Le difficoltà sul mercato ci sono, ma il vino di Toscana – con la sua qualità riconosciuta, e con il blasone delle grandi e storiche denominazioni e della Igt Toscana, alla cui ombra stanno crescendo altri territori che sono storici in vigna, ma emergenti sul mercato, e magari con l’idea, come hanno già fatto a Montepulciano e a Bolgheri, di portare il nome “Toscana” nell’etichetta dei vini Doc, come vuole fare il Piemonte, con la “Menzione Geografica Allargata” – è in salute. Lo confermano, al via del grande tour delle Anteprime di Toscana 2025, la vicepresidente e l’assessore all’Agricoltura della Regione Toscana, Stefania Saccardi, ed il presidente di Avito, l’associazione che riunisce i consorzi vinicoli della Toscana, Francesco Mazzei (qui la loro intervista con WineNews). E anche i dati di Ismea, presentati oggi a Firenze dalla Regione Toscana, che parlano di una produzione a 2,6 milioni di ettolitri ed un export per i vini fermi Dop che nei primi 10 mesi 2024 ha fatto registrare un +4,8% in volume ed un +10% in valore. Fitto il calendario che attende aziende, trade e stampa: si parte con BuyWine (5-6 febbraio, Lucca), che precede PrimAnteprima (14 febbraio, Firenze), la giornata-evento che apre ufficialmente la Settimana delle Anteprime di Toscana, atteso momento in cui la stampa di settore e gli addetti ai lavori degustano le nuove annate dei principali consorzi toscani. Entrambi gli eventi sono promossi da Regione Toscana, in collaborazione con la Camera di Commercio di Firenze e l’organizzazione di PromoFirenze.
Anteprime di Toscana che entreranno nel vivo a partire dalle degustazioni delle ultime annate del Nobile di Montepulciano, il 15 ed il 16 febbraio nell’Anteprima alla Fortezza di Montepulciano riservata alla stampa, con focus sulle Pievi ed il rating dell’annata 2022 delle cantine del Consorzio guidato da Andrea Rossi; a seguire, protagonista nei calici sarà il Chianti Classico, il 17 e il 18 febbraio, nella Chianti Classico Collection alla Stazione Leopolda a Firenze, con la regia del Consorzio, guidato da Giovanni Manetti (che il 18 febbraio apre le porte ai wine lovers con la possibilità di incontrare 218 produttori); quindi, sarà la volta di Chianti e Morellino, il 19 febbraio, con Chianti Lovers & Rosso Morellino,alla Fortezza da Basso sempre a Firenze, evento congiunto del Consorzio Vino Chianti, guidato da Giovanni Busi, e del Consorzio del Morellino di Scansano, guidato da Bernardo Guicciardini Calamai, riservato ai media, e dedicato alle nuove annate del Chianti Docg 2024, Superiore 2023 e Riserva 2022, in uscita nel 2025, e Morellino di Scansano Docg 2024 e Riserva 2022, in uscita sempre nel 2025; e, ancora, de “L’Altra Toscana”, il 20 febbraio, al Palazzo degli Affari ancora a Firenze (per media ed operatori), con l’associazione guidata da Francesco Mazzei, presidente del Consorzio Vini della Maremma Toscana – con la regia di Scaramuzzi Team – che racconterà un volto diverso della Toscana enologica, presentando in degustazione le nuove annate di 13 Dop e Igp, con i rispettivi consorzi, tutti assieme (Maremma Toscana, Montecucco e Montecucco Sangiovese, Cortona, Chianti Rufina, Terre di Casole, Suvereto, Val di Cornia e Rosso della Val di Cornia, Carmignano, Barco Reale di Carmignano e Vin Santo di Carmignano e Igt Toscana); e, infine, il finale spetterà al Valdarno di Sopra, il 21 febbraio, con il “Valdarno di Sopra Day” (per media ed operatori), promosso dal Consorzio della Denominazione, guidato da Luca Sanjust, ed ospitato a Il Borro, il Relais & Châteaux della famiglia Ferragamo a San Giustino Valdarno.
Tornando a BuyWine, l’edizione n. 15 si tiene al Polo Lucca Fiere, dal 5 al 6 febbraio, dove si daranno appuntamento 210 produttori toscani selezionati tramite bando regionale e 164 buyer provenienti da 37 Paesi, pronti a trainare sui mercati il vino made in Tuscany. Quest’anno le delegazioni più numerose provengono rispettivamente da Canada, Stati Uniti, Scandinavia e Cina, con i mercati asiatici (Vietnam, Hong Kong, India, Giappone, Taiwan, Singapore, Corea del Sud e Thailandia) e sudamericani in forte ascesa. Quasi 1.400 le etichette in degustazione (di cui 500 bio) e 50 delle 58 denominazioni toscane presenti all’appuntamento. Tra le denominazioni maggiormente rappresentate: l’Igt Toscana seguita da Chianti, Chianti Classico e Maremma Toscana. Concluse le due giornate business, i buyer avranno l’opportunità di partecipare a otto diversi Wine Tour alla scoperta del territorio. Nel dettaglio, quattro tour sono stati organizzati dalla Camera di Commercio di Firenze con la collaborazione dei Consorzi Chianti Classico, Chianti Colli Fiorentini, Chianti Rufina e Igt Toscana, tutti dedicati alla zona fiorentina; la Camera di Commercio Toscana Nord Ovest presente con tre diversi itinerari tra le aziende di Lucca, Massa e Pisa; e la Camera di Commercio di Pistoia Prato con un tour tra Carmignano e la zona dei vivai.
A seguire, a fare da prologo alle Anteprime di Toscana, il 14 febbraio a Palazzo Medici Riccardi a Firenze, sarà PrimAnteprima 2025, giornata-evento dedicata alla stampa specializzata che dà ufficialmente il via alla “Tuscany Wine Week”. Ad aprirla, sarà il giornalista Rai Marcello Masi con uno speech su passato e futuro del “nettare di bacco” a cui seguirà un dibattito con la partecipazione del presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, della vicepresidente e Assessore all’Agricoltura Stefania Saccardi, e del presidente di Avito Francesco Mazzei, con i contributi del presidente della Camera di Commercio di Firenze Massimo Manetti e del direttore di Fondazione Sistema Toscana Francesco Palumbo. Interverrà anche Fabio del Bravo della direzione filiere e analisi dei mercati di Ismea, che presenterà il report realizzato ad hoc per PrimAnteprima con l’aggiornamento dei dati di scenario, trend ed export del vino toscano. Infine, sarà la stessa vicepresidente Saccardi, insieme al presidente Aset (Associazione Stampa Enogastroalimentare della Toscana), Leonardo Tozzi, a consegnare il Premio Kyle Phillips, intitolato al giornalista prematuramente scomparso e ogni anno assegnato ad un collega che abbia incarnato l’approccio di franchezza, curiosità professionale, mancanza di pregiudizi e serenità di giudizio.
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