“Capitale europea dell’ipocrisia” – RTV SLO

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Foto: Martegani

Non ricevere più i reduci della X MAS, celebrare il 25 aprile come in tutto il resto del paese, revocare la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini. Sono queste le tre richieste che sono giunte dalla manifestazione organizzata questa mattina a Gorizia.


Foto: Martegani
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A una settimana esatta dalla cerimonia inaugurale della Capitale Europea della Cultura GO!2025, operatori e organizzazioni culturali del capoluogo isontino e di Nova Gorica, (le stesse che ai tempi del Covid avevano giocato a badminton usando la rete che era stata collocata per chiudere nuovamente il confine in piazza Transalpina) hanno deciso di scendere in piazza per dire basta a quella che è stata definita “una vergogna” e ha fatto di Gorizia “la Capitale europea dell’ipocrisia”.


Foto: Martegani
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Più di 200 persone (senza alcuna insegna o simbolo, fatta eccezione per una bandiera jugoslava spuntata fra la folla) si sono ritrovate di fronte al Municipio, dove poche settimane fa era stata ricevuta l’associazione che celebra la X MAS, e a pochi metri dalla sede del movimento di estrema destra Casapound: proprio per questo l’area era stata transennata e agenti di Polizia e Carabinieri sorvegliavano la manifestazione, osservata da lontano dagli esponenti di Casapound.
Tutto questo non ha però spento la determinazione di organizzatori e partecipanti, che hanno lanciato dure accuse alla Giunta comunale di centro destra e sottolineato il paradosso di una città che sta per dare il via a una Capitale della cultura che celebra il dialogo e la convivenza, e poi non rinnega personalità come Mussolini o celebra corpi come la X MAS.

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Andare a Nova Gorica lo stemma di concittadino di Mussolini, è una cosa che mi ha fatto vergognare”.

Luca Chinaglia

“Io – spiega Luca Chinaglia, operatore culturale e organizzatore della manifestazione – ho tantissimi amici a Gorizia, e ne ho altrettanti a nova Gorica, e adesso andare di là, con lo stemma di concittadino di Mussolini, è una cosa che mi ha fatto vergognare. Di solito non faccio manifestazioni, ma questa volta il comune l’ha fatta molto grossa, perché ha confermato la cittadinanza onoraria a Mussolini, il simbolo di coloro che volevano cancellare la cultura slovena, nell’anno della Capitale della cultura che, ricordiamo è Nova Gorica, perché spetta alla Slovenia quest’anno.


Foto: Martegani
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È stata una provocazione che ci lascia pensare molto male rispetto a quelli che potrebbero essere i piani futuri di questo Comune: quando finiranno i soldi della capitale della cultura cosa succederà? Torneremo a ignorarci?”. La richiesta all’amministrazione è quindi quella di tornare sulle proprie decisioni: “Se si protesta – dice Chinaglia- quantomeno sarà più difficile in futuro prendere decisioni di questo tipo alla leggera. Se il Comune sa che può decidere di mantenere la cittadinanza onoraria a Mussolini, o ricevere la X MAS in con tutti gli onori istituzionali, o non festeggiare il 25 aprile, senza che nessuno protesti, potranno continuare a farlo”.

Questa città è stata umiliata dalla Giunta che celebra cose fuori dalla storia”.

Anna Di Gianantonio

Nel corso della manifestazione è stato anche letto un comunicato in cui si rileva come il Comune di Gorizia non consideri il 25 aprile la Festa della Liberazione, ma l’inizio di un’altra occupazione. Sul tema sono tornate anche la rappresentante dell’Anpi, Anna Di Gianantonio, che ha parlato di una “città umiliata dalla Giunta che celebra cose fuori dalla storia”, e Jadranka Šturm-Kocjan, della Rete internazionale antifascista, che ha sottolineato come l’amministrazione comunale “non rispetti i principi della costituzione italiana antifascista”.


Foto: Martegani
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Qualche fischio è partito nel corso della lettura del messaggio inviato da Stojan Pelko, direttore del programma della Capitale europea della cultura Nova Gorica – Gorica, che, pur sottolineando il valore dell’antifascismo, che ha ispirato anche il programma di GO!2025, ha invitato tutti al dialogo. Poco apprezzato anche il fatto che abbia mandato un messaggio e non sia venuto di persona alla manifestazione.
Proprio oggi è stata anche avviata una raccolta di firme in cui si rinuncia simbolicamente alla cittadinanza goriziana in segno di protesta. Le firme saranno consegnate al presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella il prossimo 8 febbraio.

Alessandro Martegani





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