Il peggior preventivo di sempre ma senza incidere sul personale

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Il preventivo 2025 di Bellinzona, presentato in autunno con un disavanzo record di 13,8 milioni e il moltiplicatore d’imposta al 93%, è stato consegnato martedì poco prima di mezzanotte agli archivi da un legislativo quanto mai diviso ma altrettanto propositivo considerati i dodici fra emendamenti e risoluzioni fioccati da più parti. Alla fine i voti favorevoli sono stati 40, i contrari 7 (Verdi/Fa, Mps, Avanti con Ticino&Lavoro, Più Donne e Noce) e gli astenuti 7. Nel frattempo, considerate alcune modifiche intervenute (conferma della terza ora di ginnastica) il rosso si è ridotto a 13,3 milioni. Da una parte c’era chi invocava la necessità di tirare la cinghia frenando e/o congelando le assunzioni o il potenziamento di personale comunale cresciuto di 300 unità a tempo pieno dall’aggregazione a oggi, chi di aumentarlo del 20% nelle case anziani, chi di incassare più imposte da società e ditte, chi di evitare tagli nella scuola, chi di estendere il carovita non concesso nel 2024 ai dipendenti comunali non sottoposti al Rod.

La discussione plenaria è stata peraltro anticipata lunedì da un incontro con i gruppi convocato dal Municipio che ha mostrato preoccupazione in caso di blocco del personale, visto anche l’aumento record di popolazione e la conseguente crescita di bisogni e servizi sul territorio. Irremovibili invece Plr e Centro sulla necessità di approfondire il continuo aumento dell’apparato amministrativo. Se ne saprà di più a fine febbraio quando il Municipio presenterà un audit alla Gestione sulle modalità organizzativa e di erogazione dei servizi. Ciò che a mente del sindaco «permetterà di adottare le giuste misure». Alla fine l’ha spuntata unicamente la risoluzione del Plr (però non vincolante) che chiede di rallentare le nuove assunzioni limitandole a una ogni due pensionamenti (risparmio ipotetico 1,5 milioni annui): accolta con 25 sì, 24 no e 4 astenuti.

Il dibattito

Patrick Rusconi, presidente della Gestione, ha premesso che si è voluto creare qualcosa di nuovo: «Mentre in passato i rapporti commissionali erano un risultato disorganico e privo di senso logico, questa volta abbiamo cambiato metodo di lavoro, soprattutto in chiave futura. Invitiamo il Municipio a migliorare i rapporti col Cantone. Criticata anche la gestione dei progetti strategici. Quanto al disavanzo, partito da 18 milioni l’esecutivo è sceso a 13,8. Ma non ha proposto una revisione profonda della spesa. Infatti ciascun capodicastero ha difeso il suo settore, mentre è giunto il momento di cambiare metodo. Di sicuro bisogna ottimizzare l’impiego del personale. In primavera sono attesi i primi risultati in tal senso. Grazie alla promozione economica si aspettiamo risultati concreti anche sui ricavi, così da ridurre il moltiplicatore».

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Michele Egloff (Unità di sinistra) ha chiarito alcuni punti «sui quali non concordiamo. Decisamente scorretto e ingiusto mantenere il livello dei servizi risparmiando a casaccio sul personale per ridurre la spesa senza chiedersi se ci saranno servizi indispensabili che saranno compromessi. Non si tiene conto della professionalità e si pretende di gestire i collaboratori come pedine da spostare. Il buon governo sia portato avanti con cognizione di causa».

Pietro Ghisletta, capogruppo del Centro: «È indispensabile migliorare il controllo della spesa, in particolare il personale che ammonta al 45% del totale. E approfondire gli scostamenti fra preventivi e consuntivi: troppi dubbi sulle previsioni finanziarie, a farne le spese le politiche ad esse connesse. In definitiva chiediamo: più marketing territoriale per attrarre nuovi contribuenti, revisione strutturale della spesa su personale ed esternalizzazioni, rafforzamento della collaborazione con Cantone e Comuni, puntare su progetti con ritorno economico tangibile». Giovanna Pedroni ne è certa: «Non intervenire ora con misure ben ponderate significa lasciare alle future generazioni l’onere di risolvere i problemi, magari licenziando».

Sacha Gobbi, capogruppo Lega/Udc: «Adesione con riserva e ampi margini di miglioramento. Oggi facciamo più pressione sul Municipio perché stufi di non essere ascoltati. Il clima da ‘vogliamoci bene’ non sempre è funzionale alla crescita cui ambiamo. Quando necessario bisogna essere capaci di dire no. Fiscalmente abbiamo poi il moltiplicatore più alto fra i centri, idem le tasse causali. Quanto al personale, ci sono ampi margini di ottimizzazione». Tuto Rossi (Udc) ha descritto il p25 come «un festival della mediocrità».

Sara Nisi a nome dei Verdi/Fa: «No a questo preventivo perché non tiene conto dei veri bisogni della cittadinanza e dei quartieri. Vediamo soluzioni solo a breve termine. Bene invece la scelta della Gestione di incontrare regolarmente il Municipio per coordinare insieme l’azione politica. Mentre la grande quantità di emendamenti indica che la strada imboccata dal Municipio non è giusta».

Andrea Cereda, capogruppo Plr, ha parlato di una «situazione di crisi rimasta a lungo senza risposte adeguate, pragmatiche e responsabili. È nostro compito rimettere in piedi la situazione, che senza misure concrete rischia di trasformarsi in un fardello ingestibile. Bisogna ottimizzare i processi e migliorare l’efficienza, relativizzando le promesse pre-aggregative sul personale. Ci vuole ora un audit».

Martino Colombo (Mps): «Il preventivo 25 è un vero e proprio atto di fantasia. L’elevato capitale proprio non è un successo ma un fallimento in ambito di politica sociale. Il tutto in un contesto di progetti strategici che non decollano. Contestiamo il contenimento della spesa, perché il Comune non è un’azienda. Più collaborazione con i Comuni? Ma dove!?, visto che la Città l’anno scorso si è rifiutata di aderire a un referendum dei Comuni sulla Legge tributaria». Matteo Pronzini ha rincarato la dose parlando di «caccia al dipendente. Una logica che emerge in modo drammatico quale conseguenza di quanto fatto negli ultimi anni».

La capagruppo dell’Unità di sinistra, Lisa Boscolo, ha invitato a non incidere sui servizi per i cittadini: «Scellerate, assurde e pericolose scelte di Plr e Centro di risanare le finanze sulle spalle del personale. Più abitanti significa più gettito ma anche più bisogni e lavoro nel personale dell’amministrazione. Tagliare comporterebbe rendere disfunzionale l’apparato in tutti i settori». Massimiliano Ay (Pc) ha invece criticato lo «sciopero dello zelo operato dal Municipio di fronte alla rinuncia cantonale di finanziare la terza ora di ginnastica».

Il sindaco

«Prima di adottare provvedimenti drastici – ha risposto Mario Branda – è importante ragionare su cifre consolidate: parlo del consuntivo 2024, che non sarà positivo ma migliore del previsto. Quanto all’importante crescita demografica non è frutto del caso ma di un trend dettato da un insieme di fattori. Trend che sarebbe sbagliato considerare unicamente dal profilo fiscale. In tal senso una decisione improvvida sarebbe incidere sul personale, compromettendo così l’offerta di servizi importanti che sarebbero semmai da sviluppare ulteriormente. Ma dirompente sarebbe anche l’emendamento Mps sul personale di cura che genererebbe spese aggiuntive di 3,5 milioni».

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Gli emendamenti vincolanti

1) Condiviso da Gestione, Municipio e plenum l’emendamento dell’Unità della sinistra che chiede di non tagliare la terza ora di educazione fisica alle elementari, misura proposta dal governo cantonale ma nel frattempo eliminata avendo il Gran Consiglio accolto un emendamento contrario.

2) Idem il doppio emendamento comunista e Mps contro il taglio municipale del contributo per allievo di scuola media in occasione di uscite di studio: nel frattempo l’esecutivo ha fatto dietrofront (+84mila franchi annui).

3) Idem l’emendamento della Gestione che rafforza la risoluzione Plr votata lo scorso dicembre che congela per un anno la partecipazione delle società sportive (circa 80mila franchi annui) ai costi energetici sopportati dalla Città per lo svolgimento delle loro attività: misura che viene così rinviata al 2026 subordinandola a una verifica dell’impatto sui conti e sull’attività delle società. Sarà inoltre riesaminata la chiave di riparto tenendo conto maggiormente dei consumi effettivi e delle prestazioni erogate; infine le società sportive che operano a titolo professionistico o che utilizzano le strutture a titolo esclusivo (ad esempio Tennis club) dovrebbero contribuire in maggiore proporzione.

4) Emendamento Mps per un carovita dell’1,5% retroattivamente dal 2023 ai dipendenti comunali non sottoposti a Rod (+618mila franchi annui): bocciato 30 a 19.

5) Emendamento Mps per aumentare dal 93 al 97% il moltiplicatore per le persone giuridiche (+430mila franchi annui) per compensare la riduzione dell’aliquota (riforma fiscale cantonale) che toglie 3,5 milioni: bocciato 41 a 8.

6) Emendamento Plr per destinare 10mila franchi a un audit che valuti l’efficienza dell’apparato amministrativo e indichi i possibili risparmi: bocciato 31 a 18.

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7) Emendamento di Gabriele Pedroni (Centro) per sospendere le assunzioni o potenziamenti di personale in una decina di settori per un risparmio annuo di 1,2 milioni: bocciato 45 a 6.

8) Emendamento di Emilio Scossa-Baggi (Centro) affinché si applichi l’articolo 52 del Rod che concede il carovita unicamente ai primi 60mila franchi annui di salario lordo (su base di un’occupazione a tempo pieno), coinvolgendo così i salari più alti nelle misure di risparmio: respinto 43 a 8.

9) Emendamento Mps per aumentare del 20% (+4,2 milioni annui) la massa salariale delle case anziani e del Centro Somen, prevedendo così l’assunzione di più personale in linea con la votazione popolare del 2021 ‘Cure infermieristiche forti’: respinto 31 a 15.

Tre risoluzioni non vincolanti

10) Risoluzione strategico-operativa della Gestione (accolta dal plenum) affinché siano “istituiti periodici incontri con una delegazione del Municipio per favorire un’analisi approfondita dei futuri messaggi di preventivo”. Ciascuno con i suoi ruoli ben definiti, “condividerà una strategia per il contenimento della spesa con particolare attenzione all’ottimizzazione delle risorse, alla riorganizzazione dei servizi, alla condivisione e all’aggiornamento delle procedure e dei criteri gestionali in seno all’amministrazione comunale, alla promozione di un’economia di scala e alla definizione di obiettivi nel settore della promozione economica e della sostenibilità”: accolta.

11) Risoluzione del Plr che chiede di rallentare le nuove assunzioni limitandole a una ogni due pensionamenti ed emendamento che chiede di analizzare lo stato di efficienza dell’apparato amministrativo comunale e degli enti autonomi, nell’ottica di centralizzare e ottimizzare le risorse (risparmio stimato 1,5 milioni annui): accolta con 25 sì, 24 no e 4 astenuti.

12) Risoluzione del Centro per limitare del 50% le assunzioni sia per la sostituzione di partenti sia per la creazione di nuove posizioni (risparmio stimato 1,5 milioni annui): bocciata con 15 sì, 35 no.

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