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31 Gennaio 2025
13:55
L’ex premier Romano Prodi ha attaccato il governo Meloni per i centri per migranti in Albania: “Lo stesso campo non si poteva fare in Calabria, così tra l’altro si dava lavoro a delle persone in zone che ne avevano bisogno? Perché in Albania?”. Il centrodestra insorge.
Romano Prodi nella bufera, per la sua dichiarazione critica riguardo ai centri in Albania, pronunciata durante la trasmissione ‘Di Bella sul 28′, su Tv2000. Cosa ha detto esattamente l’ex premier sui Centri di permanenza temporanea voluti dal governo Meloni?
“Lo stesso campo, se lo volevano fare, non si poteva fare in Calabria, così tra l’altro si dava lavoro a delle persone in zone che ne avevano bisogno? Perché in Albania? Non ha alcun senso: si spende di più, ci sono traffici internazionali, si fanno costruzioni che poi rimarranno in Albania, ci sono costi di trasferta. Puramente per dire ‘abbiamo mandato gli immigrati all’estero’, che non c’era nessun bisogno”, ha detto Prodi rispondendo alla domanda di Antonio Di Bella.
Secondo Prodi il governo Meloni vuole insistere – mentre scriviamo sono in corso le udienze per la convalida del trattenimento dei migranti trasportati martedì scorso in Albania – perché è una questione di “propaganda”.
“Tra l’altro – ha detto ancora Prodi – altri Paesi hanno tentato, hanno avuto poi la stessa idea, ma poi si sono pentiti, hanno capito che la cosa non ha un gran senso. Cioè la politica per l’immigrazione deve essere una politica seria, severa, anche selettiva, ma seria e non con questi giochi che riguardano soltanto la propaganda”.
Ma il centrodestra insorge e attacca l’ex presidente del Consiglio e fondatore de L’Ulivo. “Il redivivo leader Pd Romano Prodi, con le sue ultime battute sulla Calabria, dimostra ancora una volta l’ipocrisia sua e della sinistra. Chieda subito scusa alla Calabria e ai calabresi”, ha commentato, tra gli altri, la senatrice della Lega, Tilde Minasi.
“Le sue parole – ha affermato la parlamentare – denotano chiaramente quale sia davvero il concetto di accoglienza e cosa siano i migranti per Romano Prodi e i suoi compagni della sinistra. Nel dire che il campo profughi fatto in Calabria sarebbe stata anche una buona opportunità per dare lavoro sul territorio, Prodi conferma quello che le numerose inchieste della magistratura hanno dimostrato fino ad ora, ovvero il fatto che proprio quella sinistra vede nell’immigrazione irregolare una fonte di reddito e la sfrutta per lucrare, esattamente com’è successo con le tante cooperative che sulle spalle proprio di questi poveri sfortunati si sono arricchite senza alcuno scrupolo e vergogna”.
“La Calabria – ha detto ancora Minasi – è terra di accoglienza”, ma noi “vogliamo accogliere migranti, non clandestini senza controllo, per poter davvero dare un futuro migliore a chi ha bisogno e non per arricchirci, appunto, come sono invece abituati a fare loro. L’ironia o il sarcasmo che il professore ha usato, pensando forse di essere persona di spirito, ha solo offeso la Calabria”.
“Negli ultimi giorni pensavamo che la sinistra ci avesse già fatto vedere il peggio di sé. Le ultime dichiarazioni di Romano Prodi, l’unico presidente del Consiglio della storia italiana ad essere stato sfiduciato due volte dalle sue maggioranze, ci ricordano invece quanto sia sbagliato porre limiti alla loro nefasta fantasia”, ha commentato l’onorevole Luca Sbardella, deputato di Fratelli d’Italia. “Probabilmente geloso della centralità mediatica del suo ex sottosegretario Li Gotti, l’ex presidente dell’iri ha detto che sarebbe stato meglio costruire in Calabria i campi realizzati in Albania e creare così posti di lavoro. Conclamata incapacità di capire i fatti, latente razzismo verso una terra meravigliosa come la Calabria o l’ennesima conferma che la rappresentatività della sinistra è un lontano ricordo. Noi andremo avanti con le politiche di contenimento dell’immigrazione clandestina messe a punto dal Presidente Meloni e da Fratelli d’Italia, apprezzate e studiate da tanti paesi europei all’insaputa di Prodi e della sinistra italiana”.
“Il professore Romano Prodi confonde la Calabria con un lapsus di cui dovrebbe scusarsi”, si legge in una nota del vicecapogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera Alfredo Antoniozzi. “Prodi – ha aggiunto – ha detto che piuttosto che investire in Albania per il contrasto ai migranti si poteva fare un Cpt in Calabria. Intanto, ha dimostrato di non avere compreso lo spirito dell’operazione in Albania, poi ha utilizzato la Calabria in modo improprio. La Calabria è la regione che esprime grandi avvocati, grandi medici, grandi uomini di cultura. Tanto per fare un esempio, è calabrese Giuseppe Nicolò, il curatore del nuovo Dsm, è calabrese di origine il presidente della FIFA, Infantino, è calabrese, come Prodi sa, Marco Minniti”.
“Mi pare che Prodi abbia sbagliato colpo probabilmente perché confuso da qualche calabrese vicino a lui protagonista di un’assurda denuncia contro il governo proprio in questi giorni…”.
“La Calabria è già un campo profughi, nel senso di terra d’accoglienza per i bambini che sbarcano e, benché sprovvista di strutture, si dimostra più che all’altezza della situazione, nonostante una legge, quella per i minori stranieri non accompagnati (Msna), cosiddetta ‘legge Zampa’, dall’onorevole prodiana Sandra Zampa, approssimativa e inidonea”, ha detto il Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria, Antonio Marziale.
“La Calabria è la regione che più ha individuato e formato tutori per Msna (minore straniero non accompagnato ndr) – evidenzia Marziale – più di mille unità, già nel mio primo mandato da Garante, e sta continuando a lavorare con una Consulta dedicata che coinvolge le Università e tante associazioni. Ma i tutori non hanno emolumenti, e addirittura non fruiscono del permesso in orario di lavoro. Eppure, Prodi avrebbe dovuto e potuto fare molto di più per strutturare le politiche d’accoglienza. Era al vertice dell’Ue”.
“La boutade dell’ex premier denota un pensiero scaricabarile e disinformato – ha detto ancora il Garante – che merita una risposta anche in tema di lavoro. Vede, professor Prodi, molte famiglie, con tanti bambini, stentano ad arrivare a fine mese e dunque tanti minorenni coinvolti sono relegati entro i parametri della povertà educativa, grazie soprattutto alle ricadute della memorabile, si fa per dire, gestione del passaggio dalla lira italiana all’Euro e lei dovrebbe ricordare qualcosa in proposito”.
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