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Per vivere al meglio il Carnevale in Umbria si può scegliere di partecipare a uno dei tanti eventi che caratterizzano la regione. Gli eventi carnevaleschi in Umbria sono contraddistinti da un mix di tradizione e innovazione. Ogni celebrazione cerca di esaltare, inoltre, la cultura che immerge i tanti comuni che festeggiano questo periodo di festa.

Sono molto sentite le gare di costumi, i concorsi per il miglior carro allegorico e le esibizioni di artisti di strada, che creano un’atmosfera di festa e condivisione. Le città dei Carnevali sono principalmente Acquasparta, Foligno e Spoleto ma non mancano le sorprese e le certezze.

Perugia, le Giornate del Bartoccio

Partendo dalla maschera di Carnevale per eccellenza in Umbria, il Bartoccio, tipica di Perugia. Tante cose da vedere nel mese di febbraio in Umbria ma dall’8 febbraio e sino al 2 marzo tornano le “Giornate del Bartoccio”, maschera perugina del contadino dalla zona del Pian del Tevere, benestante ma rozzo, ignorante ma furbo, caratterizzato da grassa convivialità e da un forte accento dialettale.

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Con l’arrivo del Carnevale il Bartoccio lascia la sua casetta al Pian del Tevere e torna in città col suo carro e la sua allegra compagnia, a suon di bartocciate, scherzi, divertimento e satira pungente. “Le Giornate del Bartoccio“, sono giunte alla XIV edizione, con l’obiettivo di valorizzare e rilanciare l’antica e irriverente maschera del Carnevale perugino che avrà il compito di raccontare la città.

Il cartellone, organizzato come sempre dalla Società del Bartoccio, prende il via questo sabato 8 febbraio al Circolo del Gotto con un pomeriggio musicale dedicato alla presentazione del libro di Renzo Zuccherini, “La canzone perugina. Storia e personaggi“ (Futura edizione). Lunedì 10, nella vetrina del Museo del Giocattolo in via Oberdan, si inaugura la mostra dei manifesti delle “Giornate del Bartoccio”, una retrospettiva curata da Luciano Zeetti sulle figure della maschera realizzate dai maggiori disegnatori perugini.

E venerdì 14 c’è il concerto “D’altrocanto“, con canzoni popolari e di protesta eseguite dal Coro dei Pezzenti al Circolo Anpi di via del Cortone, sabato 22 torna la Gara di Bartocciate, sfida tra i poeti perugini alla rima più graffiante e irrispettoso verso i potenti e i prepotenti (sabato 8 scade il termine per partecipare alla gara, che si terrà al Teatro di Figura in via del Castellano). Da non perdere la Tombolata del giovedì grasso che la Famiglia Perugina organizza il 27 febbraio al Circolo del Tempo bono, con tanto di strufoli.

Il momento clou del Carnevale sarà sabato primo marzo con la “Caminata del Bartoccio“, una passeggiata allegra e scanzonata dal Crocevia di Corso Cavour fino a Mazzini, guidata ovviamente dal Bartoccio. E’ una novità nel modo di celebrare l’ingresso trionfale in città della maschera, che si inserisce nella vocazione “pedonale“ della tradizione. Per chiudere, domenica 2 marzo, è previsto il corteo carnevalesco da Montegrillo a Ponte d’Oddi, sempre con il Bartoccio in testa.

Il Carnevale dei Bambini di Acquasparta

Il carnevale in Umbria affonda le sue radici in antiche tradizioni pagane e cristiane. Il Carnevale di Acquasparta, però, non ha una grande tradizione ma è diventato un appuntamento fisso per la cittadina umbra. La manifestazione nasce negli anni Ottanta e vede come protagonisti i più piccoli.

Il “Carnevale dei Bambini” ad Acquasparta (in provincia di Terni), sarà speciale come sempre ma un po’ di più per la sua 30° edizione. Le sfilate prevedranno carri allegorici e gruppi mascherati, tra tradizione e maschere attuali, per le vie del centro, tra satira e fantasia, con musica, balli e tanta allegria in un periodo che occupa le ultime tre domeniche del Carnevale.

L’appuntamento, infatti, è per il 9, il 16 e il 23 febbraio: ogni domenica pomeriggio i carri animeranno le strade della città, preparati e allestiti sulle preferenze dei più piccoli: dai cartoni animati, ai film più celebri, passando per i personaggi dei fumetti. Il carnevale di Acquasparta, infine, si distingue per la sua ambientazione rinascimentale. Nobili, dame e cavalieri sembrano usciti da un dipinto del XVI secolo.

Cosa rende queste sfilate così speciali? Il fatto che i minicarri sono a disposizione dei bambini che vi potranno salire a loro piacere. Tra questi presenti il Trenino, il Bruco Mela, la Diligenza, la Regina Del Mare e le Tazze Girevoli. I pappagalli carioca, Toy Story e l’Arca di Noè sono i temi dei tre grandi carri. Divertimento assicurato per grandi e piccini.

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Il Carnevale dei ragazzi di Sant’Eraclio (Foligno)

Foligno, invece, celebra il carnevale con un occhio di riguardo per i più giovani. Il “Carnevale dei Ragazzi” è un evento che coinvolge scuole e associazioni locali nella creazione di carri e costumi. Le sfilate, animate dall’entusiasmo contagioso dei bambini, trasformano le vie del centro in un caleidoscopio di colori e fantasia. Il carnevale a Foligno è tra i più antichi dell’Umbria, nato per ribellarsi alle feste aristocratiche.

Le prime manifestazioni del Carnevale di Sant’Eraclio di Foligno risalirebbero, addirittura, al XVI secolo, quando furono dei frati Olivetani del convento di Mormonzone, ora abbandonato, a proporre la festa destinata al popolo mentre i nobili la omaggiavano nei loro salotti. Le autorità religiose, in seguito, la bloccarono perché collegata al peccato.

Quando nel XVIII secolo, il carnevale tornò, la “mascherata” andò avanti fino all’immediato secondo dopo guerra. La manifestazione ritornò tempo dopo nel 1954 come sfilata di carri, per poi rinascere nel 1960, quando il parroco di S.Eraclio, Monsign. Luciano Raponi, decise insieme ad un gruppo di volontari di fare sfilare alcuni carri allegorici.

Il Carnevale di Sant’Eraclio, in Umbria, è un evento ricco di storia e tradizione che ogni anno attira visitatori da tutta Italia. Sul sito ufficiale si legge questo slogan: “Qual è il posto più adatto in cui vivere il Carnevale se non Sant’Eraclio La Città del Carnevale”?

Il Carnevale di San Sisto

Tornando in provincia di Perugia, precisamente a San Sisto, ecco dipanarsi il Carnevale che offre un misto tra tradizione e modernità. San Sisto, frazione di Perugia, ospita uno dei carnevali più amati della regione. Giunto alla 44esima edizione il Carnevale di San Sisto a Perugia, dal 23 febbraio al 2 marzo, darà spazio alla grande sfilata dei carri perugini.

Sarà un’occasione di divertimento soprattutto per i più piccoli. Questo evento, di fatti, si distingue per i suoi coloratissimi e divertenti carri allegorici, tra maschere, coriandoli e tanta cioccolata. Le parate tematiche, che spesso mescolano elementi della tradizione con riferimenti alla cultura pop contemporanea, hanno la capacità di attirare visitatori da tutta la regione.

Il Carnevale di Spoleto

Come non citare, infine, Spoleto, città d’arte che trasforma il suo carnevale in un vero e proprio viaggio nel tempo. Le origini sono lontane, come le tradizioni della città. Le sfilate in costume attraversano il centro storico. Gli spettacoli di strada e le performance teatrali, poi, rendono omaggio alla ricca tradizione artistica della città.

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L’attrazione principale è rappresentata dai carri allegorici che percorrono le strade del centro a partire dal primo pomeriggio della penultima domenica di carnevale, per poi replicare la domenica che precede il Martedì Grasso, giorno che per tradizione conclude i festeggiamenti carnevaleschi. Le creazioni sono relative ai rioni della città; seguono i gruppi mascherati a cui partecipano anche le associazioni, le parrocchie e le scuole.



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