Commercialisti 4.0: competenze e tecnologie per guidare le imprese

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Il ruolo dei dottori commercialisti ed esperti contabili è sempre stato cruciale nella definizione degli indirizzi strategici a sostegno delle imprese italiane. In un contesto di mercato dove, da un lato, aumentano esponenzialmente gli adempimenti normativi provenienti dalle nuove direttive europee (AML Package, Whistleblowing, AI ACT, NIS2) e, dall’altro, il tessuto imprenditoriale resta caratterizzato in prevalenza da PMI, la funzione dei Commercialisti nel guidare il cambiamento diviene sempre più rilevante.

Le imprese italiane cercano nei professionisti non solo competenze tecniche, ma una visione strategica in grado di anticipare e affrontare le sfide. Intelligenza artificiale, digital transformation e sostenibilità sono i pilastri di una evoluzione che punta a recuperare la competitività dell’Europa, in ritardo nel colmare il gap nello sviluppo digitale, rispetto a Cina e US.

La recente survey “What’s Next- Quali scenari futuri per la professione” realizzata dalla società di consulenza Alavie in collaborazione con l’Associazione Nazionale Commercialisti offre una mappa chiara dei trend futuri. Tra pressioni normative, nuove tecnologie e richieste crescenti da parte delle imprese, emerge un cambiamento profondo: il commercialista del futuro si presenta come un consulente strategico, capace di affiancare il cliente in tutte le fasi di crescita e innovazione.

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Nuovi strumenti: la tecnologia come leva strategica

La tecnologia sta ridefinendo il DNA della professione. Secondo la survey, il 72% dei commercialisti considera indispensabili i software per la gestione degli adempimenti normativi (es. Privacy, AML Package, Whistleblowing). Ma l’evoluzione non si ferma qui: il 71% guarda con interesse alle piattaforme basate sull’intelligenza artificiale. Questi dati riflettono un cambiamento culturale, in cui le tecnologie avanzate diventano una risorsa imprescindibile per rendere il lavoro più efficiente e incisivo.

Grazie all’IA, il commercialista può dedicarsi meno alle attività operative e più alla consulenza strategica. Automazione (74%) e ricerca di informazioni in tempo reale (67%) liberano tempo prezioso, mentre strumenti predittivi e analitici offrono una base solida per supportare le decisioni aziendali dei clienti. È proprio questo shift che rappresenta il valore trasformativo della tecnologia: una gestione non solo reattiva, ma proattiva.

Nonostante il potenziale dell’IA, le piccole dimensioni degli studi (44%), la mancanza di competenze tecniche (18%) e i costi elevati (14%) sono le principali barriere all’adozione di nuove tecnologie. Sfide che potranno essere superate in futuro attraverso iniziative di formazione professionale e adozione di strumenti tecnologici mirati per guidare lo sviluppo delle imprese italiane.

IA: minaccia o risorsa?

L’intelligenza artificiale è percepita con ottimismo da gran parte dei professionisti: il 62% la considera un alleato strategico, capace di migliorare le performance lavorative. Tuttavia, il 24% teme che possa sostituire alcune attività. Questo dato sottolinea l’importanza di garantire che l’IA sia sempre e solo utilizzata come supporto per migliorare la gestione dello studio, senza mai sostituire la centralità del fattore umano.

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FONTE: Survey Alavie «What’s Next- Quali scenari futuri per la professione»

Nuove competenze: per trasformare il commercialista in consulente

La tecnologia può essere fattore abilitante, ma sono le competenze del commercialista a fare la differenza. Secondo l’indagine, il futuro richiederà una combinazione di competenze tecniche e capacità trasversali. Se le conoscenze contabili e fiscali (57%) rimangono ovviamente centrali, emerge con forza la richiesta di competenze legate a nuovi ambiti:

  • Strategia d’impresa (62%): aiutare i clienti a definire modelli di crescita sostenibile, trasformando il commercialista in un partner essenziale nelle decisioni critiche.
  • Data science e IA (45%): la capacità di analizzare dati e interpretare trend per supportare piani strategici personalizzati.
  • Compliance normativa (33%): da sempre parte integrante della consulenza dei professionisti alle imprese, diventa oggi ancora più importante considerando il quadro normativo sempre più articolato.
  • Marketing e comunicazione (17%): sviluppare la reputazione dello studio e fidelizzare i clienti attraverso una comunicazione efficace e orientata al digitale.
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FONTE: Survey Alavie «What’s Next- Quali scenari futuri per la professione»

I commercialisti si trovano oggi nella posizione di diventare protagonisti attivi nella costruzione del successo delle imprese, accompagnando i clienti in sfide complesse e nuove opportunità e rafforzando il ruolo di advisor strategici di crescita aziendale.

La difficoltà nella messa a terra dei molteplici adempimenti normativi pone il Commercialista come partner fondamentale per garantire la conformità delle imprese e sfruttare le opportunità offerte dalle nuove regolamentazioni.

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Il futuro è normativo e sostenibile

Tecnologia e competenze trasformano l’operatività e le normative rappresentano la cornice entro cui i commercialisti devono muoversi: i dati rivelano come gli adempimenti più impattanti dei prossimi anni riflettano tendenze globali verso la sostenibilità e la digitalizzazione.

  • Adeguati assetti e crisi d’impresa (70%): queste normative promuovono un approccio preventivo alle crisi e la guida del commercialista può supportare le imprese nella diagnosi precoce di potenziali problemi finanziari.
  • Bilancio di sostenibilità e ESG (53%): il focus sulla responsabilità ambientale e sociale è un’opportunità per i commercialisti di distinguersi come esperti in ambito sostenibile.
  • IA Act e normative sull’IA (37%): le regolamentazioni sull’etica dell’intelligenza artificiale sono il segnale di un cambio di paradigma globale, che il professionista dovrà seguire da vicino.
  • Antiriciclaggio e AML package (28%): se rispetto ad altri Paesi l’Italia dispone già di normative antiriciclaggio molto avanzate, con una vasta gamma di soggetti obbligati e regole dettagliate sugli adempimenti richiesti, il nuovo pacchetto normativo introduce misure che mirano a rendere più efficienti e sicuri i processi.
  • Privacy e cyber security (26%): in un mondo iperconnesso, la protezione dei dati sarà fondamentale, sia per garantire la sicurezza all’interno degli studi, che delle imprese.
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FONTE: Survey Alavie «What’s Next- Quali scenari futuri per la professione»

Il futuro del commercialista, tra tradizione e innovazione

La professione del commercialista, per la sua vocazione storica a fornire indicazioni e consigli all’imprenditore in prima persona, potrà assumere rilevanza ancora maggiore nel guidare l’impresa verso obiettivi di innovazione digitale e competitività. L’adozione di nuovi modelli basati su sostenibilità e intelligenza artificiale renderà possibile agli studi professionali l’ampliamento delle attività di studio e potrebbe anche costituire la chiave per rilanciare l’attrattività di una professione molto complessa, ma che stenta ad attrarre nuovi giovani talenti.



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