Ecco dove sorgerà e quanta energia produrrà il più grande parco eolico flottante del Mediterraneo

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Tutti i particolari di Med Wind, il progetto di turbine eoliche che sorgerà a 80 km dalla costa siciliana

Utilizzare al meglio le potenzialità delle rinnovabili rispettando, allo stesso tempo, in maniera concreta ed eticamente sostenibile, gli ecosistemi terrestri, marini e le comunità locali interessate dai progetti: è l’obiettivo di Med Wind, il più grande progetto di parco eolico offshore flottante nel Mediterraneo, presentato oggi a Roma in un evento organizzato dalla Fondazione UniVerde.

Il parco eolico, che sorgerà a oltre 80 km dalla costa siciliana, al largo di Trapani, è già un modello nelle strategie di sviluppo di una giusta transizione energetica per l’Italia. Un obiettivo che deve essere perseguito con una visione sistemica, promuovendo una crescita compatibile con l’ambiente e favorendo la democrazia energetica sui territori. Grazie alle preliminari indagini ambientali, condotte con il supporto della Marina Militare e con il coinvolgimento della Stazione Zoologica “Anton Dohrn” di Napoli, unitamente alle indagini geofisiche, geotecniche e archeologiche, è stato possibile individuare l’area idonea ad ospitare l’impianto galleggiante Med Wind progettato da Renexia.

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La mappa tridimensionale, elaborata dalle indagini batimetriche, ha reso possibile pianificare, con la massima cura, il posizionamento delle turbine e garantire così la salvaguardia dell’ambiente circostante. Inoltre, grazie all’innovativa tecnologia “floating“, l’installazione delle strutture eoliche non comportano trivellazioni del fondale marino ma impiegano un sistema di ormeggi.

La relazione sulle indagini per l’elaborazione dello Studio di Impatto Ambientale, relativo all’installazione dei generatori eolici galleggianti dell’impianto Med Wind, è stata presentata da Silvio Greco (Vicepresidente della Stazione Zoologica “Anton Dohrn” di Napoli) che ha illustrato le evidenze scaturite dalla campagna di ricerca, durata circa 18 mesi, condotta nel Canale di Sicilia.

Il tratto di mare esplorato ha mostrato ai ricercatori ambienti unici per l’abbondanza e la ricchezza di coralli, spugne e pesci, difficilmente osservabile in altri tratti del Mediterraneo. Le particolari condizioni oceanografiche dell’area permettono la crescita rigogliosa di magnifiche foreste sottomarine. In particolare, le indagini batimetriche, eseguite con un sofisticato ecoscandaglio multifascio, hanno permesso di elaborare una dettagliata mappa tridimensionale del fondale, eseguendo le esplorazioni con un veicolo robotico subacqueo dotato di telecamere ad altissima definizione.

Dalle ricerche è emerso un biota in larga parte mai osservato prima e alcune varietà di flora e fauna marine potrebbero rivelarsi nuove specie. Tuttavia, in alcuni tratti di mare sono molto evidenti i segni lasciati nel corso degli anni da attività di pesca illegale che hanno aperto profonde ferite sul fondale, distruggendo e spazzando via moltissimi coralli che avevano impiegato migliaia di anni per crescere.

Oltre la campagna di ricerca, quella oceanografica, durata circa due mesi, e ulteriori 12 mesi di ricerche relative all’avifauna, ai cetacei e ai rettili marini. Sono state inoltre eseguite campagne di pesca sperimentale e studi mirati sul marine litter dell’area. Identificando il posizionamento ideale dei generatori galleggianti, le turbine di Med Wind potranno essere installate in mare aperto, evitando impatti paesaggistici, in siti marini che non minacciano gli habitat e le rotte migratorie, ad ampio sfruttamento delle risorse eoliche per massimizzare le prestazioni del parco offshore che assicurerà una produzione annua di energia pulita di circa 8-9 TWh, in grado di soddisfare il fabbisogno energetico di 3,4 milioni di famiglie, contribuendo a ridurre le emissioni di CO2 di circa 2,7 milioni di tonnellate all’anno. Il parco ssicurerà il 3% del fabbisogno energetico nazionale, evitando milioni di tonnellate di emissioni climalteranti.

Nella realizzazione del progetto, che prevede un investimento complessivo di circa 9,3 miliardi di euro con la creazione di migliaia di nuovi posti di lavoro, molti dei quali ad alta specializzazione, nell’arco di vita dell’impianto, Renexia ha adottato fin da subito un modello basato sull’inclusione e il dialogo con le comunità locali. Fin dalle prime fasi, è stato sviluppato con un approccio partecipativo, coinvolgendo istituzioni, associazioni e stakeholder locali per garantire la massima trasparenza e compatibilità con il territorio. Tra le principali iniziative promosse, l’importante collaborazione con il settore della pesca: il player ha infatti attivato un tavolo tecnico con pescatori e associazioni di categoria per mitigare l’impatto delle attività offshore e sviluppare programmi a lungo termine di supporto al comparto. Attraverso protocolli d’intesa con autorità locali e organizzazioni sindacali, Med Wind promuove anche la crescita economica e la creazione di filiere produttive regionali, garantendo opportunità lavorative qualificate, non solo nella fase realizzativa ma anche per le attività di manutenzione nei 25 anni previsti dalla concessione.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA





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