Startup a impatto ambientale e sociale, ecco quante sono in Italia

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Cessione crediti fiscali

procedure celeri

 


Anche quest’anno il Social Innovation Monitor ha pubblicato il suo report sulle startup a significativo impatto sociale e ambientale in Italia, un’osservazione di rilievo sul settore delle giovani imprese ibride che, mediante la propria attività imprenditoriale, introducono un’innovazione sociale.

Il riferimento alle startup ibride è legato al fatto che queste imprese si possono posizionare tra un’impresa for-profit e un’organizzazione non-profit, ambendo di fatti a generare un significativo impatto sociale o ambientale in aggiunta al proprio ritorno economico. Il riferimento all’innovazione sociale si relaziona invece alla creazione nuova a un problema sociale, che sia più efficace, efficiente, sostenibile o giusta delle soluzioni preesistenti, e per cui il valore generato maturi principalmente in favore della società nel suo complesso, piuttosto che in favore di singoli privati.

Le startup innovative a vocazione sociale (SIaVS)

Tutto ciò introdotto, ricordiamo che le startup innovative a vocazione sociale (d’ora in poi, SIaVS), sono definite dal legislatore italiano come “le Startup Innovative che operano in via esclusiva nei settori indicati all’articolo 2, comma 1, del decreto legislativo 24 marzo 2006, n. 155”.

Richiedi prestito online

Procedura celere

 

È dunque una particolare categoria di Startup Innovative per le quali è certificata l’introduzione di un’innovazione sociale. Le imprese che appartengono a tale categoria devono possedere tutti i requisiti già previsti per la generalità delle startup innovative e, in aggiunta, devono operare in determinati settori identificati dal legislatore nella normativa nazionale sull’impresa sociale (D.Lgs. 112/2017, art. 2, comma 1, sopravvenuto al D.Lgs 155/2006, art. 2, comma 1 citato dalla disposizione originaria).

Stando al report, il numero di SIaVS operative in Italia a fine 2023 è pari a 142, in calo rispetto alle 178 società rilevate alla fine del 2022 (-20,22%). Il calo su base annua è legato direttamente alla flessione di popolarità che questa qualifica ha avuto negli ultimi anni. Oltre la metà delle SIaVS si trova nell’Italia del Nord (il 66,9%), il 16,2% si trova nelle regioni del Centro e il 16,9% si trova nel Sud e Isole.

Società benefit

Il legislatore italiano definisce le società benefit (SB) come “società che nell’esercizio di un’attività economica, oltre allo scopo di dividerne gli utili, perseguono una o più finalità di beneficio comune e operano in modo responsabile, sostenibile e trasparente nei confronti di persone, comunità, territori e ambiente, beni ed attività culturali e sociali, enti e associazioni e altri portatori di interesse”.

benefit

Si consideri altresì che la legge stabilisce che il beneficio comune è “il perseguimento, nell’esercizio dell’attività economica delle Società Benefit, di uno o più effetti positivi, o la riduzione degli effetti negativi, su una o più categorie di cui al comma 376”, già menzionate.

Pertanto, la società benefit si qualifica come un’impresa che mira al profitto, che con la propria attività di business punta a generare un beneficio a favore di altre categorie di soggetti, come dipendenti, fornitori, ambiente, società, garantendo allo stesso tempo all’impresa una maggiore redditività.

Contrariamente alla prima categoria esaminata, in Italia il numero di società benefit è cresciuto ulteriormente durante il 2023 (+ 34,1%), con il loro numero che è passato dalle 2085 rilevate a fine 2022 alle 2795 di fine 2023. Oltre la metà delle società benefit in Italia si trova nelle regioni del Nord (il 68,5%), il 19,0% si trova in quelle del Centro e solo il 12,5% nel Sud e Isole.

Contributi e agevolazioni

per le imprese

 

B Corp

Infine, si consideri anche l’andamento delle B Corp, ovvero le imprese che, oltre all’obiettivo del profitto e della remunerazione degli azionisti, hanno quello di sviluppare l’impatto positivo generato dalle proprie attività verso la società, i propri dipendenti e l’ambiente.

La normativa in vigore prevede che le imprese che desiderano conseguire o mantenere la certificazione B Corp rispettino determinati standard in termini di impatto ambientale e sociale, da misurare attraverso il “B Impact Assessment” (BIA).

b corp

Nel nostro Paese il numero di B Corp a fine 2023 è cresciuto del 40,1% rispetto alle 197 società rilevate alla fine del 2022, toccando quota 276 unità. Buona parte delle B Corp in Italia si trova nelle regioni del Nord (il 77,0%), il 18,1% si trova in quelle del centro e solamente il 4,9% tra Sud e Isole.

Ricordiamo a tutti i nostri lettori che il report del Social Innovation Monitor è scaricabile gratuitamente qui.



Source link

Conto e carta

difficile da pignorare

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link