Mai come oggi, giorno in cui la Corte dei Diritti Umani di Europa condanna formalmente lo Stato Italiano ma in particolare direi la Regione Campania (facente ancora parte dello Stato Italiano) per gli eccessivi ritardi e mancata tutela della salute pubblica dei cittadini residenti in Terra dei Fuochi, mi sento oggettivamente travolto da quello tsunami, autentico tritacarne che è oggi diventata l’informazione quando esiste un argomento di carattere universale e di rilevanza nazionale ed internazionale come questo.
Davanti a me, all’improvviso, scorrono migliaia di volti, migliaia di persone uccise dall’ignavia del malgoverno locale e colleghi con i quali ho condiviso anni di lotta e di battaglie tutte a danno della nostra salute (cito Maurizio Montella e Gerardo Ciannella) pur di salvare qualcuno da questo disastro ambientale, che era e resta il più grande di Italia perché il più negato.
In questo post il mio primo e principale dovere è ringraziare questa testata, il Fatto Quotidiano, che mi ha lasciato dal 2014 uno spazio libero sul blog nel quale continuare a non tacere e a fare corretta informazione e formazione sul fenomeno Terra dei Fuochi che non è una specificità campana: in Italia sono 6 i milioni di cittadini censiti da ISS che risiedono in zone inquinate da industria (progetto Sentieri), di questi il 30%, ossia 1.8 milioni di cittadini, si trovano in Campania.
Provo dolore a vedere come media locali in Campania parlerebbero soltanto di camorra, quando la camorra ha svolto soltanto il servizio che gli veniva richiesto dalla politica locale e da imprenditori locali. Provo dolore a dovere prendere atto, come, senza il Fatto Quotidiano, ancora si parlerebbe dello scorretto smaltimento dei soli rifiuti urbani e non sempre e prioritariamente dei rifiuti industriali e speciali prodotti in Campania in regime di evasione fiscale.
Provo dolore a dovere prendere atto che, sui media locali, medici come me, che a proprie spese hanno dato giustizia ai pastori Cannavacciuolo e al vigile Michele Liguori, in una autentica “damnatio memoriae” del terzo millennio a tutela e salvataggio della politica locale oggi condannata dalla sentenza Ue, non devono neanche essere nominati rispetto agli eroi non pericolosi come il mio migliore allievo Padre Maurizio Patriciello o le mamme delle cartoline che oggi hanno avuto giustizia soltanto grazie al nostro indomito coraggio nel denunciare e dimostrare che avevano ragione, laddove per decenni e con facilità, senza di noi, gli hanno sempre detto che erano semplicemente “sfortunate”, non inquinate.
Provo dolore perché tutta la Giustizia, tutti i dati epidemiologici e tossicologici, devono essere prodotti e resi noti soltanto da istituzioni nazionali e internazionali, mai, ed ormai da oltre 30 anni, regionali e campane.
Specialmente in questi ultimi dieci anni di governo nel vicereame deluchiamo, abbiamo dovuto prendere atto che è stato proibito persino di nominare Terra dei Fuochi, considerata una fake news perché le uniche analisi, fatte in tempi rapidi, hanno dimostrato che le nostre pummarole stanno tutte bene e il nostro impegno di denuncia metteva a rischio la loro “buona salute”. Da tempo abbiamo dovuto coniare lo slogan, oggi confermato dalla sentenza Ue, che in Campania, almeno negli ultimi dieci “era meglio essere una pummarola San Marzano: sarai tutelato meglio che come cittadino campano!”.
Oggi questo lo sentenzia la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, e non delle pummarole!
Grazie a questo blog che, solo, consente a un Cavaliere al merito d’onore per la lotta alle ecomafie (2017), Premio livatino 2017, Premio San Giuseppe Moscati 2024, di avere mantenuto con dignità disciplina ed onore il proprio dovere professionale nel tentare di tutelare i milioni di cittadini campani residenti in Terra dei Fuochi. Persino la mia malattia è stata usata per tentare di screditarmi e zittirmi: non ci sono riusciti ma mi hanno massacrato la salute.
Devo ringraziare solo il Fatto Quotidiano se oggi posso essere felice pure io di questa sentenza che ci rende giustizia ma ci fa piangere per le decine di migliaia di morti che avremmo potuto evitare e che non abbiamo evitato. Solo la Provvidenza e questo blog mi permettono ancora di parlare liberamente e di continuare a fare il mio dovere: “Maledetti bastardi, sono ancora vivo” (Saviano, finale di Gomorra).
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link