La CGIL di Ragusa alla grande manifestazione di Bruxelles per lanciare un grido contro la deindustrializzazione del territorio

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La provincia di Ragusa è presente con una qualificata rappresentanza sindacale della Cgil con a capo il segretario provinciale, Giuseppe Roccuzzo, a Bruxelles nell’ambito manifestazione   europea organizzata   da “IndustriAll Europe”, il sindacato europeo degli industirali , un’importante manifestazione che coinvolge le rappresentanze sindacali di tutto il continente.

La partecipazione della CGIL e delle sue categorie territoriali non è casuale: Ragusa sta vivendo un processo di deindustrializzazione sempre più evidente, emblematicamente rappresentato dalla vicenda della Versalis. Il progressivo smantellamento del tessuto industriale ragusano non è un caso isolato, ma fa parte di una più ampia crisi che coinvolge l’intero Paese. Tuttavia, in questo territorio il fenomeno assume contorni particolarmente gravi. Le industrie stanno lasciando la provincia, e l’assenza di politiche industriali efficaci, sia a livello nazionale che europeo, aggrava la situazione. Il caso della Versalis – stabilimento che per anni ha rappresentato un polo strategico per l’economia locale – è la prova tangibile di questo processo. La chiusura o la riduzione delle attività industriali porta con sé perdite occupazionali e impoverimento del tessuto economico, senza che vi sia una visione chiara di riconversione o investimenti per il rilancio.

Una nutrita delegazione della CGIL di Ragusa alla manifestazione

A rappresentare la CGIL di Ragusa sono presenti tra gli altri, sono  presenti Giuseppe Roccuzzo, segretario generale CGIL Ragusa, e Filippo Scollo, segretario generale della Filctem CGIL Ragusa, la categoria che tutela i lavoratori del settore chimico. Il loro obiettivo è portare all’attenzione dell’assemblea l’urgenza di politiche industriali concrete per il territorio e denunciare l’assenza di investimenti strutturali che possano garantire una tenuta economica e sociale. La presenza della delegazione ragusana vuole essere un segnale forte contro l’indifferenza istituzionale. La richiesta è chiara: servono strategie di sviluppo industriale e interventi immediati per fermare l’emorragia di posti di lavoro.

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Non si può accettare che territori come quello di Ragusa vengano abbandonati a un destino di desertificazione produttiva, senza alternative né piani di rilancio. L’assemblea di Bruxelles è un’occasione cruciale per chiedere risposte alle istituzioni europee e nazionali. La CGIL di Ragusa ribadisce con forza che la deindustrializzazione non è un destino inevitabile, ma il risultato di scelte politiche e della mancanza di visione strategica. La battaglia per il lavoro e per il futuro industriale della provincia non si ferma qui. La delegazione ragusana continuerà a tenere alta l’attenzione, chiedendo che venga riconosciuto il diritto del territorio a un’economia solida e sostenibile, senza cedere alla logica del declino annunciato.

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