La mattina del 3 febbraio all’ex collegio Cordellina, in contra’ Santa Maria Nova 7, si è svolta la cerimonia in memoria degli esuli istriani, fiumani e dalmati che il 3 febbraio 1947 trovarono rifugio nell’ex convento.
Sono intervenuti il sindaco Giacomo Possamai e il presidente del Comitato provinciale di Vicenza dell’Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia Coriolano Fagarazzi.
Erano presenti anche la viceprefetta Teresa Inglese, la vicesindaca del Comune di Vicenza Isabella Sala, la dirigente dell’Istituto Comprensivo “Vicenza 5” Bianca Maria Lerro, Anna Maria Fagarazzi, sorella di Coriolano Fagarazzi, anche lei esule, e il consigliere comunale Valerio Sorrentino.
Hanno partecipanti anche alcuni alunni della scuola secondaria di primo grado A. Giuriolo dell’Istituto Comprensivo 5, che ha sede nell’ex collegio Cordellina, e del Liceo Lioy.
«Ci ritroviamo in questo luogo oggi per rendere omaggio alla memoria di chi, il 3 febbraio del 1947, trovò qui un rifugio sicuro dopo essere sopravvissuto a una delle pagine più tragiche della nostra storia: l’orrore delle foibe e l’esodo giuliano-dalmata – ha detto il sindaco Giacomo Possamai.
Dopo la fine della Seconda guerra mondiale, decine di migliaia di italiani furono costretti a lasciare le proprie terre, strappati dalle loro case, privati della loro identità e costretti a intraprendere un viaggio doloroso verso l’incertezza. Tra loro c’erano donne e bambini, forse i più vulnerabili di questa tragedia, portatori di una sofferenza silenziosa ma profonda.
Questo ex convento, oggi Opera Pia Cordellina, fu per molti di loro un primo riparo, un luogo di accoglienza e di sollievo dopo la sofferenza. Vicenza, come altre città d’Italia, seppe tendere una mano a chi aveva perso tutto, dimostrando che l’umanità e la solidarietà sono più forti dell’odio e della divisione.
Vicenza – e chiudo – è e sarà sempre una città che ricorda, una città che costruisce il futuro sulle solide basi della memoria. È nostro dovere tenerla viva, perché non ci sia più spazio per l’odio, la discriminazione, l’oblio e l’indifferenza».
Il Comune di Vicenza, in collaborazione con la Biblioteca civica Bertoliana, e la sezione di Vicenza dell’Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia (Anvgd) ha organizzato cerimonie e iniziative culturali fino al 26 febbraio.
Lunedì 10 febbraio alle 10.30 al Cimitero Maggiore di Vicenza è prevista la cerimonia istituzionale con le autorità cittadine al monumento a tutte le vittime delle foibe.
Ad entrambi gli appuntamenti saranno presenti il sindaco Giacomo Possamai, il prefetto Felice Romano e il presidente del Comitato provinciale di Vicenza dell’Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia Coriolano Fagarazzi.
La Biblioteca civica Bertoliana ospita martedì 11 febbraio alle 18 a Palazzo Cordellina, in contra’ Riale 12, lo storico Gianni Oliva, per la presentazione – in dialogo con Elisa Santucci – del suo ultimo saggio “45 milioni di antifascisti. Il voltafaccia di una nazione che non ha fatto i conti con il Ventennio” (Mondadori, 2024).
Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili.
Da lunedì 17 a venerdì 28 febbraio la Bertoliana, sempre a Palazzo Cordellina, allestisce la mostra “Sulle ali della Bora nel ruggito del leone. Istria, Fiume, Dalmazia nelle chine di Leonardo Bellaspiga (1925-2025)”, visitabile tutti i giorni ad ingresso libero dalle 15.30 alle 19.
L’esposizione – curata dal Comune di Vicenza e dalla Biblioteca civica Bertoliana, in collaborazione con la sezione di Vicenza dell’Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia (Anvgd) – verrà inaugurata il 17 febbraio alle 17.30.
A seguire, alle 18, sempre a Palazzo Cordellina, ma in sala Dalla Pozza, è in programma l’incontro ad ingresso libero con Lucia Bellaspiga, inviata speciale di “Avvenire“, dal titolo “Istria, Fiume, Dalmazia. Terre di dramma e di bellezza“.
Per informazioni: consulenza.bertoliana@comune.vicenza.it, 0444 578211.
Tutto il programma si può consultare al link qui.
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