I pm: ‘Tra il progettista, Boeri e Zucchi mille messaggi’ – Notizie

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Dopo la pubblicazione, il 25 marzo 2022, del bando di concorso per la progettazione della Biblioteca Europea di Informazione e Cultura (Beic), Angelo Lunati, uno dei progettisti del team vincitore, sarebbe stato “a cena” con Cino Zucchi, architetto di fama e componente della commissione giudicatrice. Qualche mese dopo, a ridosso dell’aggiudicazione della gara, tra Stefano Boeri, famoso in tutto il mondo per il Bosco Verticale, e Pier Paolo Tamburelli, il “perno” della presunta turbativa, ci sarebbero stati dialoghi via WhatsApp e Telegram, strumento “di più difficile captazione”, ma su entrambe le chat il primo avrebbe cancellato “i propri messaggi”.

   Negli atti dell’inchiesta della Procura e della Gdf di Milano sull’ipotizzata turbativa d’asta e su presunti falsi per nascondere conflitti di interesse vengono messe in luce le strette relazioni, accademiche, professionali ed economiche, e i presunti accordi tra i due componenti di vertice della commissione e i progettisti della cordata scelta. Elementi che hanno portato l’aggiunta Tiziana Siciliano e i pm Paolo Filippini, Mauro Clerici e Giancarla Serafini a chiedere i domiciliari per Boeri, Zucchi e Tamburelli, che potranno respingere le accuse davanti al gip il 4 febbraio.

   Il Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf ha contato oltre mille messaggi in sei anni tra Tamburelli, socio dello studio Baukhu, uno dei tre della cordata vincitrice, e che avrebbe svolto un ruolo “occulto” per “influenzare” l’assegnazione del bando, e i due architetti e professori. Il 3 luglio 2022 Tamburelli scrive a Zucchi: “Fate un buon lavoro, leggete attentamente, non guardate solo le figure”. Come riportato in un’informativa, poi, sulla chat whatsApp del 5 luglio, quando viene presa dalla commissione presieduta da Boeri la decisione, resta traccia solo del “monologo” di Tamburelli, senza le risposte di Boeri. Il primo gli invia “due emoticon raffiguranti una faccina con dito sulle labbra indicante il silenzio e le mani giunte a mo’ di pregheria-ringraziamento”.

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   I due si sarebbero anche incontrati la sera precedente. E l’8 luglio, tre giorni prima della comunicazione pubblica dell’esito della gara, Tamburelli scrive a Boeri: “amico della realtà virtuale, è tutto come previsto nella realtà virtuale?”. Anche in questo caso manca la replica e quel messaggio, secondo la Gdf, va nel senso di una ricerca di “rassicurazioni” sull’effettiva aggiudicazione del concorso.

   L’analisi dei messaggi evidenzia come inizialmente Boeri avesse escluso “il progetto numero 29”, quello in cui erano dentro Lunati, Giancarlo Floridi e lo studio di Tamburelli. Poi, scrivono i pm, fu “reintegrato proprio in virtù del gradimento espresso da Zucchi” e vinse. Zucchi che, sempre a luglio, scrive: “Tanto qualsiasi risultato esce qualcuno avrà da dire ‘Boeri Zucchi e la cupola milanese’, e proprio per questo mi sono posto l’obiettivo della massima ‘purezza’”. Per i pm, però, sta solo manifestando “la preoccupazione”, lasciando traccia, “di difendere la verginità del proprio giudizio”. Cosa che viene definita una “excusatio non petita”.

   Nelle carte la Gdf segnala pure come salti “all’occhio” dalla “tabella dei punteggi” che “ogni membro della Commissione giudicatrice” abbia “attribuito esattamente gli stessi voti al progetto via via esaminato”. Su questo sono in corso ancora accertamenti. I pm danno conto pure di un documento sequestrato in Comune a Milano, datato 8 agosto 2022. In relazione ai “44 partecipanti, era “riportata la dizione ‘nulla da segnalare'”, ma i “rapporti dei commissari con i professionisti del team aggiudicatario sono indicati in misura di gran lunga maggiori rispetto a quelli con gli altri partecipanti”. Per i pm, quindi, era emerso “quantomeno il sospetto presso i funzionari del Comune della rilevanza dei rapporti”.

   Il gip, comunque, ha respinto, oltre a due richieste di interdittive, gli arresti immediati non riconoscendo il pericolo di inquinamento probatorio e dovrà valutare quello di reiterazione. Gli investigatori, nel frattempo, hanno perquisito Tamburelli e sequestrato telefoni e dispositivi.
   

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