Grandi Langhe 2025  – GiuColVino Eventi

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Sconto crediti fiscali

Finanziamenti e contributi

 


Tempo di Lettura: 4 minuti

Grandi Langhe le nostre impressioni

Grandi Langhe 2025 ha confermato l’importanza e la qualità delle passate edizioni, come le capacità organizzative e di innovazione del Consorzio di Tutela del Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani. Grandi Langhe sta ampliando il suo perimetro di azione all’intero Piemonte: non a caso il titolo dell’evento 2025 è stato “Grandi Langhe e il Piemonte del vino”, con la presenza di cantine esterne ai territori delle Langhe e del Roero che ha superato il 20 per cento delle cantine presenti. Nel corso dell’evento si raccoglievano voci di un probabile coordinamento tra i Consorzi di Tutela regionali, qualcosa di simile ad un super Consorzio Piemonte; altre voci hanno insistito sulla creazione di una Denominazione Piemonte diversa dalla Doc di ricaduta già esistente. A conferma delle manovre in atto si porta la presenza del Governatore regionale Alberto Cirio, che ha però sempre seguito con interesse le sorti di uno dei settori economici più in salute del Piemonte. 

Grandi Langhe e il Piemonte del vino

500 le cantine presenti di cui 380 da Langhe e Roero e 120 dal resto del Piemonte che hanno presentato più di 3000 referenze di tutte le Doc e Docg piemontesi.

Grandi Langhe 2025 è una manifestazione che suscita sempre più clamore e attira professionisti da tutto il mondo. Un’evento importante per il comparto vino piemontese, e anche per la stessa città di Torino, che ne diventa vetrina e si offre come città enoturistica al pubblico internazionale.

Positiva, e lungimirante, anche l’inclusione delle denominazioni dell’Altro Piemonte, coinvolgendo così anche produttori più piccoli che possono presentarsi con più facilità agli addetti del settore, italiani e stranieri.

Prestito personale

Delibera veloce

 

Una piccola “Vinitaly piemontese”, che deve rimanere un punto fermo nelle date importanti per le manifestazioni dedicate al vino nel capoluogo sabaudo. Perché a volte, paradossalmente, per i produttori piemontesi diventa quasi più difficile entrare nel mercato torinese che in quello estero o italiano.

Prospettive future 

La due giorni di Grandi Langhe dà sicuramente la possibilità di incontrare i ristoratori e i gestori di altri locali, così da poter ritrovare i loro prodotti sulle tavole e i banconi a poca distanza dalle loro aziende.

In futuro potrebbe essere utile pensare a un giorno in più rispetto ai 2 attuali, per permettere una miglior conoscenza delle centinaia di produttori presenti (e che molto probabilmente andranno ad aumentare). Ma è anche auspicabile che venga migliorata, ancor di più, la comunicazione e la pubblicità. 

E i vini presenti? 

Gli assaggi di Barolo e Barbaresco hanno confermato la grande profondità e lo spessore dei vini che confermano di meritare il successo e le lodi della critica. Precisione stilistica, pulizia e profondità sensoriale, struttura ed energia. Ottimo il profilo tannico che crea l’ossatura dei vini ed organizza al meglio l’integrazione con la struttura fresco-acida.

Barolo annata corrente 2021 (con qualche 2020 e 2019 riserva presenti) e Barbaresco 2022 (con qualche 2020 riserva). L’annata 2020 presenta delle intense note floreali che al naso prevalgono su quelle fruttate. Al palato emerge una notevole eleganza trainata dalla morbidezza dei tannini che rendono i vini dell’annata da bere quasi subito: a differenza di tanti giudizi espressi negli anni precedenti non credo che sarà penalizzata la capacità di invecchiamento.

L’annata 2021 conferma tutte le qualità che si decantavano al tempo della vendemmia: materia, frutto, eleganza. Questi i primi 3 aggettivi che riecheggiano ai nostri sensi. Un’annata paragonabile alla 2019 e alle 2016, a detta dei produttori ma anche nostra. Il naso intrigante e l’importante dotazione polifenolica fornisce ai vini la struttura e l’equilibrio per farli invecchiare al meglio; elegante e raffinata, in equilibrio tra tannino alcol e acidità. Emozionante soddisfazione poter degustare un prodotto di tale valore.

Grandi Langhe 2025, Ogr Torino

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 

Alcune etichette 

Cantina Manzone Barolo Gramolere Riserva 2017 

Monforte d’Alba, dal bouquet olfattivo che prima sussurra con lentezza per poi deliziarti il naso: ribes, mora, menta, anice, lavanda, erbe officinali; e il palato: gustoso, elegante, muscolare e di una bellissima sapidità. 

Réva Barolo Cannubi 2020

Dal bouquet olfattivo  elegante che, come i grandi pesi medi della boxe, ti danza intorno senza colpirti per stordirti con il pout pourri di spezie con aghi di pino frammisti, con il ribes e il lampone che duettano con la viola, fino ad arrivare alle erbe e olii essenziali che ti accolgono in erboristeria. Sorso raffinato e potente, sorretto dal tannino setoso ed elegante. 

Josetta Saffirio Barolo Castelletto Persiera 2021 

Dal naso e dal palato di frutta matura e polposa sorretta da un bello slancio sapido e minerale, tannino fitto e vellutato che sorregge il sorso elegante ed opulento. Un Barolo di ottima beva ma con un ottimo potenziale di affinamento. 

Ettore Germano Barolo Cerretta Docg 2021

Colore vibrante, e naso caratterizzato da un frutto croccante; all’assaggio fresco, quasi salino con tannino elegante. Una beva già pronta e intrigante  con persistenza del frutto.

Orlando Abrigo Barbaresco CN_CENTOUNDICI 2022

Ottenuto con il clone Rosé in purezza. Questo biotipo ha caratteristiche diverse rispetto ai più tipici Lampia e Michet: il vino presenta un colore delicato, e un ventaglio di aromi ampio e penetrante sulle note della violetta e della rosa, con rimandi di spezie e cuoio che emergono nell’invecchiamento.

Adriano Marco e Vittorio Barbaresco Basarin Docg 2022

Un vino a cui piace farsi attendere ma dove, in questa annata, si percepisce la sua potenzialità. Colore rubino brillante, al naso di manifestano note di violetta, rosa e frutto rosso. Al gusto la trama tannica è setosa. 

Bajaj di Adriano Moretti Roero Rosso Docg 2022

Adriano, giovane talento del Roero, sorprende con questa sua interpretazione. Mga, Bric Nota, dal colore granato questo Roero è godurioso, succoso e materico; chiude con equilibrio e pulizia di bocca. 

Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta

 

Azienda Agricola Roggero Albugnano Doc Superiore 2020

Il Nebbiolo declinato in versione Albugnano, nel basso Monferrato. Sentori di frutti rossi maturi, con note di pepe, cacao e nocciola tostata, e un cenno di balsamico, mentre in bocca si dimostra corposo e di struttura, grazie ai suoi 18 mesi in botte piccola e altri 6 in bottiglia, accompagnato anche da un tannino morbido ed elegante.

Vini che abbiamo scelto di pancia, ma mentre ne scrivevamo ci tornavano alla mente il Brunate 2020 di Marcarini, la Barbera La Bogliona di Scarpa, il Vignarionda Riserva 2015 di Anselma e il Vignarionda 2021 Arnaldo Rivera, il Monvigliero 2021 di Diego Morra, il Villero 2021 di Livia Fontana, il Barbaresco Serraboella 2022 di Bera, l’Asili 2021 di Carlo Giacosa, e tanti altri. 



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Prestito condominio

per lavori di ristrutturazione

 

Source link