“Timmermans gate simile a Qatargate”. Parla l’on Procaccini

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Cessione crediti fiscali

procedure celeri

 


“La sensazione è che il Green Deal possa celare un’enorme speculazione economica. I meccanismi del Timmermansgate sembrano simili a quelli del Quatargate”. L’intervista a Nicola Procaccini, co-presidente del gruppo ECR al Parlamento Europeo e responsabile del dipartimento Ambiente ed energia di Fratelli d’Italia

Il “sistema Timmermans” è ancora oscuro, ma “sicuramente è inopportuno”. Il Qatargate, il caso della farina di vermi e l’ultimo scandalo sembrano suggerire che le politiche europee sono spesso soggette ad attacchi da parte di grandi speculatori. “La sensazione è che, oltre ad un eccesso di furore ideologico, il Green Deal possa celare anche una speculazione economica di enorme portata. Non dimentichiamo che l’Ue è uscita da poco dallo scandalo del Qatargate, che aveva più o meno meccanismi simili al Timmermans gate. Ai tempi feci un’interrogazione sulla questione del cibo sostenibile”, spiega l’Eurodeputato Nicola Procaccini, co-presidente del gruppo ECR al Parlamento Europeo e responsabile del dipartimento Ambiente ed energia di Fratelli d’Italia. L’intervista.

TIMMERMANS GATE, “FRUTTO AVVELENATO DEL GREEN DEAL”

Il Timmermans gate è “solo uno dei frutti dell’albero avvelenato del Green Deal, che creeranno il panico quando arriveranno a maturazione, rischiando di danneggiare diversi comparti dell’industria europea e nazionale”, dice Procaccini. Parliamo di una vicenda dai contorni ancora oscuri, ma che lo stesso Commissario al Bilancio Pietr Serafin “ha ammesso che si tratta di qualcosa di non sappiamo quanto illegale, ma di sicuro inopportuno”, sottolinea l’eurodeputato. Un sistema che, stando alle (poche) informazioni attuali sembrerebbe simile al Qatargate.

Microcredito

per le aziende

 

“Siamo nel mezzo di una tempesta perfetta. Nel corso dei prossimi mesi e anni i frutti avvelenati del Green Deal andranno a maturazione, in concomitanza con le scadenze previste da ogni norma e regolamento europei. Ogni volta che i frutti arriveranno a maturazione scoppierà il panico”, spiega l’eurodeputato.

TIMMERMANS GATE: SOSTANZA O SOLO FUMO?

“Al momento la situazione non è ancora chiara – spiega l’on. Procaccini -. Per questa ragione, abbiamo annunciato in seduta plenaria a Strasburgo che chiederemo l’istituzione di una Commissione d’inchiesta per cercare di capire meglio di cosa si tratta. Ad oggi, quello che sappiamo è quanto pubblicato sul principale quotidiano olandese. Ma anche le parole del Commissario al Bilancio sono significative. Infatti, Serafin si è già espresso sulle informazioni che sono disponibili ad oggi e ha ammesso che non sappiamo se si tratta di qualcosa di illegale ma di sicuro inopportuno”.

HOLMEIER: ESISTONO LINEE GUIDA PER LA MANIPOLAZIONE DEI CONTRATTI UE

Lo scorso 23 gennaio l’onorevole Holmeier, in seduta plenaria, ha accennato all’esistenza di “linee guida per la manipolazione di procedure nei contratti della Commissione Europea”. Un’accusa forte. “Già in tempi non sospetti ho avanzato dei dubbi perché mi ero accorto di una pressione particolarmente forte e di situazioni inspiegabili – continua l’on. Procaccini -. Non dimentichiamo che l’Ue è uscita da poco dallo scandalo del Qatargate, che aveva più o meno meccanismi simili. Ai tempi feci un’interrogazione sulla questione del cibo sostenibile, chiedendo perché fosse stata autorizzata la vendita della famosa farina di vermi in Europa soltanto da parte di un’azienda per metà vietnamita e per metà francese. La sensazione è che, oltre ad un eccesso di furore ideologico, il Green Deal celasse anche una speculazione economica di enorme portata. Poi, visto che ci si muove anche al confine con la legalità, bisognerà capire dove si oltrepassa quel limite e dove, invece, si rimane in una situazione borderline. Questo mi auguro che verrà chiarito nei prossimi giorni e mesi, anche attraverso un’indagine del Parlamento”.

GREEN DEAL: UN PROGRAMMA DA CAMBIARE

Variazioni all’impostazione del Green Deal sono al vaglio della nuova Commissione.  “Questo è sicuro, anche perché adesso tutti chiedono di cambiare questo piano, anche lo stesso Macron che era un grande fautore – conclude Procaccini -. Si chiede all’Europa di fermare la due diligence, gli standard di sostenibilità ambientale delle aziende e delle imprese, ma anche la questione dei crediti ETS, l’obbligo del carburante sostenibile per gli aerei etc… La verità è che se nella scorsa legislatura ci fosse stato un po’ più di buonsenso e se avessero dato un po’ più retta a noi europarlamentari tacciati di essere negazionisti insensibili alle condizioni del Pianeta, non saremmo oggi a dover tornare indietro rispetto a passi fatti troppo in avanti”.

 



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Prestito condominio

per lavori di ristrutturazione

 

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link