo riposo (25-16), costruendo un cuscinetto di margine da difendere con unghie e denti per il resto della partita. Priva di Daniel Hackett, fermato da un attacco di gastroenterite, Bologna rosicchia il divario nella parte centrale del secondo quarto rientrando a -1, ma il Banco ha la quadratura per reggere lo sbandamento e tenere la testa avanti all’intervallo lungo (41-37 con tripla di Tambone).
Il rientro dagli spogliatoi premia ancora Sassari, come già successo a inizio gara. Una scarica di bombe di Fobbs e Bendzius vale la sferzata del +13 (50-37), margine che la Dinamo riesce a difendere fino all’ultimo mini-riposo (61-51, ma era stata anche sul +14 al 26′, 57-43). Sassari fatica a tenere il ritmo nell’ultimo periodo. Pajola, spalleggiato da Belinelli e Diouf, riporta la Virtus sul -5 a 4′ dalla sirena (67-62) ma, nel momento di maggior difficoltà , due canestri da sangue gelido di Justin Bibbins tagliano le gambe alla rimonta bianconera. Il Banco vola via con due triple consecutive del suo playmaker, riallunga sul +11 a 2’30” dalla fine e conduce la barca in porto.
Banco di Sardegna Sassari-Virtus Segafredo Bologna 76-68
Sassari: Bibbins 12, Halilovic 10, Fobbs 16, Bendzius 16, Gazi; Cappelletti 8, Tambone 7, Veronesi 3, Vincini 4. N.e.: Renfro, Piredda, Trucchetti. All.: Bulleri.
Bologna: Cordinier 1, Belinelli 13, Pajola 12, Shengelia 5, Polonara; Grazulis 5, Morgan 7, Akele, Tucker 13, Diouf 12. N.e.: Visconti, Accorsi. All.: Ivanovic.
La volata-salvezza si fa ancora più combattuta e tesa, perché la vittoria in volata di Cremona su Scafati compatta il quartetto di fondo classifica comprendente anche Napoli e Pistoia a 4-13. Mentre la Vanoli torna a respirare dopo due sconfitte consecutive, la Givova non esce dall’incubo nonostante la nuova gestione di coach Marco Ramondino e incassa il sesto ko in fila (l’ottavo nelle ultime nove).
Al PalaRadi va in scena una partita ovviamente nervosa, con tanti errori, decisa dai guizzi di un ottimo Payton Willis, MVP con 22 punti e 4/5 dall’arco, comprese le giocate più importanti nel quarto periodo e prolungamento. Positivo anche Tariq Owens, obiettivo dichiarato della ricostruenda Napoli, con 20 punti, 9 rimbalzi e 5 stoppate senza errori al tiro. Per Scafati non serve l’exploit da 30 punti di Rob Gray così come la doppia-doppia cospicua di Daniel Akin (17+15 rimbalzi), mentre Andrea Cinciarini si ferma a soli 2 punti con 0/8 dal campo. L’unica nota positiva è il mantenimento del vantaggio nello scontro diretto (+8 nella gara d’andata).
Vanoli Cremona-Givova Scafati 88-85 OT
Cremona: Willis 22, Davis 7, Conti, Dreznjak 6, Owens 20; Jones 5, Zampini 4, Nikolic 11, Poser 2, Lacey 11. N.e.: Fantoma, De Martin. All.: Brotto.
Scafati: Gray 30, Anim 8, Sorokas 6, Cinciarini 2, Akin 17; Stewart 11, Pinkins 5, Miaschi 6. N.e.: Sangiovanni, Zanelli, Greco, Pezzella. All.: Ramondino.
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