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L’industria degli affitti brevi in Italia sta per affrontare un’importante evoluzione normativa. Con la pubblicazione del Decreto Anticipi (D.L. 145/2023), il Ministero del Turismo ha introdotto nuove disposizioni per regolamentare il settore, tra cui l’obbligo del Codice Identificativo Nazionale (CIN) per tutte le locazioni turistiche di durata inferiore a 30 giorni.
Scopriamo nel dettaglio le date di attuazione, gli obblighi per i proprietari e le implicazioni per il mercato degli affitti brevi.
Quando entra in vigore il CIN per gli Affitti Brevi?
La normativa stabilisce l’obbligo del CIN a partire dal 2 novembre 2024. Tuttavia, per garantire una transizione graduale, il Ministero ha concesso una proroga fino al 1° gennaio 2025 per adeguarsi alle nuove regole senza incorrere in sanzioni.
Inoltre, resta invariato l’obbligo di installare estintori e rilevatori di gas nelle unità immobiliari destinate all’affitto breve.
Cosa prevede il Decreto Anticipi per gli Affitti Brevi?
Il D.L. 145/2023 introduce diverse novità per il settore, tra cui:
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Obbligo del CIN per tutte le locazioni brevi e strutture ricettive extralberghiere.
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Cedolare secca al 26% per chi affitta più di un immobile.
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Norme di sicurezza più stringenti, inclusa l’installazione obbligatoria di rilevatori di gas e estintori.
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Creazione della Banca Dati delle Strutture Ricettive (BDSR), uno strumento per migliorare la trasparenza del settore.
Cos’è il CIN e perché è obbligatorio?
Il Codice Identificativo Nazionale (CIN) è un codice univoco assegnato agli immobili destinati agli affitti turistici. La sua introduzione ha l’obiettivo di:
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Contrastare l’abusivismo nel settore degli affitti brevi.
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Garantire la trasparenza fiscale e il rispetto delle normative locali.
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Rendere più semplice il monitoraggio delle strutture da parte delle autorità competenti.
Il CIN è obbligatorio per:
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Locazioni turistiche brevi (inferiori a 30 giorni).
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Strutture ricettive extralberghiere (B&B, guest house, case vacanza, etc.).
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Alberghi e strutture ricettive regolamentate dalle normative regionali.
Come ottenere il CIN per gli Affitti Brevi?
Il CIN viene assegnato attraverso una procedura online gestita dal Ministero del Turismo. Per ottenerlo, il proprietario deve:
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Accedere al portale del Ministero del Turismo.
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Inserire i dati catastali dell’immobile.
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Dichiarare la conformità agli obblighi di sicurezza, tra cui:
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Installazione di rilevatori di gas combustibili e monossido di carbonio.
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Presenza di estintori in base alla metratura dell’immobile (uno ogni 200 mq o frazione, con un minimo di un estintore per piano).
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Obbligo di Estintori e Rilevatori di Gas per Affitti Brevi
Dal 2 novembre 2024, gli immobili destinati agli affitti brevi dovranno essere dotati di:
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Estintori conformi alla normativa UNI 9994:2013, posizionati in punti strategici.
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Rilevatori di gas e monossido di carbonio, per garantire maggiore sicurezza agli ospiti.
Banca Dati Strutture Ricettive (BDSR): cos’è e come funziona?
Nel giugno 2024 è stata avviata la fase sperimentale della Banca Dati Strutture Ricettive (BDSR), un sistema centralizzato che raccoglie informazioni sulle strutture turistiche in Italia.
Funzionamento della BDSR:
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Assegna un CIN provvisorio in attesa dell’attivazione definitiva.
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Permette alle autorità di monitorare il mercato e combattere gli affitti irregolari.
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Richiede ai proprietari di comunicare e aggiornare i dati della propria struttura.
Entro gennaio 2025, tutte le strutture ricettive dovranno completare la registrazione e ottenere il CIN definitivo.
Esposizione obbligatoria del CIN: cosa cambia?
Una volta ottenuto, il CIN dovrà essere esposto visibilmente:
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All’esterno dell’immobile in affitto.
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In ogni annuncio pubblicato su piattaforme online e siti web.
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Nei portali di intermediari immobiliari (Airbnb, Booking, etc.).
Affitti Brevi e Nuove Regole: Opportunità o Ostacolo?
L’introduzione del CIN e delle nuove normative sugli affitti brevi ha suscitato reazioni contrastanti tra i proprietari: ✅ Maggiore regolamentazione e trasparenza. ✅ Tutela della concorrenza contro l’abusivismo. ❌ Nuovi adempimenti burocratici per i locatori. ❌ Costi aggiuntivi per adeguarsi agli standard di sicurezza.
Tuttavia, queste misure possono anche rappresentare un’opportunità per i proprietari, migliorando la qualità del servizio e aumentando la fiducia degli ospiti.
Conclusione
Le nuove disposizioni sugli affitti brevi porteranno a un mercato più regolamentato e competitivo. È essenziale che i proprietari si adeguino in tempo per evitare sanzioni e garantire la conformità alle leggi.
Se hai un immobile destinato agli affitti brevi, inizia subito a prepararti per il CIN e gli obblighi di sicurezza, così da operare senza rischi nel 2025!
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