Ebrei tra due estremismi: il crescente pericolo dell’antisemitismo da destra e sinistra, con un focus sull’AfD in Germania

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta

 


di Anna Coen
Tempi duri per gli ebrei contemporanei. Schiacciati tra due opposti estremismi, oggi si trovano a fronteggiare un paradosso inquietante: da un lato, una certa sinistra che, dietro la maschera dell’antisionismo, lascia trasparire sentimenti antisemiti mai del tutto sopiti; dall’altro, una destra estrema e anti-islamica che, pur professandosi filo-israeliana per convenienza politica, conserva vecchi pregiudizi e teorie del complotto. Due forze apparentemente contrapposte, ma che si ritrovano unite in una retorica ostile all’ebreo, ora dipinto come élite finanziaria e globalista, ora come complice di un presunto colonialismo. Una dinamica che si sta sviluppando in tutta Europa.

Il risultato è un clima sempre più avvelenato, in cui l’antisemitismo cambia forma e linguaggio, ma resta fedele al suo obiettivo di sempre: isolare, demonizzare, trasformare l’ebreo in un capro espiatorio. In breve, un pericolo che arriva tanto da destra quanto da sinistra. Non ultimo in Germania; una Germania che, pur portando con sé una grande responsabilità storica, deve oggi fare i conti con le contraddizioni interne, in particolare con la crescente minaccia dell’estremismo di destra e con il riemergere di atteggiamenti antisemiti anche in ambito progressista. Un fenomeno, quest’ultimo, probabilmente meno esplicito, ma non per questo meno insidioso, che contribuisce a rendere il clima per gli ebrei sempre più ostile e divisivo.

In un articolo ripreso da diverse testate, tra cui il Times of Israel e il Jerusalem Post, un giornalista ebreo tedesco affronta in particolare il tema dell’estremismo di destra in Germania. Racconta come, contrariamente alle aspettative, l’Alternative für Deutschland (AfD), il partito nazionalista tedesco, nazional-conservatore, euroscettico, anti-immigrazione e i suoi sostenitori, non stiano affatto rendendo più sicuri gli ebrei (nella foto, la leader Alice Weidel).  L’articolo, a firma di Giosuè Schultheis – redattore e opinionista della Jüdische Allgemeine (JTA) – offre tra l’altro uno spunto di riflessione sul crescente coinvolgimento di alcuni ebrei tedeschi con l’AfD. Schultheis ricorda inoltre che l’JTA prese anni fa una decisione significativa: non intervistare membri dell’AfD, considerato un partito con ideali ritenuti oltre il limite del discorso politico accettabile.

Prestito personale

Delibera veloce

 

Nel corso degli anni, tuttavia, l’AfD ha guadagnato consensi, arrivando a essere il secondo partito nei sondaggi a pochi mesi dalle elezioni: secondo un sondaggio condotto da YouGov tra il 24 e il 27 gennaio 2025, l’AfD ha raggiunto il 23% delle preferenze, posizionandosi come il secondo partito dopo la CDU/CSU, che è al 29%. (Fonte: adnkronos.com). Tra i suoi sostenitori, risulta anche un numero crescente di ebrei, attratti dal programma anti-immigrazione e dalle dichiarazioni del partito sulla protezione degli ebrei. Questo scenario è stato recentemente rafforzato anche dalle dichiarazioni di Elon Musk, che ha elogiato l’AfD definendolo «l’unica speranza per la Germania» e ha ospitato un evento con la leader del partito, Alice Weidel. Posizioni, quelle di Musk, che hanno suscitato dure critiche, inclusa una condanna del cancelliere tedesco Olaf Scholz.

Tuttavia, l’autore dell’articolo, ribadisce che l’AfD è in realtà un partito intrinsecamente antisemita, nonostante le sue dichiarazioni di opposizione all’antisemitismo. Si tratta insomma di una critica alla posizione dell’AfD che, pur affermando di lottare contro l’antisemitismo da sinistra e di voler difendere gli ebrei, minimizza o addirittura nega quello che proviene dalla destra. La retorica del partito, osserva Schultheis, tra cui teorie del complotto, ha radici antisemite e viene sfruttata anche dai suoi membri per rafforzare il loro messaggio. Inoltre, il partito ha tentato di ridurre la memoria storica dell’Olocausto, con dichiarazioni che banalizzano il nazismo e l’eredità di quel periodo.

Le scelte politiche dell’AfD e il suo crescente impatto sui contesti sociali e politici non solo in Germania, ma anche a livello europeo, potrebbero dunque aprire scenari complessi per le comunità ebraiche. La tendenza di alcuni ebrei a sostenere la destra radicale solleva questioni su come la memoria storica dell’Olocausto venga trattata e interpretata nelle diverse nazioni. Non è escluso che, in futuro, il rafforzarsi di posizioni politiche come quelle dell’AfD possa alimentare una narrativa revisionista che rischia di minare l’impegno verso la memoria storica collettiva. Inoltre, le divisioni interne alla comunità ebraica tedesca potrebbero riflettere una frattura più ampia che tocca anche altre realtà in Europa, dove il dibattito sull’antisemitismo e sul coinvolgimento degli ebrei in politiche di destra è tutt’altro che marginale.

L’articolo prosegue esaminando le politiche specifiche dell’AfD che minacciano direttamente la vita ebraica, come il divieto della macellazione kosher, già inserita in passato in diversi programmi del partito e il loro silenzio riguardo al massacro di Hamas del 7 ottobre 2023, evidenziando un contrasto con le posizioni pro-Israele di altri partiti tedeschi.

In conclusione, l’autore suggerisce che l’AfD non offra agli ebrei una protezione genuina. Piuttosto, li costringe a una scelta dolorosa: accettare l’antisemitismo tollerato dal partito o affrontare l’esclusione, sia interna che esterna, dalla società tedesca. Una contraddizione che mina il vero impegno per la protezione delle comunità ebraiche. Si precisa, tuttavia, come sottolineato dagli editori, «che tale tesi non riflette necessariamente i punti di vista della JTA o della sua società madre, 70 Faces Media».



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Conto e carta

difficile da pignorare

 

Source link