Fast fashion e sprechi energetici, questo anno M’illumino di Meno 2025 va di moda

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La XXI edizione di M’Illumino di Meno è dedicata allo spreco energetico nell’industria del fast fashion. Oltre al 16 febbraio la campagna durerà per un’intera settimana. 

Torna M’illumino di Meno, la Giornata Nazionale del Risparmio Energetico e degli Stili di Vita Sostenibili, ideata nel 2005 da Rai Radio2 con la trasmissione Caterpillar Radio2.

L’edizione 2025 è dedicata allo spreco energetico nell’industria del fast fashion.

Per la sua XXI edizione M’Illumino di Meno si allunga e dura una settimana, “perché un giorno solo non basta più per raccontare la partecipazione di migliaia di persone, scuole, città, aziende, associazioni e comunità”, si legge sul sito web dell’iniziativa.

Si parte domenica 16 febbraio 2025, giornata in cui in tutte le città italiane si spegneranno simbolicamente palazzi istituzionali, piazze, monumenti, municipi e case, per poi proseguire fino a venerdì 21 febbraio, raccontando le azioni per il risparmio energetico e la transizione ecologica messe in campo da tutta la comunità di M’illlumino di Meno.

Il percorso di M’illumino di Meno in Europa, con il coinvolgimento delle istituzioni europee e degli ascoltatori e delle ascoltatrici che vivono nei paesi dell’Unione, prevere una nuova impresa ciclistica che unirà Valencia, Spagna, alla Romagna, toccando il Festival di Sanremo che sarà in corso proprio in quei giorni.

Come aderire alla XXI edizione di M’Illumino di Meno.

L’impatto ambientale del fast fashion

Il fast fashion è la moda ultraveloce che negli ultimi decenni ha rivoluzionato il modo in cui ci vestiamo. Capi a prezzi stracciati, collezioni che si rinnovano a una velocità impressionante e un modello di business basato sull’acquisto compulsivo.

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Ma è ora di cambiare le nostre abitudini in favore di capi d’abbigliamento più durevoli.

L’industria della moda è considerata tra le più impattanti al mondo. Gli acquisti di prodotti tessili nell’UE nel 2020 hanno generato circa 270 kg di emissioni di CO2 per persona. Questo significa che i prodotti tessili consumati nell’UE hanno generato emissioni di gas serra pari a 121 milioni di tonnellate. Inoltre, negli ultimi 20 anni, il tempo di utilizzo degli abiti è diminuito del 36%, con una media di sette/otto utilizzi per ciascun capo (dati Agenzia europea dell’ambiente).

Come alternative sostenibili al fast fashion, per contrastare lo spreco, sono già tantissime le realtà che promuovono il riuso e la valorizzazione degli abiti. M’illumino di Meno quest’anno vuole dare spazio e voce a quelle startup e aziende che stanno sviluppando progetti in questo senso.

Si stanno diffondendo sempre di più anche in Italia gli swap party. Il termine è di derivazione anglosassone: “swap” significa scambio e “party” festa, ovvero una festa del baratto, un mercatino per scambiarsi dall’abbigliamento agli accessori, che può essere organizzato tra amici e conoscenti, o si può partecipare ad eventi aperti a più persone.

C’è poi anche il second hand  che per gli italiani non è più una seconda scelta: il 67% di chi acquista, infatti, comincia la sua ricerca proprio dall’usato. Superate, dunque, diffidenze e pregiudizi verso un cambio di percezione della second hand che diventa una scelta smart di cui andare fieri e da rivendicare con orgoglio.

M’Illumino di Meno invita ad aderire all’iniziativa anche con un gesto simbolico, proponendo agli ascoltatori di indossare per la giornata un capo di abbigliamento (meglio se un cappotto) con una storia familiare e affettiva da condividere con Rai Radio2.

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Che cos’è M’illumino di Meno

M’illumino di Meno è la campagna radiofonica di sensibilizzazione sul risparmio energetico e sugli stili di vita sostenibili ideata nel 2005 dal programma Caterpillar di Rai Radio2. M’illumino di Meno
nacque il 16 febbraio 2005, giorno dell’entrata in vigore del Protocollo di Kyoto, quando Caterpillar chiese agli ascoltatori di spegnere simbolicamente le luci e riflettere insieme sull’uso dell’energia.

Nel corso di vent’anni, M’illumino di Meno si è trasformata in una campagna a tutto tondo sviluppata da Rai Radio2 intorno alla data del 16 febbraio sulla base di tre pilastri:

• educazione ambientale – promuovere la consapevolezza ambientale attraverso la trattazione
delle notizie sulla crisi climatica e il racconto di storie positive legate alla transizione energetica;
• comunità – dare spazio e risalto alle esperienze degli ascoltatori che hanno adottato buone
pratiche ambientali e desiderano condividerle;
• partecipazione – incentivare l’attivismo in prima persona degli ascoltatori invitandoli ad aderire a M’illumino di Meno, cioè a realizzare iniziative dedicate al risparmio energetico e alla sostenibilità nella giornata del 16 febbraio.

Il successo della campagna su tutto il territorio nazionale ha portato al riconoscimento istituzionale del 16 febbraio quale “Giornata Nazionale del Risparmio Energetico e degli Stili di Vita Sostenibili” (Legge n. 34/2022).

 

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