Effettua la tua ricerca
More results...
Mutuo 100% per acquisto in asta
assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta
Il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI) Antonio Tajani ha inaugurato martedì 28 gennaio a Villa Madama, a Roma, le “Giornate della moda italiana nel mondo”, innovativo formato di promozione integrata tra pubblico e privato, tra istituzione e Made in Italy. Nell’ambito della presentazione è stato firmato un protocollo d’intesa proprio con il MAECI allo scopo di favorire l’internazionalizzazione delle imprese italiane, la tutela del Made in Italy e la lotta alla contraffazione.
Firmatarie del protocollo sono 11 associazioni di categoria: ANFAO (Associazione Nazionale Fabbricanti Articoli Ottici), Altagamma, Camera Nazionale della Moda Italiana, Confartigianato Moda, CNA Federmoda, CNA Orafi, Confindustria Accessori Moda, Confindustria Federorafi, Confindustria Moda – Federazione Tessile Moda e Uniontessile Confapi.
L’Italia, nelle parole pronunciate da Tajani durante la serata, riportate dalle maggiori agenzie di stampa nazionali, è il principale produttore mondiale di moda e il secondo esportatore mondiale del settore (considerando tutti insieme tessile-abbigliamento, pelletteria, occhialeria, gioielleria e bigiotteria, ecc…), con una quota di mercato globale del 6,9%, dietro solo alla Cina, che primeggia nettamente con il 30,5%.
Si tratta di un comparto strategico, ha aggiunto Tajani, che nel nostro Paese è al secondo posto per produttività, esportazione e giro di affari con circa 600.000 addetti per oltre 60.000 aziende di tutte le dimensioni e un fatturato complessivo di 102,1 miliardi di euro. Tajani ha inoltre voluto ricordare che l’industria della moda costituisce il 13% del totale dell’export italiano e che l’impegno a valorizzare il saper fare del settore moda nostrano s’inserisce nel progetto del Governo di far arrivare a 700 miliardi di euro l’export italiano entro la fine di questa legislatura, un dato che oggi si attesta a 626 miliardi.
“L’impulso che ha voluto dare il Ministro Tajani, attraverso il protocollo che la Camera Nazionale della Moda Italiana ha firmato a Roma con undici associazioni di categoria, intende generare un network virtuoso internazionale grazie alla rete diplomatica italiana”, ha detto per l’occasione il Presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana, Carlo Capasa, “e gli eventi che verranno realizzati in collaborazione con l’organizzazione mondiale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, andranno a beneficio dell’intero comparto – non ultima la lotta alla contraffazione internazionale – coadiuvati anche dalla Guardia di Finanza, corpo da sempre impegnato nella tutela del Made in Italy”.
Il protocollo prevede infatti un sostegno costante del MAECI al secondo comparto produttivo del nostro Paese attraverso la mobilitazione di Ambasciate, Rappresentanze Permanenti, Consolati ed Istituti Italiani di Cultura.
Tornando alle “Giornate della Moda italiana nel mondo”, che il MAECI intende promuovere a partire dal 2025, si tratterà di una rassegna tematica dedicata al comparto della moda, della gioielleria e dell’occhialeria. Con un format flessibile, la rassegna punta a promuovere una visibilità diffusa e continuativa del Made in Italy in alcuni mercati internazionali di riferimento. I primi Paesi che ospiteranno la manifestazione saranno Arabia Saudita, Brasile, Canada, Emirati Arabi Uniti, Giappone, India e USA grazie al sostegno della rete diplomatico-consolare, degli Istituti Italiani di Cultura e degli Uffici ICE-Agenzia. Sono inoltre stati individuati i Paesi prioritari per le iniziative sul tema del contrasto alla contraffazione: USA, Brasile, Cina e Turchia. Questo approccio garantirà un’azione promozionale coordinata, capace di adattarsi alle peculiarità di ogni mercato.
Per questa ragione, nell’ambito delle Giornate della moda italiana nel mondo, si è tenuto il primo “Tavolo Moda per l’internazionalizzazione”, che permetterà al MAECI e alle principali Associazioni di categoria, di avviare uno stretto coordinamento tecnico in un’ottica di “Sistema Paese”.
Spiega Sergio Tamborini, Presidente di Confindustria Moda: “È per noi motivo di orgoglio contribuire alla realizzazione di un’iniziativa strategica per il sistema manifatturiero e creativo come Giornate della Moda Italiana nel Mondo. Oggi più che mai è necessario che l’industria della moda guardi oltre i propri confini per innovare e dare impulso alle produzioni di eccellenza, nel segno della sostenibilità e delle nuove tecnologie. Un’attività resa ancora più incisiva da questo progetto istituzionale che coinvolge le maggiori associazioni del settore e sarà in grado di promuovere i marchi e le aziende della filiera italiana rappresentate da Confindustria Moda verso nuove audience internazionali”.
Anche Altagamma ha manifestato la propria soddisfazione a nome delle 119 imprese leader che la compongono nei settori moda, gioielleria, design, alimentare, ospitalità, motori e nautica, e darà il proprio contributo collaborando con istituzioni e associazioni nel promuovere il Made in Italy d’eccellenza nei mercati chiave ed emergenti. “L’internazionalizzazione è uno dei pilastri strategici di Altagamma: l’export rappresenta in media il 60% del fatturato delle nostre imprese e molte sono stabilmente presenti nei Paesi chiave. Questo Protocollo con il MAECI potenzia il ruolo del Made in Italy d’eccellenza – che vale 144 miliardi di euro e il 7,4% del PIL italiano – nei principali mercati globali, promuovendone i valori unici di creatività, innovazione e qualità manifatturiera. L’80% delle creazioni di alta gamma a livello mondiale è realizzato in Italia ed è fondamentale proteggere questo vantaggio competitivo anche con operazioni di sistema significative come questa”, ha dichiarato Matteo Lunelli, Presidente di Altagamma.
Giovanna Ceolini, Presidente di Confindustria Accessori Moda, ha sottolineato come “l’acquisto di merce falsa coinvolge circa un quarto delle famiglie italiane, con l’abbigliamento, gli accessori e le calzature tra i prodotti più contraffatti. La contraffazione danneggia l’economia, le imprese del Made in Italy e alimenta il mercato parallelo basato sullo sfruttamento del lavoro e l’elusione fiscale. È essenziale promuovere una cultura dell’autenticità, specialmente tra i giovani: le scuole, il dialogo sull’ambiente e il web sono strumenti chiave per sensibilizzare, mentre le associazioni di categoria devono spiegare l’importanza della proprietà intellettuale e dell’innovazione per contrastare la contraffazione”.
“Oggi è un buon giorno per la moda italiana”, conclude il Presidente Capasa, “perché storicamente l’export della produzione dei nostri brand è al centro del business e dunque l’appoggio di MAECI nel mondo è già di per sé network positivo e determinante spinta verso il rilancio”.
Nel corso dell’evento si sono svolti anche un incontro tecnico – il “Tavolo Moda per l’internazionalizzazione” con le associazioni di categoria e i rappresentanti del Sistema Italia (MAECI, MIMIT e Guardia di Finanza, ICE, CDP, SACE e SIMEST) per confrontarsi sulle strategie e priorità di internazionalizzazione del settore – e una tavola rotonda con tutti i presidenti delle associazioni, alla presenza del Ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani, condotta dalla giornalista Sennait Ghebreab su innovazione, formazione, sostenibilità e Made in Italy.
Copyright © 2025 FashionNetwork.com Tutti i diritti riservati.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link