XB-1, test riuscito: Boom Supersonic fa un passo decisivo verso il ritorno dei voli civili supersonici nel 2029

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XB-1 di Boom Supersonic supera Mach 1. Dal Mojave al futuro con Overture, erede del Concorde, per voli civili supersonici dal 2029. Tecnologia e partner italiani

La base di partenza era l’Air & Space Port nel deserto del Mojave, evoluzione di un aeroporto costruito nel 1935 e diventato poi la prima struttura che ha ottenuto la licenza per il lancio di navette spaziali riutilizzabili. Non un luogo casuale: in questo cielo nel 1947 Chuck Yeager diventò, pilotando il Bell X-1 (soprannominato Glamorous Glennis), il primo pilota a superare la barriera del suono. Il 28 febbraio 2025 un altro velivolo dal nome molto simile a quello di Yeager, XB-1, ha superato Mach 1, diventando il primo aereo di estrazione civile, dopo il Concorde, a farlo ed essendo anche il primo che va oltre la «sound barrier» nello spazio americano (il supersonico anglo-francese poteva tenere quel regime solo sull’Oceano Atlantico, nei suoi voli da Londra o da Parigi per New York e viceversa). Un altro primato sta nel fatto che il velivolo è il primo, a livello civile, ad essere prodotto da un solo costruttore, la Boom Supersonic, fondata nel 2014: il Concorde nasceva dalla cooperazione tra la francese Aerospatiale e la britannica BAC, non senza agganci con il mondo militare e con appoggi governativi. In questo caso, invece, stiamo parlando di un’azienda totalmente privata.

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L’aviazione ha insomma scritto una pagina nuova e importante, perché l’XB-1 è un dimostratore dal quale deriverà Overture, che dal 2029, se tutto andrà bene, offrirà il volo oltre Mach 1 a passeggeri paganti. «Il primo volo supersonico dell’XB-1 dimostra che è arrivata a maturazione la tecnologia giusta per riproporre al pubblico un certo modo di viaggiare» ha commentato Blake Scholl, fondatore e ora CEO di Boom Supersonic. Nelle sue parole anche una battuta che da un lato cela orgoglio ma che dall’altro è acida nei confronti del passato: «Questo è il grande risultato di un gruppo di ingegneri di talento che sono riusciti a fare la stessa cosa che a suo tempo richiedeva aiuti governativi e spese nell’ordine di miliardi di dollari».




















































https://www.youtube.com/watch?v=qisIViAHwI

Il Chuck Yeager del terzo millennio è stato un ex top gun, nonché pilota sperimentale, della US Navy che ha all’attivo oltre 200 appontaggi su portaerei: Tristan Brandenburg, che tutti chiamano con il curioso soprannome di “Geppetto” (l’aveva scritto bello in grande pure sotto il cupolino dell’abitacolo). Il primo volo dell’XB-1 era avvenuto nel marzo 2024, quindi ne erano seguiti altri 11, aumentando man mano la complessità per mettere alla frusta i sistemi e le soluzioni aerodinamiche. Una volta il velivolo s’era spinto fino a Mach 0.95, pronto a compiere l’ultimo balzo. È avvenuto alle 8.31 locali (le 17.31 in Italia): “Geppetto”, scortato da un Mirage F-1B e da un Northrop T-38, è salito a 35.290 piedi (poco meno di 11 mila metri) e ha accelerato fino a Mach 1.122, in quelle condizioni pari a 1207 chilometri all’ora. Il suo volo ha ripercorso il corridoio supersonico del Bell X-1 di Yeager e il Black Mountain Supersonic Corridor. Il commento del pilota: «Nella mia carriera ho avuto modo di fare esperienze tanto difficili quanto entusiasmanti, come mettere le ruote su una portaerei nel bel mezzo del Pacifico. Ma questa è stata una giornata indimenticabile e sono fiero di aver dato il mio contributo a un momento storico».

Da qui in poi si lavorerà sodo per arrivare a Overture nella «superfactory» di Boom Supersonic a Greensboro, in North Carolina. Il futuro aereo civile che volerà fino a Mach 1,7 trasportando da 64 a 80 passeggeri in oltre 600 rotte (dunque un raggio d’azione enormemente più ampio di quello del Concorde, entrato in servizio il 21 gennaio 1976 e dismesso nell’ottobre 2003), sfrutterà alcune soluzioni chiave del suo dimostratore tecnologico. Quali? La realtà aumentata, per evitare che il muso, lunghissimo, debba essere abbassato come sul Concorde per permettere la piena visibilità dall’abitacolo; l’aerodinamica ottimizzata grazie alla fluidodinamica computazionale; materiali compositi in fibra di carbonio, per garantire solidità ma anche leggerezza; prese supersoniche “intelligenti” che consentiranno di montare su Overture propulsori turbofan (e non turbogetto) in grado di abbattere il rumore e avere consumi più contenuti.

Al momento non è stata ancora resa nota una data del possibile roll out di Overture, che comunque ha già raccolto 130 tra ordini e pre-ordini da tre compagnie: American Airlines, United Airlines e Air Japan. Boom Supersonic nella sua crescita sta avendo un aiuto anche dall’Italia: tra le aziende partner c’è infatti “Pi Campus”, una società di venture capital con base a Roma che investe in startup tecnologiche in fase iniziale, con un’attenzione particolare sull’intelligenza artificiale. Marco Trombetti, amministratore delegato, ha una riflessione: «Mi sono reso conto che la mia passione per l’aviazione e per la risoluzione dei problemi linguistici mi consente di condividere qualcosa di potente, che rende il mondo un posto più piccolo, più connesso e migliore. Boom Supersonic, grazie anche al nostro contributo, sta rompendo una nuova barriera e non solo quella del suono».

29 gennaio 2025

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