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Scontro aereo-elicottero, strage nei cieli di Washington – Notizie

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Un minuto di silenzio in sala stampa, le condoglianze di un “Paese in lutto in questo momento di angoscia”, i ringraziamenti ai soccorritori.

Donald Trump è entrato nella sala stampa della Casa Bianca e ha assunto i panni del ‘consoler in chief’ dopo l’incidente aereo nei cieli di Washington nel quale ha certificato che “non ci sono sopravvissuti”.

Tutte morte quindi le 64 persone (60 passeggeri e 4 membri dell’equipaggio) del jet Bombardier della American Airlines proveniente dal Kansas e i tre soldati a bordo dell’elicottero militare Black Hawk, i due velivoli che mercoledì sera si sono scontrati schiantandosi nel fiume Potomac mentre il primo atterrava al Ronald Reagan, l’aeroporto più piccolo e vicino della capitale, e il secondo era in volo di addestramento. L’aereo si è frantumato in tre pezzi e i resti si sono sparsi per circa 5 km, anche a causa del vento in una notte tersa: finora sono stati recuperati una trentina di corpi.

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    Ma in pochi minuti il presidente ha mostrato tutta la sua voglia di diventare protagonista della vicenda e di usare una tragedia nazionale per attaccare gli avversari promuovendo la sua agenda politica. Come aveva fatto del resto con il recente attacco terroristico a New Orleans, puntando il dito contro l’immigrazione illegale benché l’autore fosse un cittadino americano nato in Texas. Il commander in chief ha scaricato la colpa dell’incidente sui suoi predecessori, Barack Obama e Joe Biden, accusandoli di aver abbassato gli standard di sicurezza nel settore aereo che lui invece ha elevato “a livelli straordinari”. E soprattutto di aver promosso programmi per la diversità, l’equità e l’inclusione (Dei) che hanno portato all’assunzione di controllori di volo a suo dire incompetenti.

 

 

   

Nessuna prova, solo questione di “buon senso”, ha spiegato annunciando solo ora la nomina di Chris Rocheleau alla guida della Federal Aviation Administration. Con le sue politiche, invece, “solo le più alte intelligenze e le persone psicologicamente superiori possono qualificarsi per diventare controllori di volo”.
    Commenti che rilanciano certa narrativa di destra online e che hanno fatto indignare i dem. “Una cosa è che gli utenti di internet vomitino teorie cospirative, un’altra è che il presidente degli Stati Uniti lanci inutili speculazioni mentre i corpi vengono ancora recuperati e le famiglie vengono informate.

    Ti fa proprio venire il voltastomaco”, è sbottato il leader dem al Senato Chuck Schumer. “Un attacco spregevole”, l’ha definito l’ex ministro dei Trasporti Pete Buttigieg, anche lui preso di mira dal tycoon benché sotto la presidenza Biden non ci sia stato alcun incidente mortale tra gli aerei commerciali.
    Ma Trump si è spinto oltre indossando i panni del top gun e dell’investigatore anche se l’inchiesta sta muovendo i primi passi. Dopo aver ascoltato l’audio delle comunicazioni della torre di controllo, ha dedotto che l’aereo “stava facendo tutto giusto” e che “per qualche ragione” l’elicottero “ovviamente era nel posto sbagliato nel momento sbagliato”. A suo avviso c’è stato “un problema di pilotaggio dell’elicottero, che aveva la capacità di fermarsi, salire o scendere, o virare: la virata che ha fatto non era quella corretta, naturalmente”. Ma il presidente ha sentenziato anche che “gli avvertimenti (dalla torre di controllo, ndr) sono stati dati tardi, secondi dopo la collisione”, incolpando quindi i controllori di volo. “Perché la torre di controllo non ha detto all’elicottero cosa fare invece di chiedergli se vedeva l’aereo?”, aveva già chiesto su Truth, sostenendo che l’incidente “avrebbe dovuto essere evitato”.
    Trump ha anche rivelato che a bordo c’erano passeggeri di altre nazionalità, oltre ad americani e russi, per i quali sono già stati avviati contatti con Mosca per il rimpatrio. La Farnesina ha però escluso cittadini italiani. Tra le vittime 14 atleti dell’Us figure skating con allenatori e familiari e gli ex campioni mondiali russi (nel 1994) di pattinaggio artistico Evgenia Shishkova e Vadim Naumov, coppia anche nella vita.
    Accanto al presidente anche il suo vice JD Vance, il capo del Pentagono Pete Hegseth e il segretario ai Trasporti Sean Duffy.
    “Andremo sino in fondo. Sono stati fatti degli errori”, ha detto Hegseth dopo aver parlato di un equipaggio “abbastanza esperto che stava svolgendo una prova notturna annuale obbligatoria”.
    “Non accetteremo scuse”, gli ha fatto eco Duffy.
    Il cielo di Washington resta la zona aerea più congestionata del Paese, con aerei ed elicotteri, civili e militari, che sorvolano a tutte le ore del giorno una delle zone più sorvegliate al mondo: con la Casa Bianca, il Campidoglio e il Pentagono nello spazio di pochi chilometri. 
   

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