Il 29 gennaio 2025, i capi di Stato della Comunità dell’Africa Orientale (EAC) si sono riuniti virtualmente per il 24° vertice straordinario, discutendo il deterioramento della sicurezza nella Repubblica Democratica del Congo (RDC), in particolare dopo la recente cattura di Goma da parte dei ribelli dell’M23. Il vertice, presieduto dal presidente del Kenya William Ruto, ha visto l’assenza del presidente congolese Félix Tshisekedi, che non ha partecipato ai colloqui.
East African Community (EAC) heads of state have urged the Democratic Republic of the Congo (DRC) government to engage directly with M23 rebels and other armed groups in a bid to resolve the escalating crisis in the country’s east.
The regional leaders convened virtually on… pic.twitter.com/z21jgA4WEj
— IGIHE (@IGIHE) January 29, 2025
Un elemento chiave della crisi è stato il coinvolgimento di mercenari romeni a fianco della coalizione composta dall’esercito congolese (FARDC), dai gruppi armati SAMIDRC, FDLR e Wazalendo. Dopo la sconfitta subita a Goma, 248 mercenari europei hanno deposto le armi e sono stati presi in custodia dalla missione ONU (MONUSCO), che li ha successivamente trasferiti in Rwanda. Da lì, saranno rimpatriati in Romania. L’uso di mercenari da parte di Kinshasa è stato fortemente criticato dal Rwanda, che ha denunciato la violazione delle norme internazionali.
Romanian Mercenaries who fought alongside a coalition comprising FARDC, SAMIDRC, FDLR, and Wazalendo will be evacuated from MONUSCO headquarters in Goma to Rubavu, before continuing to Kigali and flying back to Romania.#Goma #M23 pic.twitter.com/zwa1UFcCrW
— RadioTv10 Rwanda (@Radiotv10rwanda) January 29, 2025
Il conflitto tra il governo congolese e i ribelli dell’M23 ha riacceso le tensioni tra RDC e Ruanda. Kinshasa accusa Kigali di sostenere l’M23 e di avere truppe sul territorio congolese, mentre il ministro degli Esteri rwandese Olivier Nduhungirehe ha negato qualsiasi coinvolgimento diretto dell’esercito rwandese. Dal canto suo, lo stesso presidente Paul Kagame ha preso la parola con un lungo tweet in cui ha rettificato alcune affermazioni del governo del Sudafrica, sottolineando che la Forza di difesa del Rwanda è un esercito regolare e non una milizia, e, inoltre, criticando il ruolo della missione SAMIDRC, definendola una forza belligerante che opera a fianco di gruppi armati come le FDLR, minacciando la sicurezza del Ruanda stesso.
I held two conversations this week with President Ramaphosa on the situation in Eastern DRC, including earlier today. What has been said about these conversations in the media by South African officials and President Ramaphosa himself contains a lot of distortion, deliberate… https://t.co/i78aqtVjpr
— Paul Kagame (@PaulKagame) January 29, 2025
L’ONU ha lanciato l’allarme sulla situazione umanitaria nel Nord e Sud Kivu, dove l’accesso agli aiuti è severamente limitato. L’aeroporto di Goma è chiuso dal 26 gennaio e molte strade principali, inclusa la RN2, sono bloccate. A Minova, nel Sud-Kivu, le operazioni umanitarie sono sospese dal 18 gennaio, con negoziati in corso per aprire un corridoio umanitario.
La crisi ha avuto ripercussioni anche nella capitale Kinshasa, dove il 28 gennaio manifestanti hanno attaccato diverse ambasciate, tra cui quelle di Belgio, Francia, Kenya, Sudafrica, Stati Uniti e Uganda, in segno di protesta contro l’inerzia della comunità internazionale.
Secondo alcune analisi, la presa di Goma da parte dell’M23 rappresenta un punto di svolta, dimostrando il fallimento delle strategie militari di Kinshasa, comprese quelle basate sul sostegno di mercenari stranieri e delle truppe della MONUSCO. I ribelli dell’M23 si dichiarano pronti a negoziare, mentre la comunità internazionale continua a esortare il governo congolese a cercare una soluzione politica piuttosto che militare.
L’evoluzione della situazione nella RDC orientale rimane incerta, con il rischio che la crisi umanitaria e le tensioni geopolitiche aggravino ulteriormente il conflitto.
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Per approfondire, questi sono i nostri articoli degli ultimi giorni sul deterioramento della situazione nell’est congolese:
14 gennaio 2025, Giovanni Gugg: “Rwanda e RDCongo, un difficile rapporto tra conflitti locali e tensioni geopolitiche”
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24 gennaio 2025, Miphy Buata: “Grandi Laghi, a Roma un incontro di cooperazione per la pace”
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24 gennaio 2025, Giovanni Gugg: “RDCongo, l’M23 conquista Bweremena e Minova: crisi umanitaria e rischio di guerra urbana”
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25 gennaio 2025, Giovanni Gugg: “RDCongo, il governatore ucciso dai ribelli: Stati Uniti, Francia e Regno Unito chiedono ai cittadini di lasciare Goma”
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27 gennaio 2025, Giovanni Gugg: “RDCongo, la caduta di Goma e l’evacuazione internazionale: cronaca di una notte di paura”
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27 gennaio 2025, Prince Amani Musemakweli: “RDCongo, guerra nell’est: situazione umanitaria critica a Goma e Bukavu”
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28 gennaio 2025, Djalengo Tcheda Dieudonné: “RDCongo, l’impatto degli scontri armati sull’assistenza sanitaria”
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28 gennaio 2025, Giovanni Gugg: “RDCongo, il primo giorno di Goma sotto controllo dell’M23: una città sospesa sul filo della guerra”
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29 gennaio 2025, Giovanni Gugg: “RDCongo, proteste e violenze a Kinshasa: attacchi contro ambasciate straniere e crisi umanitaria nell’Est”
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