Camilla Baresani, la compagna di Massimo Sestini: «È un indomabile, continua a pensare che ha rischiato lo stesso dramma dei migranti»

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di Massimo Tedeschi

La scrittrice bresciana rivive l’incubo vissuto dal fotografo che ha rischiato di morire durante un’immersione nel lago ghiacciato di Lavarone: «Sta meglio ma i medici non accennano a dimetterlo». Prolungata la mostra del fotografo in corso a Santa Giulia, a Brescia

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Il dramma del fotografo Massimo Sestini, che il 25 gennaio scorso ha rischiato di morire durante un’immersione nel lago ghiacciato di Lavarone in Trentino, ha suscitato vasta emozione a Brescia: non solo perché al Museo di Santa Giulia è in corso proprio una mostra di alcune delle sue foto dal titolo “Zenit della fotografia” (prorogata fino a Pasqua per decisione del direttore Stefano Karadjov) ma perché di Brescia è la sua compagna Camilla Baresani, scrittrice, presidente del Ctb. Per lei sono state giornate pesantissime.

«Quella mattina – spiega la scrittrice – ci eravamo sentiti e, come spesso faceva, mi teneva aggiornata del suo lavoro mandandomi fotografie in presa diretta: la colazione, l’apertura quadrata nel ghiaccio, i preparativi per l’immersione. Dalle 10 in poi più nulla. Ho pensato che l’immersione fosse iniziata e mi sono concentrata sulla scrittura, nella mia casa a Milano». A metà pomeriggio, quando le ombre si allungavano sulla metropoli, un lieve presentimento: «Ho pensato che stava facendo buio, e che non l’avevo più sentito. A quel punto m’è arrivata una telefonata da un numero sconosciuto, ho risposto quasi per caso: era l’ospedale di Trento che mi annunciava quello che era successo».




















































E quel che era successo era una sequenza che aveva portato Sestini in bilico fra la vita e la morte: «Verso le 13, dopo 34 minuti di immersione, stava scattando l’ultima foto prima di emergere quando s’è sentito male». Un blocco alla glottide causato, lo si scoprirà poi, da un virus che l’aveva aggredito. «Gli uomini della Guardia costiera con cui si era immerso sono stati eccezionali: in 30 secondi l’hanno tirato fuori dal ghiaccio. Carico di bombole e di attrezzature era pesantissimo: due lo spingevano da sotto, due lo tiravano da sopra. In due lo hanno rianimato per 30 secondi, fino a quando s’è ripreso».

Sestini (lo ha raccontato lui stesso all’amico Walter Veltroni sul Corriere di domenica) non voleva saperne di salire sull’eliambulanza, fino a quando lo hanno avvertito che era in pericolo di vita. I sanitari avevano visto giusto. Durante il volo verso Trento Sestini s’è sentito male, è stato necessario intubarlo e poi indurgli un coma farmacologico.

«Da allora l’ho visto tutti i giorni, ci siamo parlati. Ora sta meglio anche se i medici ancora non accennano alle dimissioni». Camilla Baresani, fra i pochissimi ammessi in terapia intensiva, ha anche filmato le brevi parole di Sestini trasmesse dal Tg1. 

La compagna sottolinea che «anche stavolta, come sempre, Massimo è stato attento. È un sub preparatissimo, anche l’immersione nel lago ghiacciato era andata bene fino a quando è stato aggredito dal batterio. Non è stata un’azione spericolata: documentando il lavoro delle Forze armate, in questo caso della Guardia costiera, lui ne condivide le azioni dopo essersi preparato accuratamente. Credo che appena si sarà ristabilito riprenderà il suo lavoro. Massimo è indomabile, è la persona più concentrata sul suo lavoro che io conosca, verso la fotografia ha una dedizione totale, da vero artista. A 12 anni voleva fare il fotografo, a 17 era già il suo lavoro».

Colpisce che un fotografo famoso per le foto dall’alto abbia rischiato la vita sotto il livello dell’acqua. «In realtà – spiega Camilla Baresani – Massimo è un esperto subacqueo, anche a Santa Giulia c’è una sua foto scattata in mare davanti a Pozzuoli. Quello su cui lui continua a rimuginare è che ha rischiato di fare la fine di tanti migranti di cui lui ha documentato il dramma nelle acque del Mediterraneo. Su questo aspetto continua ad arrovellarsi. Lo ha colpito moltissimo».

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3 febbraio 2025 ( modifica il 3 febbraio 2025 | 20:51)

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