18 progetti transizione verde e digitale, 4 febbraio presentazione

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(AGENPARL) – Roma, 2 Febbraio 2025

(AGENPARL) – dom 02 febbraio 2025 Meeting dell’Università di Udine nell’ambito del consorzio triveneto
INEST, 18 PROGETTI INNOVATIVI SULLA TRANSIZIONE
VERDE E DIGITALE PER LA MANIFATTURA AVANZATA
Sono i vincitori di due bandi da tre milioni di euro
Presentazione il 4 febbraio, ore 9.15, all’auditorium Sgorlon
Udine, 2 gennaio 2025 – Diciotto progetti innovativi dedicati alla transizione verde e digitale
per la manifattura avanzata. Sono i vincitori dei due bandi (2023 e 2024), per complessivi tre
milioni di euro circa, gestiti dall’Università di Udine nell’ambito del consorzio triveneto iNEST
per il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). I progetti, 12 per il Triveneto e sei per il
Mezzogiorno, riguardano: sette l’energia, cinque l’intelligenza artificiale e la scienza dei dati; tre la
manifattura intelligente, la meccatronica e la robotica e tre i materiali.
I progetti saranno presentati martedì 4 febbraio, dalle 9.15, nell’auditorium Sgorlon del polo
della formazione dell’Ateneo (via Margreth 3, Udine).
Al meeting, intitolato “Green and digital transition for advanced manufacturing technology”,
porteranno i saluti di apertura: il rettore dell’Ateneo friulano, Roberto Pinton; l’assessore a lavoro,
formazione, ricerca, università e famiglia della Regione Friuli Venezia Giulia, Alessia Rosolen; il
sindaco di Udine, Alberto Felice De Toni; il presidente di Confindustria Udine, Luigino Pozzo; il
responsabile dello spoke (“raggio”) 8 di iNEST, coordinato dall’Università di Trieste, Pierluigi
Barbieri. Prenderanno quindi la parola Franco Bonollo, Luca Fabbri e Angelo Montanari,
rispettivamente presidente, direttore e coordinatore scientifico di iNEST, che illustreranno lo stato
di avanzamento delle attività del consorzio.
Saranno poi presentati i temi caratterizzanti il terzo spoke di iNEST, coordinato dall’Università di
Udine, gli otto progetti vincitori del primo bando e, dalle 14, i dieci progetti vincitori del secondo.
«Il progetto iNEST rappresenta un’opportunità unica per rafforzare la collaborazione fra
l’Università, le aziende e i centri di innovazione del territorio, attraverso iniziative congiunte di
ricerca industriale che vedranno coinvolti anche i laboratori dell’Uniud Lab Village» spiega il rettore
Roberto Pinton.
«iNEST ha scelto di destinare 43 milioni di euro ai bandi per le aziende – sottolinea il professor
Montanari –. Circa 800 aziende hanno presentato dei progetti, da sole o in gruppo. Sono stati
selezionati complessivamente 200 progetti che coinvolgono 458 aziende. Si tratta di numeri che
parlano da soli e rappresentano un’opportunità di conoscenza e collaborazione in attività di ricerca
e sviluppo senza precedenti».
L’Università di Udine e iNEST
Il baricentro delle attività dell’Ateneo friulano è la transizione verde e digitale a favore della
manifattura avanzata. In particolare, promuove l’interazione tra le università trivenete e incubatori,
acceleratori, parchi tecnologici e imprese del nord-est in settori chiave quali: energia, materiali,
robotica, meccatronica, intelligenza artificiale, scienza dei dati. L’Ateneo friulano coordina le attività
dei sette affiliati al terzo spoke, composto da: quattro università (Iuav e Ca’ Foscari di Venezia,
Libera Università di Bolzano e Università di Trento), un centro di ricerca (Fondazione Bruno
Kessler) e due enti di trasferimento tecnologico (Friuli Innovazione e Polo Tecnologico Alto
Adriatico). Inoltre, coordina l’attività trasversale dei “lab village”, cioè laboratori congiunti per la
ricerca avanzata dove ricercatori universitari e di aziende lavorano insieme condividendo
conoscenze, esperienze e strutture di ricerca. L’obiettivo di iNEST è mettere in rete questi
laboratori per rendere più stretto ed efficace il rapporto tra le università del Triveneto e le imprese.
iNEST
L’Università di Udine è stata, nel 2022, tra i soci fondatori del consorzio Triveneto iNEST che punta
a diffondere nel nord est i benefici delle tecnologie digitali. I soci fondatori sono: le università di
Padova (proponente), Verona, Ca’ Foscari e Iuav di Venezia, Trento, Bolzano, Udine, Trieste,
Sissa, il Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) e l’Istituto nazionale di oceanografia e di geofisica
sperimentale (Ogs). iNEST è finanziato dal Pnrr con 110 milioni di euro.

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