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LAMEZIA TERME Voce ai comuni calabresi, uno spazio aperto dedicato agli amministratori spesso in trincea. Elia Pallaria, primo cittadino di Curinga, è ospite di “In 10 Minuti”: la rubrica di approfondimento in onda su L’altro Corriere Tv (Canale 75 dtt).
La riduzione dei trasferimenti statali
Nel corso degli ultimi anni sindaco si è assistiti progressivamente ad una riduzione dei trasferimenti statali, tagli che hanno messo in difficoltà molti enti calabresi. «La riduzione dei trasferimenti da parte dello Stato al comune è stata drastica, anche la finanziaria recentemente varata dal Governo va in questa direzione», sostiene il sindaco che aggiunge: «quando ci siamo insediati le finanze non erano floride, abbiamo rilevato un indebitamento elevato per debiti pregressi maturati, mancati pagamenti di forniture elettriche, canoni per la depurazione effettuata dalla piattaforma consortile, debiti fuori bilancio per circa 1 milione e 700 mila euro».
Il risanamento
Chiaro ed evidente come l’azione amministrativa sia stata quasi totalmente rivolta al risanamento dell’Ente. «Abbiamo da subito avviato una ricognizione analitica di tutte le partite debitorie, interloquito con i vari creditori e stipulato una serie di piani di rientro». «Un grande lavoro in questi 18 mesi», sottolinea Pallaria. Il Pnrr garantirà la necessaria boccata d’ossigeno? «Non incide sulla spesa corrente che è quella per le esigenze quotidiane del comune, delle scuole, della manutenzione delle strade, della rete idrica ma grazie al Pnrr, prevediamo la realizzazione di un nuovo asilo nido nella frazione di Acconia, quella più popolata». Ed ancora, abbiamo previsto «un contributo per la realizzazione di una mensa scolastica più altre istanze di finanziamento in corso». «Abbiamo deciso di investire per il potenziamento della rete di illuminazione pubblica – aggiunge il sindaco – perché il nostro comune si estende su 56 chilometri quadrati con 12 frazioni. Cerchiamo di implementare al massimo questo servizio, soprattutto nelle zone periferiche».
La siccità e la depurazione
La stagione estiva si è conclusa da qualche mese, ma gli strascichi si sentono ancora se si parla della gestione della risorsa idrica. «Quest’estate si è registrata una diminuzione delle forniture da parte di Sorical, limitata ma pur sempre presente. Il problema a Curinga è particolare, mi riferisco alle perdite sulle reti idriche perché questo comune è dotato di tre reti, di cui una nuova e le altre due obsolete. Stiamo attendendo una ricognizione della rete idrica commissionata dalla Regione, finanziata da un programma regionale, all’esito della quale avremo delle indicazioni utili sulle linee di intervento».
Un’altra criticità riguarda la balneabilità sul litorale tra Curinga e Lamezia. «Il problema riguarda la gestione della piattaforma depurativa, inoltre vi sono molti canali di scarico delle acque che provengono dal reticolo aziendale sparso sulla “Ex Sir”: l’area industriale più grande della Calabria». Quale la possibile soluzione? «Abbiamo presentato un progetto di bonifica dei canali e di monitoraggio dei canali di scolo ed è attualmente al vaglio degli attori istituzionali, dell’assessore Giovanni Calabrese e del dirigente all’ambiente».
Il Platano e le terme romane
A sud di Lamezia, nel comune di Curinga, è possibile ammirare “Il gigante buono”: un platano orientale di maestosa bellezza, tra i più antichi e imponenti d’Italia. «Abbiamo raggiunto il secondo posto nella classifica degli alberi monumentali. Il Platano ha bisogno di risorse, bisogna sistemare l’area, creare delle recinzioni, promuoverlo e soprattutto tutelarlo».
Per farlo, «abbiamo richiesto un contributo regionale che non è sostanzioso ma consentirà di creare un punto di ristoro e soprattutto aree di sosta». A proposito di attrattori culturali e turistici, a Curinga sorge un tesoro archeologico di inestimabile valore: le Terme Romane. «Abbiamo realizzato un concorso di idee in collaborazione con una società nazionale di architettura di Firenze alla quale hanno partecipato architetti di tutta Europa. C’è molto interesse sulle Terme perché rappresentano, nella fascia dell’Italia meridionale, un unicum. Cercheremo di valorizzarle nel migliore dei modi». (f.b.)
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