La Puglia in Cina con la mostra “Miti, eroi e destino. Tesori dell’Apulia Felix”. L’assessora Matrangola: “Sulla bellezza e la reciproca conoscenza, costruiamo una diplomazia della condivisione” – PRESS REGIONE

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Una straordinaria affluenza di visitatori al Jinsha Site Museum di Chengdu – in Cina, nella provincia di Sichuan – conferma il successo della mostra “Mithology, Heroes, Destiny. Treasures from Apulia Felix, Italy”, inaugurata lo scorso 20 gennaio, curata e organizzata da Art Exhibitions China di Pechino e dal Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio della Regione Puglia. Alla cerimonia di inaugurazione hanno partecipato il Console italiano, il Ministro per i Beni Culturali della Provincia di Sichuan, il Direttore dell’Ufficio per la Cultura, la Comunicazione e il Turismo di Chengdu, la Direttrice dell’Exchange China Cultural Relics of Benjing, i rappresentanti del Ministero della Cultura italiano (MIC) e il Direttore del Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio della Regione Puglia.

La conferma di una matura strategia di cooperazione tra la Puglia e la Cina

La mostra di Chengdu è il naturale seguito della mostra “I doni degli dèi. Apulia Felix tra Greci, Indigeni e Romani” a cura di Giuliano Volpe e Anna Lucia Tempesta, realizzata gli scorsi anni presso il Oriental Metropolitan Museum di Nanchino (25 luglio 2023 -12 novembre 2023) e presso il Guangzhou Maritime Museum di Canton (8 dicembre 2023-24 marzo 2024), ed è, soprattutto, un’importante conferma del lungo e ininterrotto dialogo in atto tra le istituzioni culturali pugliesi e cinesi.

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Una cooperazione che si conferma e si rinnova oggi con il progetto espositivo realizzato negli spazi al primo piano del Jinsha Site Museum, immediatamente al di sopra del più importante sito archeologico della civiltà Shu, scoperto solo nel 1987, e in stretta connessione con l’esposizione permanente degli straordinari reperti in bronzo, ceramica e giada che lo scavo archeologico ha restituito.

“Questa mostra è il frutto di anni di collaborazione, ricerca e dialogo tra istituzioni italiane e cinesi. Un lavoro collettivo che, per la parte italiana, vede coinvolti oltre ai Poli Biblio-museali di Puglia, le Direzioni Generali Musei e Archeologia, Belle Arti e Paesaggio del MIC, le tre Soprintendenze  Archeologia, Belle Arti e il Paesaggio attive nel territorio pugliese, le Università di Bari, Foggia e del Salento e diversi  musei pugliesi e che punta, oltre che a valorizzare il nostro patrimonio culturale e creativo, a favorire una comprensione reciproca attraverso il linguaggio universale dell’arte. E in nome dell’arte, due culture, quella Orientale e quella Occidentale, pur così diverse tra loro, trovano il modo di abbattere steccati e colmare le differenze” ha dichiarato Aldo Patruno, direttore del Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio della Regione Puglia durante la cerimonia di inaugurazione.  

I contenuti dell’allestimento al Jinsha Site Museum di Chengdu

La mostra italiana a Chengdu si propone come una straordinaria occasione di conoscenza, di confronto costruttivo e dialogo tra due culture, quella dell’antichità classica occidentale e quella Shu, propria delle genti di Sichuan. Civiltà apparentemente molto diverse ma che trovano uno straordinario punto di incontro nel senso del Sacro, nella forte spiritualità che le contraddistingue e che si traduce in una ritualità complessa, scandita dai cicli naturali delle stagioni e del sole, dal rispetto per le proprie tradizioni e la storia collettiva, dai sacrifici agli dei e dalla celebrazione della morte, dichiara l’archeologa Anna Lucia Tempesta che, insieme a Wang Fang vicedirettrice del Jinsha Site Museum, è tra i curatori della mostra.

Nel suggestivo allestimento del museo di Chengdu, 115 reperti – ceramiche figurate, statuette in terracotta, monili, statue e teste in marmo – prestati da nove musei e istituti culturali pugliesi racconteranno, fino al 18 maggio prossimo, al pubblico cinese i tesori delle terre di Puglia, straordinaria protagonista della storia antica con la sua propensione allo scambio e la sua apertura ai contatti con le altre genti. I reperti esposti coprono un arco temporale di quasi un millennio, dal VI secolo a.C. al V secolo d.C.

Alcuni di essi sono esposti per la prima volta, dopo la paziente opera di ricerca e restauro effettuata dai funzionari archeologici e restauratori delle Soprintendenze pugliesi; molti sono reperti iconici dal forte valore identitario per i musei di provenienza; tutti sono capolavori dell’antichità classica ed ellenistica laddove – recita l’incipit della mostra – “i miti e le storie degli dèi, le epopee degli eroi e il destino dell’umanità si intrecciano”.

Tra le opere maggiormente significative si segnalano una statua incompleta di Eracle, copia di età romano-imperiale di un originale di età classica, dal Museo Civico di Foggia; un busto di terracotta raffigurante Persefone rapita dalla Stipe votiva di San Salvatore di Lucera e una testa in marmo bianco di raffigurante Eracle entrambi esposti nel Museo Civico “Giuseppe Fiorelli” di Lucera; una hydria a figure nere di produzione attica con scena di vita quotidiana, giovani donne attingono l’acqua ad una fontana, aiutate da un servitore, proveniente dalle collezioni del Museo archeologico metropolitano di Santa Scolastica; tre monumentali crateri apuli a mascheroni con raffigurazioni di edicole funerarie fuoriusciti per la prima volta dai depositi di Palazzo Simi di Bari; un paio di preziosi orecchini in oro e pietre dure ed elementi di collane in pasta di vetro dalle tombe di età ellenistica rinvenute a Brindisi in via Cappuccini, esposti nel Museo Ribezzo; e infine l’iconica trozzella messapica a figure nere con le fatiche di Eracle del Museo Castromediano.

Per una diplomazia della condivisione

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“Il senso che abbiamo voluto dare a questa mostra – dichiara l’Assessore alla Cultura della Regione Puglia Viviana Matrangola – è tutto nei versi tratti dalle Liriche Nemee di Pindaro (libro VI) scelti come augurio conclusivo: “Una è la razza degli uomini, una è degli dèi, ma da una madre entrambi traiamo il respiro. Vero è che diversa le separa potenza: ch’effimera è l’una, e perenne la sede permane del bronzeo cielo; ma ben per altezza di mente, di indole, prossimi noi siamo agli Eterni…” Dunque, conoscenza e sapere sono la ragione degli uomini e del loro evolversi nella Storia. L’esposizione dei tesori dell’antichità pugliese in Cina – aggiunge Viviana Matrangola – è un evento di grande valore che testimonia il prestigio universale del nostro patrimonio archeologico e la vocazione della nostra terra all’incontro e alla contaminazione tra culture. Un ruolo che la Puglia ha svolto nel Mediterraneo sin dall’antichità classica, ritagliandosi una centralità che sembra iscritta nel destino della nostra terra e che, a distanza di millenni, abbiamo il dovere e la responsabilità di riscoprire. In quest’ottica, la mostra rappresenta molto più di un’occasione di promozione internazionale del nostro patrimonio e si candida a diventare un’incredibile opportunità di diplomazia culturale fondata sulla condivisione della bellezza e della conoscenza reciproca”.

INFO:

Titolo: Mithology, Heroes, Destiny. Treasures from Apulia Felix, Italy
Luogo: Jinsha Site Museum, Chengdu, Provincia di Sichuan, Cina
Date: 20 gennaio 202 – 18 maggio 2025-01-30
Proponenti: Dipartimento Turismo Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio – Regione Puglia; Art Exhibiotions China, Pechino
Prestatori: Museo Sigismondo Castromediano di Lecce; Museo archeologico Francesco Ribezzo di Brindisi Museo Civico “G.Fiorelli” di Lucera; Museo Archeologico Santa Scolastica di Bari; Museo Civico di Foggia; Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bari; Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Barletta-Adria-Trani e Foggia, Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Brindisi e Lecce; Dipartimento Beni Culturali Università del Salento.

Curatori: Anna Lucia Tempesta, Wang Fang
Collaborazioni: Poli Biblio-museali di Puglia, Direzione Generale Archeologia Belle Arti e Paesaggio del MIC, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e il Paesaggio per la città metropolitana di Bari, Soprintendenza  Archeologia, Belle Arti e il Paesaggio per le province di Barletta-Andria-Trani e Foggia, Soprintendenza  Archeologia, Belle Arti e il Paesaggio per le province di Brindisi e Lecce, Università di Bari, Università di Foggia, Università del Salento,  China Cultural Relics Exchange Center, Università di Pechino, Jinsha Site Museum of Chengdu.

 



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