Caso Almasri, la sinistra gioca con la sicurezza dell’Italia – Il Politico Web

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Conto e carta

difficile da pignorare

 


Mercoledì 5 febbraio 2025, i ministri Matteo Piantedosi e Carlo Nordio terranno un’informativa alle Camere sul caso Almasri, un episodio che ha scatenato un acceso scontro politico e che dimostra, ancora una volta, l’irresponsabilità della sinistra nel mettere a rischio la sicurezza nazionale per biechi calcoli politici. L’esecutivo ha sempre agito nell’interesse del Paese, ma il clima resta incandescente, con la sinistra pronta a usare qualsiasi pretesto per minare la stabilità del governo Meloni.

Il caso Almasri e la necessità della ragion di Stato

Il generale libico Njeem Osama Almasri Habish è stato arrestato a Torino il 19 gennaio 2025 su mandato della Corte Penale Internazionale (CPI), che lo accusa di crimini di guerra e contro l’umanità. Tuttavia, la Corte d’Appello di Roma ha dichiarato l’arresto “irrituale” e ne ha disposto la scarcerazione. A quel punto, il Ministro dell’Interno Piantedosi ha emesso un provvedimento di espulsione per motivi di sicurezza nazionale, e Almasri è stato immediatamente rimpatriato in Libia con un volo di Stato.

La sinistra ha strumentalizzato l’episodio per attaccare il governo, con le opposizioni che gridano allo scandalo e la magistratura che, ancora una volta, si muove in modo sospetto, iscrivendo nel registro degli indagati la premier Giorgia Meloni, i ministri Nordio e Piantedosi, e il sottosegretario Mantovano. Un attacco senza precedenti contro il governo, che ha agito con determinazione e nell’esclusivo interesse del Paese.

Carta di credito con fido

Procedura celere

 

La Libia e il ruolo strategico per l’Italia

Per comprendere l’importanza della decisione dell’esecutivo, bisogna guardare alla realtà geopolitica: la Libia è un partner strategico dell’Italia. Lo ha ricordato anche Marco Minniti, ex ministro dell’Interno di centrosinistra, in un’intervista rilasciata oggi al Corriere della Sera. Minniti ha chiarito che la Libia è fondamentale per la sicurezza nazionale, per la gestione dei flussi migratori e per la stabilità del Mediterraneo.

“La Libia era ed è una questione di interesse nazionale al suo livello più alto: la sicurezza nazionale, cioè l’incolumità anche fisica di ogni cittadino. Un pezzo grande di sicurezza nazionale si gioca fuori dai confini nazionali.”
Minniti ha anche sottolineato che lo Stato deve agire con la logica della sicurezza nazionale, non con il buonismo ipocrita di certe ONG e delle opposizioni. Ma mentre persino un esponente del PD riconosce la necessità della ragion di Stato, il resto della sinistra continua a cavalcare polemiche inutili, senza alcuna visione strategica.

Un’opposizione irresponsabile: sabotare lo Stato per convenienza politica

Il centrodestra è compatto nel difendere la decisione del governo, evidenziando che in passato altri governi, anche di centrosinistra, hanno fatto prevalere la ragion di Stato. Il nome di Massimo D’Alema verrà probabilmente evocato durante l’informativa parlamentare: da premier, D’Alema adottò scelte simili senza che la sinistra insorgesse. Oggi, invece, la stessa sinistra vuole mettere in difficoltà l’esecutivo per puro tornaconto elettorale, ignorando completamente la sicurezza nazionale.

Non è un caso che il Movimento 5 Stelle e il PD cerchino di infiammare il dibattito, con alcuni esponenti che sognano di “mandare a casa” il governo sfruttando il caso Almasri. Ma la realtà è chiara: il centrodestra ha agito per proteggere gli interessi dell’Italia, mentre la sinistra preferisce giocare con la sicurezza del Paese pur di attaccare Meloni.

L’informativa e gli scenari futuri

L’informativa di mercoledì sarà seguita con grande attenzione. Dopo un iniziale scontro sulla trasmissione televisiva dell’intervento, il centrodestra ha accettato la diretta TV al Senato, smontando le accuse dell’opposizione su presunti tentativi di nascondere la verità. “Sarà la diretta meno vista della storia”, ha ironizzato Maurizio Gasparri, sottolineando come la sinistra stia cercando di costruire una montatura mediatica su un caso già chiuso.

Nel frattempo, il governo continua a lavorare su temi ben più urgenti, come la riforma della giustizia e la gestione dell’immigrazione. La premier Meloni ha rilanciato oggi sul tema dei flussi migratori, ricordando l’inchiesta della DDA di Salerno, che ha portato alla luce oltre 2.000 richieste false di permessi di soggiorno e un sistema di corruzione che coinvolge anche il tesoriere del PD campano.

“Per anni, la gestione dei flussi migratori è stata terreno fertile per criminali senza scrupoli. Un sistema che speculava sull’immigrazione, sfruttando cittadini stranieri disposti a pagare pur di ottenere un permesso di soggiorno e alimentando un giro d’affari illecito da milioni di euro”, ha dichiarato la premier.
Sul fronte parlamentare, i prossimi giorni saranno cruciali: il 10 febbraio si voterà la mozione di sfiducia contro il ministro Daniela Santanchè, che la maggioranza è pronta a blindare. Il 13 febbraio si terrà invece il voto per i giudici mancanti della Corte Costituzionale, mentre il ddl sicurezza è atteso per marzo.

Contributi e agevolazioni

per le imprese

 















© RIPRODUZIONE RISERVATA

Tag: , , , , ,





Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link