Età e requisiti per andare in pensione 2025

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Cessione crediti fiscali

procedure celeri

 


Negli ultimi anni si sono susseguite numerose modifiche legislative che hanno  cambiato  i requisiti e le età per andare in pensione. L’esigenza di fondo è  di risparmiare sulla spesa previdenziale che è uno dei capitoli piu pesanti per il bilancio pubblico 

La situazione si è particolarmente aggravata negli ultimi anni per l’andamento demografico, che vede :

  1. da una parte l’ invecchiamento della popolazione, dovuto all’aumento della vita media (o meglio speranza di vita) e, contemporaneamente,
  2.  una forte  denatalità per cui le giovani generazioni, che pagano i contributi per finanziare le pensioni, sono sempre meno numerose, e, per la crisi dell’ occupazione stabile, versano sempre meno contributi. 

Le principali riforme  previdenziali i sono:

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 

  • la legge Fornero che ha  sancito il passaggio definitivo al  sistema contributivo,  ha codificato il  meccanismo che lega l’aumento della speranza di vita alla pensione di vecchiaia e ha eliminato la vecchia pensione di anzianità (quella con 40 anni di contributi a qualsiasi età).
  • l’introduzione dell’APE SOCIALE  anticipo pensionistico a 63 anni,  garantito gratuitamente ad alcune categorie di lavortori e della RITA , la  possibilità di anticipare la fruizione di quanto versato alla Previdenza complementare.
  • Quota 100, pensionamento anticipato per gli iscritti alle gestioni INPS con 62 anni di età e 38 di contributi. Il decreto non è stato rinnovato dopo il periodo sperimentale ma è stato sostituito da Quota 102, nel 2022 e Quota 103 per 2023, 2024 e 2025

 Va ricordato  dunque  che oggi  il sistema prevede:

  • La pensione di vecchiaia  cui hanno diritto tutti i lavoratori  assicurati con la previdenza obbligatoria  e che all’età stabilita  per legge (67 anni , confermati fino al 2026 , che aumentano  progressivamente se sale  la speranza di vita)  e  abbiano un’ anzianità contributiva di almeno 20 anni.
  •  svariate modalità di pensionamento anticipato   rispetto all’età della pensione di vecchiaia (Pensione anticipata della legge Fornero, APE sociale, Isopensione, Quota 103, pensione anticipata per  mansioni usuranti  e lavoratori precoci, Opzione Donna , che vediamo nei paragrafi seguenti.

Leggi le  novità introdotte nel 2025 in : “Pensioni 2025  tutte le novità in legge di bilancio”.

Ti possono  interessare le seguenti  Guide Facili per tutti:  

Consulta anche il libro di carta:

Per una panoramica completa e approfondita vedi l‘ebook Pensioni 2025 del prof . L. Pelliccia aggiornato con le novità della legge di bilancio 2025.

1) Età e requisiti per la pensione di vecchiaia, ordinaria e contributiva nel 2025

Qual è l‘età prevista  oggi dalla legge per  la pensione di vecchiaia?

Dal 2019 l’età per la pensione di vecchiaia è fissata a 67 anni per tutte le categorie.

Nel decreto ministeriale del 5.11.2019 è stata confermata l’età di 67 anni fino al 2026,  a seguito dei rilevamenti ISTAT che non hanno registrato  rilevanti  incrementi della speranza di vita.

Il requisito dei  67 anni resterà valido  anche per ottenere l’assegno sociale,

Per avere la pensione di vecchiaia al requisito anagrafico si aggiunge il requisito contributivo di  20 anni: per raggiungerlo sono validi i contributi lavorativi e quelli versati per:

  • riscatti di laurea,
  • accrediti gratuiti del servizio militare ,
  • contribuzione figurativa correlata alla indennità di disoccupazione Naspi
  • maternità.

Ti puo interessare leggere Pensione anticipata: valgono i contributi figurativi? 

A seguito dell’introduzione del cumulo contributivo gratuito (legge 232/2016), i 20 anni possono essere raggiunti sommando  contributi  versati in tutte le gestioni Inps o anche presso Casse  professionali, purche in periodi non coincidenti.  

Rientrano anche i contributi  accantonati in un altro Paese  della UE  o anche extra Ue, se è presente  una convenzione internazionale in materia di sicurezza sociale.

Prestito condominio

per lavori di ristrutturazione

 

Vediamo nella tabella seguente i requisiti anagrafici per la pensione di vecchiaia fino al 2026:

 

REQUISITI PER LA PENSIONE DI VECCHIAIA ORDINARIA

con requisito contributivo 20 anni

 

dipendenti pubblici

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 

dipendenti privati

lavoratori autonomi

lavoratrici settore privato

lavoratrici autonome

2017

66 e 7 mesi

66 anni e 7 e 7 mesi

Sconto crediti fiscali

Finanziamenti e contributi

 

66 anni e 7 mesi

65 anni e 7 mesi

66 anni e 1 mese

2018

66 e 7 mesi

66 e 7 mesi

66 e 7 mesi

Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati

 

66 e 7 mesi

66 e 7 mesi

2019

67

67

67

67

Carta di credito con fido

Procedura celere

 

67

2020-2023

67

67

67

67

67

2024-2026

67

67

67

67

67

NOTA BENE : I lavoratori che non hanno contributi prima del 1996 devono anche avere un valore dell’assegno lordo mensile pari all’importo del trattamento minimo  (per il 2025 è pari a  603,40 euro).  Dal   2025 ,ai  soli fini del raggiungimento dell’importo soglia mensile stabilito per l’accesso alla pensione di vecchiaia  e anticipata e solo su richiesta dell’assicurato, può essere computato anche il valore delle rendite di forme pensionistiche di previdenza complementare  cui  l’assicurato abbia aderito. 

Sono ancora valide  anche le deroghe per alcune categorie di lavoratori previste dalla legge Amato (decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 503; n. Circolare INPS n. 16/2013) per i quali sono sufficienti 15 anni di contributi versati.

PENSIONE  DI VECCHIAIA CONTRIBUTIVA

La pensione di vecchiaia con solo 5 anni di contributi  versati, non precedenti il 1996 (esclusi i figurativi) che si raggiunge nel  2025 a 71 anni.

Il calcolo dell’assegno di pensione  in questo caso è effettuato interamente con il sistema contributivo.

 

REQUISITI ANAGRAFICI PER LA PENSIONE DI VECCHIAIA CONTRIBUTIVA 

con  requisito contributivo 5 anni (solo contributi versati dopo il 1995)

 

uomini

donne

2018

70 anni e 7 mesi

70 e 7 mesi

2019

71 anni

71 anni

2020-2025

71 anni

71 anni

Per una panoramica completa e approfondita vedi l‘ebook Pensioni 2025 del prof . L. Pelliccia aggiornato con le novità della legge di bilancio 2025.

2) L’adeguamento alla speranza di vita: come funziona

Come detto, il meccanismo di adeguamento dalla speranza di vita era stato introdotto dalla riforma Dini del 1995 e perfezionato dalla riforma Monti-Fornero del 2011,  sulla base  dell’ innalzamento della vita media della popolazione italiana,  con il fine di arginare i costi  sempre piu alti della previdenza.

La norma prevede che il momento della pensione venga progressivamente spostato in avanti sulla base delle analisi dell’ISTAT che definiscono la speranza di vita delle successive generazioni, con modifica  dei requisiti anagrafici di accesso a tutte le tipologie di pensioni. In sostanza piu l’aspettativa di vita cresce ( e con  essa il periodo probabile di pagamento della pensione) piu ritarda l’eta in cui si puo accedere al pensionamento.

Il primo adeguamento  è stato nel  2013 ( pari a 3 mesi).  La  Legge di Bilancio 2018  ha  modificato il meccanismo di adeguamento, prevedendo:

che si dovrà fare riferimento alla media dei valori registrati nei singoli anni del biennio di riferimento,  rispetto alla media dei valori registrati nei singoli anni del biennio precedente;

– che gli adeguamenti (dal 2021) non possono essere superiori a 3 mesi (con recupero dell’eventuale misura eccedente in occasione dell’adeguamento o degli adeguamenti successivi);

– che eventuali variazioni negative devono essere recuperate in occasione degli adeguamenti successivi (mediante compensazione con gli incrementi che deriverebbero da tali adeguamenti);

 –  l’esclusione dall’adeguamento all’incremento della speranza di vita  per la pensione di vecchiaia e  pensionamento anticipato, per specifiche categorie di lavoratori iscritti all’assicurazione generale obbligatoria (A.G.O.), alle forme sostitutive ed esclusive della medesima e alla Gestione separata INPS ex articolo 2, comma 26, della L. 335/1995 , cioè addetti a mansioni lavorative usuranti o gravose, svolte per piu di 6 anni negli ultimi 7  (o 7 su dieci) , con anzianità contributiva di 30 anni.

Per approfondire tutti gli aspetti della previdenza  ti consigliamo l’ebook Pensioni 2025

3) Età per la pensione anticipata (ordinaria, contributiva, Isopensione, APE sociale Precoci)

Vediamo ora le principali modalità di pensionamento anticipato attualmente in vigore:

PENSIONE ANTICIPATA ORDINARIA

Si accede  a qualsiasi età; è riservata ai lavoratori iscritti alle gestioni INPS e richiede:
• 42 anni e 10 mesi di contributi versati per gli uomini (2227 settimane)
• 41 anni e 10 mesi di contributi versati per le donne (2175 settimane)

Va ricordato che il DL 4 2019 ha previsto una finestra mobile di tre mesi tra il momento della maturazione del requisito e  la decorrenza,  ovvero il momento in cui si percepisce effettivamente l’assegno di pensione.

REQUISITI PER LA PENSIONE ANTICIPATA ORDINARIA

lavoratori con contributi versati sia prima che dopo il 1995 – sistema di calcolo misto o contributivo

 

lavoratori

lavoratrici

2017

42 anni e 10 mesi

41 anni e 10 mesi

2018

42 anni e 10 mesi

41 anni e 10 mesi

DAL 2019 AL 2026 

42 anni e 10 mesi

41 anni e 10 mesi

PENSIONE ANTICIPATA CONTRIBUTIVA

Con la legge di bilancio 2025  è stata nuovamente modificata la disciplina della Pensione anticipata per i lavoratori soggetti al regime interamente contributivo ovvero che hanno contributi versati SOLO dopo il 1995.  I  requisiti sono:

  1. 64 anni di età 
  2. 20 di contributi versati (non figurativi)
  3. importo minimo dell’assegno pari a 3 volte l’assegno sociale oppure 2,8 volte per le donne con 1 figlio  e 2,6 volte per le donne con almeno  2 figli( dal 2030 l’importo soglia salirà a 3,2 volte)

La novità è che ai  fini del raggiungimento dell’importo soglia,  su richiesta dell’assicurato, può essere computato anche il valore teorico di una o più prestazioni di rendita di forme pensionistiche di previdenza complementare  cui  l’assicurato abbia aderito. 

si prevede anche un tetto massimo di assegno erogabile fino all’età della pensione di vecchiaia, pari a 5 volte il minimo (nel 2024  quindi,  tetto di 2993 euro lordi mensili) 

ISOPENSIONE:  

è fruibile  nelle  grandi aziende (con più di 15 dipendenti) interessate ad anticipare la pensione di una parte del  personale, per i lavoratori che raggiungano i requisiti minimi per la pensione di vecchiaia nei 7 anni successivi.

 La legge di bilancio 2024 ha  riconfermato l’agevolazione per il 2024: l’accesso resta fissato ad un massimo di 7 anni prima del raggiungimento dei requisiti  per la  pensione ordinaria.  

 Su questo regime va  ricordato che:

  • è necessario un accordo  di esodo   con le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative.
  • E’ una modalità costosa per i datori di lavoro a cui è richiesto il versamento dell’assegno pensionistico e  dei contributi mancanti fino al raggiungimento dell’età per la pensione.

APE VOLONTARIO (NON PIU IN VIGORE)

si poteva  richiedere  fino al 31.12.2019 , avendo già compiuto  63 anni, e con meno di  3 anni e 7 mesi dall’età pensionabile,  e con almeno 20 anni di contributi. Prevedeva un prestito garantito dalla pensione da restituire nei 20 anni successivi tramite decurtazione sull’assegno. Il  costo per il lavoratore risultava  dimezzato grazie un corrispondente credito di imposta.

APE SOCIALE

 E’ una possibilità di anticipo pensionistico riservata a  lavoratori delle cd. categorie deboli: 

  1. disoccupati,
  2.  disabili  (per almeno il 74%)
  3. “CAREGIVER” ovvero chi assiste parenti di primo o secondo grado con disabilità o gravi patologie invalidanti, 
  4.  addetti a mansioni gravose.

Gli altri  requisiti , modificati dal 2024 sono : 

  • 63 anni e 5 mesi di età,  (per le donne con sconto di un anno per ogni figlio, con massimo di 2)
  • almeno 30/36 /32 di contributi versati  (in base alla categoria)

Si riceve una  indennità INPS, pari al massimo a 3 volte l’assegno sociale,  fino al momento della pensione di vecchiaia. 

Come detto questo regime è stato confermato con la nuova legge di bilancio anche per il 2025.

PENSIONAMENTO ANTICIPATO PER I LAVORATORI CD  “PRECOCI” 

Si accede a qualsiasi età ma con 41 anni di contributi versati   e con almeno 1 anno di contributi versati prima dei 19 anni di età:  

Necessario anche il possesso di uno dei  seguenti requisiti:

  • stato di disoccupazione a seguito di cessazione del rapporto di lavoro per licenziamento, anche collettivo, dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale 
  • invalidità superiore o uguale al 74% accertata dalle competenti commissioni mediche 
  • assistenza, al momento della richiesta e da almeno sei mesi, il coniuge o un parente  convivente con handicap
  • svolgimento di attività  usuranti (d.lgs n. 67/2011) o gravose (per almeno sette anni negli ultimi 10 anni di attività lavorativa, ovvero, per almeno sei anni negli ultimi sette anni di attività lavorativa ( v. paragrafo seguente).

Per approfondire ti consigliamo l’ebook Pensioni 2024

4) Età pensione per i lavoratori con mansioni usuranti o gravose

PENSIONE ANZIANITA’ LAVORI USURANTI

Per i lavoratori addetti a mansioni usuranti  o gravose e definite dal d.lgs n. 67 2011 e dalla  legge  di stabilità 2018,  resta ancora in vigore il sistema delle Quote, come da schemi seguenti:
Lavoratori addetti a mansioni particolarmente usuranti  per almeno 78 giorni/notti  in un  anno:

dipendenti

 quota 97,6 e

età minima 61 anni e 7 mesi

autonomi (o con versamenti in entrambe le gestioni)

 quota 98,6

età minima  62 anni e 7 mesi

servono in ogni caso  35 anni di contributi versati;

    Lavoratori notturni a turni, con un numero di giorni lavorativi da 72 a 77 all’anno:

dipendenti

 quota 98,6 e

età minima 62 anni e 7 mesi

autonomi ( o con versamenti in entrambe le gestioni)

 quota 99,6

età minima di 63 anni e 7 mesi

servono in ogni caso  35 anni di contributi versati;

Lavoratori notturni a turni con un numero di giorni lavorativi da 64 a 71 all’anno:

        dipendenti

 quota 99,6 e

età minima 63 anni e 7 mesi

autonomi ( o con versamenti in entrambe le gestioni)

 quota 100,6

età minima  64 anni e 7 mesi

servono in ogni caso  35 anni di contributi versati;

NOTA BENE: Questi requisiti restano validi fino al 31.12.2026,  infatti la  legge di stabilità 2019 del Governo Conte  ha sospeso, per questi lavoratori, i futuri adeguamenti al meccanismo della  speranza di vita (V. circolare INPS n. 126 del 28 dicembre 2018).

Inoltre:

  • la Legge di stabilità 2017  ha eliminato la  la cd.”finestra” di accesso  di 12-18 mesi 
  • La Legge di Bilancio 2018   ha stabilito che per  la pensione anticipata  dei dipendenti che svolgano lavoro notturno per meno di  78 giorni l’anno  impiegati  nell’industria su turni di 12 ore, i giorni lavorativi effettivamente svolti sono moltiplicati per il coefficiente di 1,5.
  • La legge di stabilità 2019 ha reintrodotto una finestra di accesso di tre mesi  per  i lavoratori che perfezionano i prescritti requisiti dal 1° gennaio 2019  (dal primo giorno del mese successivo all’apertura della relativa cd. finestra).

Per approfondire ti consigliamo l’ebook Pensioni 2025

5) Età pensione anticipata Opzione Donna – Quota 103 – Contratto di espansione

OPZIONE DONNA 

E’ una possibilità riservata alle lavoratrici introdotta dalla legge  243 2004 in via sperimentale ma prorogata  fino ad oggi,  di andare in pensione con il sistema di calcolo contributivo   con  35 anni di contribuzione  (con esclusione dei contributivi figurativi) 

Dal 2024 è richiesta l’età di 61 anni per tutte le categorie di lavoratrici con sconto fino a 2 anni per chi ha figli, e l’appartenenza a specifiche categorie.

Leggi in merito Opzione donna: confermata per il  2025

Opzione donna ( accesso a pensione anticipata con calcolo contributivo)

Requisito età  da raggiungere  entro il 31.12.2023

 lavoratrici dipendenti 

61 anni 

lavoratrici autonome

61 anni

lavoratrici con figli  meno 1 anno per ogni figlio , con limite di 2 anni di sconto 

QUOTA 103 

E’ la misura transitoria  prorogata per  il 2024 dalla legge di bilancio 213 2023,  con lo scopo di  evitare il brusco passaggio da Quota 100 ai regimi ordinari.

L’età per andare in pensione è fissata a

  • 62 anni di età e 
  • 41 anni di anzianità contributiva.

ATTENZIONE  Dal 2024 sono previste modifiche riguardanti l‘assegno che  diventa  soggetto a calcolo con regime interamente contributivo

Per approfondire gli altri requisiti  e il limite all’assegno pensionistico  e l’incentivo fiscale per chi resta al lavoro vedi Quota 103 nuove istruzioni per il posticipo pensione

CONTRATTO DI ESPANSIONE: STOP DAL 2024

Il contratto di espansione introdotto nel 2019 dal decreto Crescita in forma sperimentale e progressivamente ampliato prevedeva un regime di aiuto per la riorganizzazione delle imprese basato su un accordo in sede governativa con le rappresentanze sindacali,  che comprende: 

  1. cassa integrazione straordinaria e 
  2. possibile esodo anticipato di un massimo di  5 anni dei lavoratori con assegno ponte  a carico del datore di lavoro
  3. piano di formazione e riqualificazione per i lavoratori che rimangono e 
  4. piano di assunzioni per agevolare il turn-over generazionale e di competenze.

Poteva  essere richiesto dalle aziende con almeno 50 dipendenti.

La legge di bilancio 2024 NON LO HA PROROGATO.



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link